Tiozzo Romano Pagio con i pendolariCOPIA
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 71 IN SEDUTA DEL 11/09/2007
Oggetto: APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA CONSIGLIO COMUNALE DEL 02 LUGLIO 2007.
L’anno duemilasette, addì undici del mese di settembre alle ore 20.30 nella Residenza Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale in adunanza Straordinaria di 1 convocazione.
Eseguito l’appello, risultano:
Presenti Assenti
1 TIOZZO Romano Pagio Sindaco X
2 VIANELLO Giorgio Presidente X
3 BOSCOLO Massimo Zemelo Vice Presidente X
4 MANTOVAN Mauro Vice Presidente X
5 SALVAGNO Maurizio Consigliere Anziano X
6 PENZO Manuel Consigliere X
7 MANTOVAN Brunetto Consigliere X
8 DA RE Andrea Consigliere X
9 BOSCOLO Giuseppe Palo Consigliere X
10 COMPARATO Andrea Consigliere X
11 APRILE Massimo Consigliere X
12 DI GIOVANNI Giovanni Consigliere X
13 BOSCOLO Guerino Cocuccia Consigliere X
14 PENZO Giuseppe Consigliere X
15 BOSCOLO Roberto Chio Bisto Consigliere X
16 SCARPA Gianfranco Consigliere X
17 CASSON Giuseppe Consigliere X
18 TIOZZO Massimiliano Caenazzo Consigliere X
19 MARANGON Sandro Consigliere X
20 DOLFIN Marco Consigliere X
21 GORINI Marcello Consigliere X
22 BULLO Claudio Consigliere X
23 MANCINI Massimo Consigliere X
24 DONIN Renzo Consigliere X
25 GIBIN Fabiano Consigliere X
26 GUARNIERI Fortunato Consigliere X
27 FORNARO Dario Consigliere X
28 VARISCO Giorgio Consigliere X
29 DIANIN Silvano Consigliere X
30 VARAGNOLO Sandro Consigliere X
31 TIOZZO Lucio Fasiolo Consigliere X
28 3
Partecipa alla seduta il Sig. Stefano Nen Segretario Generale del Comune.
Il Sig. VIANELLO Giorgio nella sua qualità di Presidente, constatato legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta e chiama a fungere da scrutatori i Consiglieri , invita quindi il Consiglio a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, compreso nell’odierna adunanza.
Ufficio proponente: SEGRETERIA GENERALE\\UFFICIO CONSIGLIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto il verbale della seduta del Consiglio Comunale del 02 luglio 2007;
con voti favorevoli 27, contrari //, astenuti 1 (Dianin Silvano), espressi mediante sistema computerizzato, su 28 Consiglieri presenti;
D E L I B E R A
Di approvare l’allegato verbale della seduta consiliare del 02 luglio 2007.
(Estrapolazione effettuata dalla ditta Meeting Service giusta determinazione n. 34 del 20.01.2006)
Sono le ore 20.20 quando il Consigliere Anziano, Salvagno Maurizio, invita il Segretario Generale ad effettuare l’appello.
DELIBERAZIONE N. 53 del 02.07.2007
CONSIGLIERE ANZIANO SALVAGNO MAURIZIO:
29 presenti e 2 assenti, dichiaro aperta la seduta. Buona sera a tutti, spiego per coloro che non dovessero sapere il motivo per il quale il sottoscritto presiede la prima seduta di Consiglio comunale. Lo Statuto del nostro comune prevede, all’articolo 18 comma 3, la figura del Consigliere anziano.
“Il Consigliere anziano è quella persona che ha ricevuto il maggior consenso elettorale ed individuale della popolazione”. E come prevede la legge sarà colui che ricoprirà tale funzione per tutta la durata della legislatura amministrativa. Il mio compito, questa sera, sarà quello di accompagnare questo primo Consiglio comunale sino al momento dell’elezione del Presidente del Consiglio comunale, che avverrà tra poco, essendo il terzo punto all’ordine del giorno d’oggi e al quale lascerò il mio posto.
Presiederò questo consiglio fino ai primi tre punti dell’ordine del giorno, vale a dire il primo punto che è l’esame della condizione di eleggibilità e di incompatibilità del Sindaco e dei Consiglieri comunali e convalida degli eletti ed eventuali surrogazioni.
Il secondo punto all’ordine del giorno è il giuramento del Sindaco.
Il terzo punto è l’elezione del Presidente del Consiglio e il quarto prevede l’elezione dei Vice Presidente, sono due, del Consiglio comunale.
Quinto punto all’ordine del giorno è la comunicazione dei nominativi dei componenti la Giunta comunale.
Sesto punto è la nomina della Commissione comunale elettorale.
Il Settimo e ultimo punto è l’approvazione degli indirizzi generali di governo.
Visto che la legge mi eroga questa funzione, cioè quella di Consigliere anziano, prima di iniziare ed entrare nel vivo della seduta per l’espletamento dei punti all’ordine del giorno, mi permetto di fare una brevissima considerazione. Intendo farla in qualità di Consigliere comunale, di Consigliere di minoranza e di cittadino di questa città.
Il 27 e il 28 maggio la maggioranza dei nostri cittadini ha dato un mandato importante a questo nuovo Sindaco e alla coalizione che lo sostiene. Ha dato loro il mandato di governare la nostra città, di governarla bene e secondo quanto a loro presentato e proposto in campagna elettorale con il proprio programma elettorale.
È giusto quindi che a questa nuova Amministrazione sia data la possibilità di governare e di farlo con la giusta serenità, con la competenza e la serietà che alla nostra città spetta e compete. Tanti sono i temi sul tappeto e tante le cose da fare e completare. L’obiettivo unico che deve essere sempre presente nell’azione di Governo, di proposta e di controllo penso debba essere quello del bene comune. La mia azione, la nostra azione in Consiglio comunale in qualità di minoranza sarà rispettosa, ci rivolgeremo all’Amministrazione in senso positivo e costruttivo, ma nel contempo vigileremo sull’azione amministrativa e saremo da pungolo per il bene della città.
Collaboreremo sempre se la maggioranza ce lo permetterà e ci farà fare la nostra parte.
Voglio augurare a tutti i Consiglieri comunali, al Sindaco e alla Giunta un buon lavoro.
Ora procediamo con i lavori del Consiglio e quindi prima di espletare i primi lavori, direi di nominare subito tre scrutatori per l’espletamento delle votazioni che andremo a fare.
Devono essere due Consiglieri della maggioranza e uno dell’opposizione che qui nominiamo, individuati nella persona di Da Re Andrea e di Massimiliano Tiozzo per quanto riguarda la maggioranza. Per quanto riguarda la minoranza il consigliere Donin Renzo.
Questi signori saranno scrutatori e controlleranno l’espletamento dello scrutinio per quanto riguarda le votazioni che da qui avanti andremo a fare. Ora procediamo con il primo punto all’ordine del giorno. Il sottoscritto in qualità di Consigliere anziano informa che in conformità a quanto disposto dall’articolo 41 Decreto Legislativo 267/2000 nella seduta immediatamente successiva all’elezione del Consiglio comunale, prima di deliberare su qualsiasi oggetto, ancorché non sia stato prodotto alcun reclamo, deve esaminare la condizione degli eletti e dichiarare l’ineleggibilità di coloro per i quali sussiste una delle cause di incandidabilità come prevede l'articolo 58, ineleggibilità come prevede l'articolo 60 e incompatibilità come prevede l'articolo 63 previsto dal predetto Decreto Legislativo.
Do lettura del nominativo eletto alla carica di Sindaco e dell’elenco dei Consiglieri proclamati eletti dall’ufficio centrale elettorale: A seguito delle elezioni comunali tenutesi il 27 e il 28 maggio del 2007 ed il turno di ballottaggio del 10-11 giugno del 2007, come risulta dalla copia del verbale del suddetto ufficio trasmetto alla Segreteria Generale.
I nomi sono Tiozzo Romano Pagio, Fornaro Dario, Dianin Silvano, Donin Renzo Salvagno Maurizio, Mantovano Mauro, Boscolo Guerino Cocuccia, Penzo Giuseppe, Boscolo Roberto Chio Bisto, Scarpa Gianfranco, Guarnieri Fortunato, Abbagnara Andrea, Convento Gian Paolo, Boscolo Beniamino Cappon, Penzo Manuel, Brunetto Mantovan, Da Re Andrea, Boscolo Giuseppe Palo, Comparato Andrea, Aprile Massimo Boscolo Massimo Zemelo, Gibin Fabiano, Boscolo Nicola Pecchie, Bullo Claudio, Varisco Giorgio, Casson Giuseppe, Tiozzo Massimliano Caenazzo, Malaspina Massimiliano, Marangon Sandro, Tiozzo Lucio Fasiolo, Boscolo Sandro Todaro. Ricordo anche che secondo quanto dispone l'articolo 45 del Decreto Legislativo del 267/2000 il seggio che per qualsiasi causa dovesse rendersi vacante viene attribuito al candidato che nella medesima lista segue immediatamente l'ultimo eletto.
Informo che il Sindaco il giorno 16 giugno del 2007 ha nominato la Giunta comunale della quale sono stati chiamati a far parte i Consiglieri comunali Abbagnara Andrea, Boscolo Beniamino Cappon, Boscolo Nicola “Pecchie”, Boscolo Sandro “Todaro”, Convento Gian Paolo e Malaspina Massimiliano, i quali avendo accettato la nomina cessano di essere Consiglieri comunali a norma del predetto articolo ovvero sia il 64 del 267/2000.
A seguito di detta cessazione sono subentrati come Consiglieri i primi dei non eletti delle liste, cioè i signori Varagnolo Sandro eletto delle lista dell’UDC. Vianello Giorgio eletto nella lista di Forza Italia. Di Giovanni Giovanni eletto nella lista di Forza Italia, Mancini Massimo eletto delle lista di Alleanza Nazionale, Dolfin Marco eletto della lista della Lega Nord e Gorini Marcello eletto nella lista della Lega Nord. Invito quindi i presenti a dichiarare, se viene ritenuto che sussistano condizioni di ineleggibilità dell’elezione di uno o più Consiglieri precisandone i motivi e partecipa che non sono raggiunti i reclami - ovvero sia io ad oggi non ho ricevuto nessun reclamo che indichi questa pregiudiziale - il Consigliere anziano informa che la votazione della convalida deve essere effettuata in forma palese.
A questo punto metto in votazione il punto 1. Se c’è qualcuno che vuole intervenire ne ha facoltà. Il dottor Fortunato Guarnieri.
CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
Grazie, Presidente. Una domanda. L’accettazione dei Consiglieri comunali che noi andiamo a votare nulla dice su coloro i quali poi sono diventati Assessori naturalmente. Noi votiamo coloro i quali sono stati surrogati, quelli che hanno ottenuto la surroga, cioè votiamo i Consiglieri comunali che in questo momento sono seduti nell’emiciclo, conferma il Segretario? Grazie.
CONSIGLIERE ANZIANO:
Nessun altro deve intervenire? Dopo avere confermato quanto detto dal dottor Fortunato Guarnieri e confermato dal Segretario pongo in votazione il punto uno per alzata di mano.
Astenuti, contrari, unanimità.
Siccome è importante anche votare l’immediata eseguibilità, pongo in votazione immediatamente anche l’immediata eseguibilità sempre per alzata di mano e relativa al punto 1.
Contrari, astenuti, unanimità.
DELIBERAZIONE N. 54 del 02.07.2007
CONSIGLIERE ANZIANO:
Il secondo punto all’ordine del giorno prevede il giuramento del Sindaco di fronte al Consiglio Comunale. il Sindaco mi ha chiesto prima del giuramento di fare un piccolo intervento eventualmente il dibattimento sarà effettuato successivamente in fase di presentazione del programma elettorale. Prego, signor Sindaco.
SINDACO:
Egregio Presidente e signor Consiglieri, signore e signori. La campagna elettorale che si è conclusa con il ballottaggio del 10 e 11 giugno, al di là dell’elezione della mia persona ha evidenziato molte domande, tanti desideri e una grande aspettativa. Innanzitutto la domanda di cambiamento, la richiesta che la politica, che la gestione della cosa pubblica sia più vicina ai cittadini. La gente vuole essere protagonista delle scelte che vengono fatte per il bene della nostra comunità cittadina. E’ una prospettiva questa che è affidata a tutti noi, non soltanto a chi ha vinto le elezioni e su questo mi aggancio a quello che il nostro Presidente diceva.
È affidata al Consiglio comunale che è il luogo più importante e rappresentativo della comunità clodiense. Dalla dialettica e dal confronto positivo dovranno emergere le scelte amministrative e le indicazioni per un buona Amministrazione attraverso comportamenti e relazioni che devono essere rispettosi delle diversità e dell’esperienza che ciascuno di noi porta.
Le diversità rappresentano sempre una ricchezza quando sono orientate all’unico interesse di servire meglio la nostra gente. La domanda di partecipazione è affidato anche alla Giunta e agli Assessori che hanno con me la responsabilità di essere tutti i giorni impegnati a riannodare le fila del dialogo e del confronto con i cittadini. Abbiamo il dovere di dedicare tempo e energie soprattutto per ascoltare con umiltà i bisogni del persone, delle famiglie e delle realtà associative per sapere sempre dare delle risposte attente e puntuali coerenti con i nostri programmi e con i vincoli che molte volte le normative impongono. La domanda di partecipazione è affidata alle persone che lavorano nell’Amministrazione comunale nella società e negli enti che operano al servizio delle nostra comunità. Le ringrazio tutte, in questo momento, per quello che stanno facendo e in molti casi in condizione di emergenza.
Sarà mio compito fin dai prossimi giorni incontrare tutti e costruire insieme le condizioni perché i cittadini e le imprese di Chioggia possano trovare sempre servizi di qualità e di eccellenza. Ma la domanda di essere protagonisti deve trovare una risposta della capacità di valorizzazione della ricchezza del patrimonio associativo che esiste nella nostra comunità.
Abbiamo il compito di impostare tutta l’azione amministrativa guardando sempre a chi sa fare non solo in campo sociale, culturale, sportivo e della solidarietà, esaltando il lavoro del nostro volontariato e di chi si dedica con gratuità alla vita associativa. Ma anche in campo economico, rispettando il ruolo della associazionismo economico, che aiuta le imprese a crescere rendendo effettivo, per ogni imprenditore, quel principio della libertà di impresa economica che l’Amministrazione Pubblica deve servire, che ha permesso lo sviluppo della nostra città anche nei momenti di maggior crisi e di sofferenza.
La nostra città ci chiede di mettere da parte tanta litigiosità e tanti pregiudizi che hanno caratterizzato i rapporti politici dentro e fuori le istituzioni, provando a ricreare un clima di collaborazione nel rispetto dei reciproci ruoli. La complessità delle problematiche da affrontare è tale per cui, come nei momenti più veri della competizione elettorale abbiamo detto, servono relazioni positive. Utile per fare avanzare le soluzioni e i progetti, soprattutto nei settori delle opere pubbliche e dell’infrastrutturazione del nostro territorio.
Ci sono scelte che inevitabilmente vanno condivise tra maggioranza e opposizione creando una trasversalità nei tavoli provinciali, regionali e nazionali che già in questi primi giorni stiamo sperimentando con proficui risultati.
Il rinnovamento del più del 50% del Consiglio comunale può aiutare in questo senso. L’aspettativa è quella che conoscete tutti, che si percepisce camminando nelle calli e nelle vie della nostra città, nelle frazioni. Che le cose cambino, che la città si sviluppi e che la comunità cittadina rinsaldi i vincoli di solidarieta tra le generazioni. Tra chi vive in condizioni di disagio e di difficoltà e chi, ringraziando Dio, sta bene. Che la famiglia sia più aiutata, che i nostri figli trovino lavoro, che le condizioni di vita migliorino, che ci sia un casa per tutti, che i servizi alla persona siano più adeguati, che le attività economiche ripartano. Che la qualità della vita complessiva sia in realtà innalzata, che le povertà presenti nella nostra città diminuiscano.
Questo è il compito che tutti noi dobbiamo sentirci addosso nell’esercizio della nostra responsabilità di Sindaco, di Assessore, di Consigliere comunale. Prima di ogni considerazione politica e di ogni vantaggio per la nostra parte dobbiamo guardare all’interesse vero della nostra gente. Solo così potremmo fare scelte coraggiose o anche scelte impopolari qualora sia necessario.
Qualora dovesse venir meno questa attenzione io sarò il primo alzare la voce e richiamare me stesso e voi a questa responsabilità. Questo clima di collaborazione auspicato in campagna elettorale anche dal Consigliere Lucio Tiozzo, al quale riconosco la mia medesima sensibilità su quanto ho appena detto, mi auguro permanga nella concretezza dei fatti e dei comportamenti per tutta la durata del mio mandato.
In questo momento solenne di insediamento del Consiglio e del giuramento da parte mia, che non si svolge più come in passato nelle mani di un’autorità governativa ma in Consiglio comunale di fronte ai rappresentati eletti dal popolo, vorrei ringraziare il Sindaco Fortunato Guarnieri che mi ha preceduto, al quale mi legano sentimenti di stima e di amicizia uguali a quelli per chi ha lavorato con lui.
Al di la delle valutazioni politiche credo che sia un dovere esprimere a lui un pubblico ringraziamento per il tempo che ha dedicato alla nostra comunità e per tutte le cose positive che ha fatto con sacrificio e dedizione.
Pertanto “Giuro di osservare sempre la Costituzione Italiana, le leggi e lo Statuto del Comune di Chioggia e di servire lealmente la comunità che mi ha eletto”.
Il Consiglio applaude.
DELIBERAZIONE N. 55 del 02.07.2007
CONSIGLIERE ANZIANO:
Grazie Signor sindaco passiamo al terzo punto dell’ordine del giorno che prevede la elezione del Presidente del Consiglio comunale.
CONSIGLIERE ANZIANO:
Visto l’articolo dello Statuto 14, nomina del presidente del Consiglio che al primo comma recita: “Il Presidente del Consiglio viene eletto dal Consiglio comunale dopo la convalida dei Consiglieri a maggioranza dei Consiglieri assegnati. Convenuto di procedere alla nomina suddetta con votazione segreta e con voto limitato ad un nominativo, invito il messo comunale a consegnare le schede ad ogni Consigliere per la valutazione, compreso il Sindaco”. Prima di consegnare le schede se c'è qualcuno che vuole intervenire per il dibattimento lo faccia anche per le proposte eventualmente. Ha chiesto la parola il consigliere Brunetto Mantovan.
CONSIGLIERE BRUNETTO MANTOVAN:
A nome della maggioranza consiliare noi proponiamo l’ingegner Giorgio Vianello alla carica di Presidente del Consiglio comunale. Riteniamo che la persona abbia dato buoni risultati nel suo ruolo di Capogruppo di Forza Italia e di coordinatore delle attività dell’opposizione nella precedente tornata amministrativa. Quindi gli riconosciamo le capacità per sapere condurre il Consiglio comunale nel miglior modo possibile.
CONSIGLIERE ANZIANO:
Grazie Consigliere, ha chiesto la parola il signor Lucio Tiozzo.
CONSIGLIERE LUCIO TIOZZO:
Per quanto riguarda la proposta di questo nominativo credo che da parte nostra nei confronti dell’ingegnere Vianello ci sia sicuramente quell’attenzione e quella stima che ci ha sempre legato dal punto di vista politico e anche dal punto di vista personale. Però credo che così come si sta sviluppando la proposta e come è stata annunciata qui in Consiglio sicuramente qualche perplessità e qualche dubbio l’ha evocato nella modalità che avete scelto.
Io ho ascoltato con molta attenzione le parole che hai detto Sindaco. Sono parole sicuramente importanti, poi nell’intervento che faremo dopo la presentazione del programma della maggioranza avremo modo di svilupparla in maniera più estesa.
Sicuramente la nostra idea è una idea di partecipazione e c’è il bisogno di un ruolo forte del Consiglio, noi pensiamo ad un ruolo autonomo del Consiglio. Quindi il Presidente deve essere il Presidente in grado di rappresentare la collettività chioggiotta.
Il Sindaco è stato eletto da una maggioranza. Il Consiglio rappresenta tutti i chioggiotti. Quindi sarà importante avere un Presidente di garanzia, un Presidente in grado di intercettare i bisogni, il dibattito, il confronto in termini più estesi di quello che avviene normalmente in una dialettica tra maggioranza e opposizione.
Avremmo gradito, per esempio, che insieme alla proposta del Presidente ci fosse uno scambio, la possibilità di interloquire, che non fosse un meccanismo freddo di rappresentanza e di proposta di un nominativo. Poteva essere che se questo fosse avvenuto, che ci fosse anche la possibilità di trovare una convergenza, un’azione comune da parte di tutto il Consiglio.
Questo non è avvenuto. Mi sembra di capire che la volontà della maggioranza sia quella di esercitare il peso dei numeri. Sarebbe stato più interessante invece pensare ad un Presidente che rappresenta il Consiglio e che deve diventare interfaccia con il Sindaco e la Giunta per sapere rappresentare i bisogni più alti di un dibattito.
Con questo elemento di prima preoccupazione vi segnalo che forse si parte con il piede sbagliato, forse c’era bisogno da subito di un confronto diverso, perché, Sindaco, bisogna passare dalla logica delle disponibilità dichiarate, che ho recepito in maniera importante questa sera, poi alla capacità di stare sulle decisioni e sulle azioni comuni.
Questa è la prima volta, ci incontriamo qua per la prima sera in questo Consiglio senza uno scambio tra maggioranza e opposizione che poteva essere sull’individuazione del Presidente, sicuramente un elemento di maggiore utilità.
Cogliamo questo primo elemento che certamente non va incontro a quell’idea che avevate espresso, Sindaco io mi ricordo molto bene, ponevate il problema di un coinvolgimento più forte dell’opposizione. Avete criticato a più riprese chi ha governato prima sulla difficoltà di un confronto, di un dialogo e molto probabilmente questo dialogo deve avvenire qua dentro, in questo Consiglio. Perché l’ho detto a più riprese nel dibattito e nello scontro difficile e complesso della campagna elettorale, che credo tutti noi dobbiamo, per quanto riguarda i toni, superare rapidamente per dire che questa città ha bisogno di crescere e tanto più il Consiglio comunale è autorevole e tanto più si aiuta la maggioranza, il Sindaco a produrre un’azione di governo forte e all’altezza delle aspettative di questa città. Segnalo che questo non è avvenuto, speravamo molto che fin dall’inizio ci fosse questo sforzo e questa disponibilità, ne prendiamo atto.
Riconfermo la mia personale stima nei confronti del Presidente indicato e proprio per questo il voto del nostro gruppo, ma penso su questo tema di rappresentare anche la parte più estesa della minoranza, sarà un voto di astensione, che tiene conto della disponibilità e delle qualità della persona, ma che non apprezza l’azione che avete messo in campo fino dall’inizio in questo Consiglio. Io spero che cambi da subito il metodo, cambiate rapidamente il metodo. Vi segnalo questo elemento. Tra l’altro non sarebbe stato male che il Presidente fosse un Presidente di garanzia di tutti. Quando si parla di un Presidente di garanzia può essere indicato dalla maggioranza come dalla minoranza. Vediamo Sindaco e maggioranza se nel prosieguo delle attività, sto pensando alle Commissioni e a tutto quello che c’è di istituzionale e di possibilità di dialogo e di confronto tra di noi, se saprete mettere da parte il bisogno di forzare l’idea di una maggioranza, che presa dal vigore della vittoria, tenta di mettere in difficoltà la minoranza.
Come vede non ho usato il termine “opposizione”, siamo una minoranza numerica, ma siamo una forte presenza culturale in questa città e da qua partiamo per fare opposizione in questo Consiglio. Grazie.
CONSIGLIERE ANZIANO:
Ha chiesto la parola il consigliere Donin Renzo.
CONSIGLIERE DONIN RENZO:
Signor Presidente la Lista civica Amici di Chioggia, coerente con il nostro slogan molto semplice in campagna elettorale che si vota la persona, noi dichiariamo il nostro voto favorevole alla candidatura dell’Ingegnere Giorgio Vianello, considerando la persona capace e garante di un pluralismo democratico per tutto il Consiglio comunale, grazie.
CONSIGLIERE ANZIANO:
Grazie Consigliere di minoranza, ha chiesto la parola il consigliere Comparato Andrea.
CONSIGLIERE COMPARATO ANDREA:
Buonasera a tutti. Ho ascoltato con attenzione le parole del Consigliere Lucio Tiozzo e credo che abbia toccato il tasto giusto della serata. Il sottoscritto insieme con altri Consiglieri ha fatto cinque anni di opposizione e spesso ci siamo trovati a disagio per alcune scelte unilaterali che la vecchia maggioranza aveva deciso.
Quindi credo che avremmo dovuto effettivamente cercare il dialogo da subito con l’attuale opposizione e pur rispettando la candidatura, io sono molto favorevole alla candidatura dell’Ingegnere Giorgio Vianello, perché in questi cinque anni ha dimostrato ampiamente le proprie capacità, ha tenuto insieme il Gruppo di Forza Italia, ha sempre seguito tutti i problemi con attenzione e molto spesso la stessa maggioranza di allora l’ha seguito.
Quindi io inviterei l’opposizione e tutti noi a trovare i presupposti per ricominciare da questo punto e fare una votazione unanime in quanto è molto importante che il Presidente del Consiglio sia accettato da tutti.
Credo che, anche dalle parole che abbiamo sentito prima dal capo dell’opposizione, non ci sia ombra di dubbio sulle capacità di Giorgio Vianello. Allora se è stato il metodo, con cui giustamente non c’è stato un piccolo dialogo, una telefonata e un incontro che fosse per un disguido. In questi giorni c’è stata tanta attività nella nomina della Giunta e tanti altri problemi da risolvere, credo che sarebbe opportuno cercare di nuovo da questa prima battuta un dialogo e vedere di trovare insieme il punto fermo.
Io ricordo benissimo l’altra volta che abbiamo votato tutti insieme per il Consigliere Giuseppe Penzo, che in questi anni, ma anche nei cinque anni prima è stato il Consigliere di tutti, pur essendo un Consigliere proposto dalla maggioranza. Sono sicuro che l’Ingegnere Giorgio Vianello sarà senz'altro la stessa cosa per tutto il Consiglio comunale. Grazie.
CONSIGLIERE ANZIANO:
Grazie Consigliere Comparato, ha chiesto la parola il Consigliere dottor Fortunato Guarnieri.
CONSIGLIERE FORTUNATO GUANIERI:
Grazie, Presidente. Parto dagli elogi del Sindaco, ma mi permetto, visto che stiamo parlando della elezione del Presidente del Consiglio comunale, bene ha fatto il Consigliere Comparato a ricordare non pochi, dieci anni, di gestione del Consiglio comunale da parte di Penzo Giuseppe. Io credo che la sua capacità di riuscire a gestire il Consiglio comunale in maniera corretta nel rispetto delle regole, delle norme e del Regolamento, nell’asservimento a quelli che sono i principi cardine della esistenza dell’ente comunale, il rispetto anche dei fondamenti che sono alla base del nostro credo, quindi la democrazia, il rispetto degli altri, la capacità di interloquire in maniera profonda con tutti, credo che Penzo Giuseppe ha interpretato senza ombra di dubbio lo spirito di tutto quel Consiglio comunale, anzi quei due Consigli comunali.
Ricordo questo non per fare il panegirico di Penzo Giuseppe, adesso le sue dotti e le sue capacità sono fuori discussione, ma per ricordare non quello che è successo cinque anni fa, ma quello che è successo dieci anni fa. Dieci anni fa alla proposta che facemmo, come la sta facendo l’attuale maggioranza, io signor Sindaco ad onta di quello che è stato detto in campagna elettorale che comprendo, poi magari diremo, però comprendo, credo che le vicende legate alla trasparenza, al rispetto delle minoranze, ecc., sia un qualche cosa di etereo ed evanescente, come ha detto Lucio Tiozzo, è durato il tempo di 15 giorni.
Almeno mi sarei aspettato, me lo ha ricordato l’ottimo Assessore Beniamino Cappon, non più tardi di un mese fa, che quando io sono stato eletto ho consultato i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione prima di arrivare al Consiglio comunale. Io ho consultato i gruppi e ho sentito e ho saggiato il clima che veniva sostenuto dalle diverse posizioni. Prendo atto che questo non è stato fatto, non una colpa grave signor Sindaco. Però credo che nell’ottica di quanto era stato detto, cercheremo la grande collaborazione, ripetuta, tra l’altro, anche questa sera dalle sue primissime parole, proprio dal suo esordio e credo che un pizzico di contraddizione ci sia.
Ma tant’è! Siamo chiamati veramente ad eleggere una persona che sia di garanzia. Io credo, al di là delle considerazioni che ho fatto e che sono state fatte, che l’Ingegnere Vianello sia sicuramente la persona giusta, se si vuole eleggere nell’ambito della maggioranza, tra l’altro, per chiarire bene, io non avrei accettato che il Sindaco dicesse diamo all’opposizione il Presidente, sarebbe stato qualche cosa che almeno nel mio modo di pensare non trova molto spazio, al di là dei buoni propositi elettorali signor Sindaco, al di là, io dico che c’è una maggioranza, deve governare, la maggioranza governa, prende le proprie decisioni, si fa le proprie nomine, si fa le proprie cose, bene o male, quello che è.
La maggioranza ha vinto le elezioni, voi le avete vinte, le avete vinte alla grande ed è giusto che alla grande, senza farsi scrupolo, né tediarvi per le scelte che fate, possiate anche andare ad una nomina unilaterale, senza grandi discussioni, - ancorché controversa a quello che mi si dice, ma io non faccio dietrologia - ma sulla quale, ripeto, io penso sia comunque una scelta importante, una persona stimata, conosciuta, trasparente, una persona che ha dimostrato di non avere stretto compromessi con nessuno, di essere veramente vitrea da questo punto di vista e io credo che sarà un buon Presidente. Per lo meno mi auguro che sia un Presidente almeno pari a quello che c’era prima. Almeno pari. Che sia garante di rispetto e che dia la possibilità a tutti di mettere in campo le proprie idee, i propri pensieri e le proprie istanze.
CONSIGLIERE ANZIANO:
Grazie al Consigliere Fortunato Guarnieri, se non ci sono altri interventi inviterei il messo a distribuire le schede per la votazione del Consiglio comunale.
Voglio ricordare che il nominativo deve essere uno e soprattutto che il voto è segreto. Il voto può essere espresso dal posto, se uno vuole alzarsi per rendere ancora più segreto il voto lo può fare e votare da un'altra parte. Non ci sono cabine elettorali, la sala è questa. Adesso io leggo i nomi e consegnate la scheda al messo. Tiozzo Romano “Pagio”, Salvagno Maurizio, Penzo Manuel, Mantovan Brunetto, Da Re Andrea, Boscolo Giuseppe “Palo”, Comparato Andrea, Aprile Massimo, Boscolo Massimo “Zemelo”, Vianello Giorgio, Mantovan Mauro, Di Giovanni Giovanni, Boscolo Guerino “Cocuccia”, Penzo Giuseppe, Boscolo Roberto “Chio Bisto”, Scarpa Gianfranco, Casson Giuseppe, Tiozzo Massimiliano “Caenazzo”, Marangon Sandro, Dolfin Marco, Gorini Marcello, Bullo Claudio, Mancini Massimo, Donin Renzo, Gibin Fabiano, Guarnieri Fortunato, Fornaro Dario, Varisco Giorgio, Tiozzo Lucio, Dianin Silvano e Varagnolo Sandro. Invito a venire al tavolo della presidenza i tre scrutatori: il Consigliere Da Re Andrea, Tiozzo Massimiliano e Donin Renzo. Vorrei dare il risultato dello spoglio, con 13 schede bianche e 18 voti a Giorgio Vianello, viene proclamato presidente del Consiglio comunale l’Ingegnere Giorgio Vinello, che invito qui al mio posto. La procedura prevede che venga votata per alzata di mano anche la l’immediata eseguibilità. quindi invito il Consiglio comunale a votare l’immediata eseguibilità.
Voti contrari? Astenuti? Si astiene il neo Presidente del Consiglio Ingegnere Vianello.
Prego Ingegnere e complimenti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VIANELLO GIORGIO:
Ringrazio tutti i Consiglieri indistintamente per la fiducia espressa nei miei confronti e aggiungerei anche per le parole di stima che mi hanno molto commosso. Cercherò di onorare questo incarico nel modo migliore, adoperandomi per assicurare imparzialità ed equità secondo il modello comportamentale che ha visto il mio predecessore, Giuseppe Penzo, un interprete che giudico esemplare.
Sarà mia costante cura evidenziare il ruolo del Consiglio comunale, quale organo di importanza primaria per la rappresentanza dell’intera comunità chioggiotta. In tal senso fin da ora mi impegno ad operare al fine di consentire a tutti i Consiglieri la più allargata conoscenza possibile delle tematiche politiche trattate, affinché sia in fase di indirizzo che di controllo politico il confronto democratico possa svilupparsi nel corso delle Commissioni ed in sede di votazione, in modo ampio, costruttivo, con la massima trasparenza, cosa che interessa ad una città come Chioggia, che vuole e deve crescere.
Questa sala consiliare non va considerata come il luogo dove di volta in volta si formalizzano semplicemente le votazioni, ratificando scelte già precedente date per scontate dai media, ma deve essere l’ambito in cui deve essere determinante il contributo di un dibattito approfondito ed esaustivo tra le parti, che si deve svolgere nei modi e nei termini previsti da Statuto e da Regolamento, fondato sul reciproco rispetto, che deve sempre animare tutti i Consiglieri, anche nei momenti di più acceso scontro che sicuramente non mancheranno di verificarsi.
Dobbiamo tutti insieme essere responsabili davanti alla città del ruolo che rivestiamo in questo consesso, nella convinzione che solo una corretta interpretazione della volontà popolare può consentire negli anni del nostro mandato una più larga ed interessata partecipazione della popolazione ed in particolare di giovani che rappresentano il futuro di noi stessi.
Davanti a voi mi impegno ad essere garante di tutto ciò, per tutelare al meglio non solo la persona del singolo Consigliere, ma anche tutti quei cittadini che con il loro voto hanno contribuito per propria parte ad individuare nella figura dell’eletto la persona degna su cui riporre la propria piena fiducia per la difesa e la tutela dei propri diritti e per vedere realizzate le proprie aspirazioni. Auguro a tutti noi un buon lavoro.
DELIBERAZIONE N. 56 DEL 02.07.2007
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Procediamo ora con l’elezione del Vice Presidente: “Visto l’articolo 15 dello statuto elezioni del Vice Presidente del Consiglio, primo comma che recita: il Consiglio elegge dopo le elezioni del Presidente, con le stesse modalità due Vice Presidente, di cui almeno uno scelto tra i Consiglieri della minoranza, visto l’articolo 18 dello Statuto funzionamento del Consiglio secondo comma, che recita che è Vice Presidente anziano, il Vice Presidente che ha ottenuto il maggior numero di voti nella elezione di Vice Presidenti, in caso di parità di voti viene eletto il più anziano di età. Convenuto di procedere alle elezioni di due Vice Presidente con votazione segreta; preso atto del parere favorevole di regolarità tecnica espressa dal dirigente del servizio sulla proposta della presente deliberazione agli atti, distribuite e ritirate le schede il Presidente del Consiglio con l’ausilio degli scrutatori procede allo spoglio delle stesse.
Invito a procedere all’espletamento, se c’è qualcuno che vuole fare una dichiarazione?
CONSIGLIERE MANTOVAN BRUNETTO:
Sulle dichiarazioni fatte prima da alcuni esponenti dell’opposizione avremo poi motivo di confrontarci nel dibattito che seguirà alla presentazione del programma della Amministrazione comunale. A nome del gruppo della coalizione di maggioranza noi proponiamo come Vice Presidente il signor Massimo Boscolo Zemelo, una faccia nuova all’interno del Consiglio comunale, a cui riteniamo di dare la fiducia e di aiutare il Presidente nello svolgimento di questo suo incarico.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Consigliere Lucio Tiozzo.
CONSIGLIERE LUICIO TIOZZO:
Essendo prevista una figura di Vice Presidente in rappresentanza dell’opposizione propongo il nome di Mauro Mantovan.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ci sono altri che intendono intervenire, procediamo con le operazioni di voto.
Il voto è limitato ad un solo nominativo:
Tiozzo Romano “Pagio”, Salvagno Maurizio, Penzo Manuel, Mantovan Brunetto, Da Re Andrea, Boscolo Giuseppe “Palo”, Comparato Andrea, Aprile Massimo, Boscolo Massimo “Zemelo”, Vianello Giorgio, Mantovan Mauro, Di Giovanni Giovanni, Boscolo Guerino “Cocuccia”, Penzo Giuseppe, Boscolo Roberto “Chio Bisto”, Scarpa Gianfranco, Casson Giuseppe, Tiozzo Massimiliano “Caenazzo”, Marangon Sandro, Dolfin Marco, Gorini Marcello, Bullo Claudio, Mancini Massimo, Donin Renzo, Gibin Fabiano, Guarnieri Fortunato, Fornaro Dario, Varisco Giorgio, Tiozzo Lucio, Dianin Silvano e Varagnolo Sandro
Richiamo gli scrutatori al tavolo della presidenza. Consiglieri l’esito della votazione è stato di 19 voti per Boscolo Massimo Zemelo e 10 per Mantovan Mauro, una scheda bianca.
Mettiamo in votazione l’immediata esecutività per alzata di mano, contrari? Astenuti?
DELIBERAZIONE N. 57 DEL 02.07.2007
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Passiamo ora al punto 5 all’ordine del giorno.
Ora passo la parola al signor Sindaco per la comunicazione dei nominativi dei componenti della Giunta.
SINDACO:
Presidente e signori Consiglieri, i curricula sono allegati agli atti. Vi do l’informazione, che avete già avuto dalla stampa, della composizione della Giunta e l’attribuzione degli incarichi:
Dr. Boscolo Sandro Todaro, Vice Sindaco con delega e legge speciale per Venezia Chioggia; Geometra Convento Gian Paolo Assessore con deleghe ai Lavori Pubblici, politica della Mobilità e dell’Ambiente;
Dr. Boscolo Beniamino Chiappon Assessore con delega al Bilancio, le Risorse Economiche, il Patrimonio, Partecipazioni societarie e demanio;
Dr. Boscolo Nicola Pecchie Assessore con delega alla Politiche Educative, la formazione, il lavoro, l’occupazione, la cultura allo sport, le politiche giovanili e la tutela del consumatore;
Signor Malaspina Massimiliano Assessore con delega al Turismo e alle attività produttive artigianali;
Signor Conselvan Assessore con delega alla Agricoltura al mercato orticolo;
Cav. Abbagnara Andrea Assessore con delega alla relazione con il pubblico, alla informatizzazione, decentramento amministrativo, servizi anagrafici e cimiteriali;
Dr. Riccardo Rossi Assessore con delega alle politiche sociali e abitative;
Signora Marangon Maria Grazia Assessore con delega marketing territoriale, le manifestazioni, la programmazione comunitaria e le pari opportunità;
Architetto Carlo Perini Assessore con delega alla pianificazione urbanistica e alla edilizia privata. Ho mantenuto per me in questa fase, in attesa di avviare il lavoro della Giunta e di eventualmente ricollocare in relazione all’organizzazione della struttura anche dell’organizzazione della Amministrazione comunale e del personale e dei dirigenti ecc., di mantenere per me alcune deleghe tra cui le risorse umane, la sicurezza, la pesca, l’economia del mare, le frazioni e tutte le altre funzioni non assegnate ai singoli Assessori.
Questa è la composizione della Giunta, vi ringrazio.
DELIBERAZIONE N. 58 DEL 02.07.2007
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ci sono interventi nel merito? Possiamo passare al punto sei che è la nomina della Commissione elettorale.
Per quanto riguarda la votazione, faccio presente che la nomina riguarda tre effettivi più tre supplenti. La garanzia della minoranza sarà preservata con un Consigliere. Il Sindaco nella votazione non vota in quanto presiede questa Commissione.
Il voto che dovete esprimere anche questa volta è limitato ad un membro, procediamo alle operazioni di voto.
In questa prima scheda va messo il nome soltanto del membro effettivo che si intende votare. Procediamo al ritiro delle schede.
L’esito della votazione ha visto 29 votanti e un assente non votante.
Tra i 29 votanti c’è stata una scheda che pur riportando un nominativo non valida, nel senso che non era la stessa che è stata consegnata, ma era un pezzo di carta con scritto il nome sopra. Abbiamo inteso che questo comportamento fosse tale per cui la scheda non venisse considerata valida.
L’esito dei tre membri effettivi è questo: 11 voti, Boscolo Guerino Cocuccia; 9 voti Giovanni Di Giovanni; 8 voti Bullo Claudio.
Quindi questi sono i tre membri effettivi.
Ora procediamo all’elezione dei tre supplenti con le stesse modalità.
La votazione dei tre Consiglieri supplenti ha dato questi esiti:
11 voti per Fornaro Dario; 9 voti a pari merito per Gorini Marcello e Tiozzo Massimiliano.
Vi chiedo l’approvazione per alzata di mano per dare luogo all’immediata esecutività.
Contrari? Astenuti? Scarpa. Ricordo che il Consigliere Scarpa, che ora si è astenuto, non ha votato in quanto non ha ritenuto opportuno ricevere la scheda di votazione.
Ora passiamo al punto sette, “Approvazione degli indirizzi generali di governo”, invito il Sindaco a procedere nella sua esposizione.
DELIBERAZIONE N. 59 DEL 02.07.2007
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Passiamo al punto sette.
SINDACO:
Presidente e signori Consiglieri, la presentazione delle linee programmatiche di mandato, secondo quanto previsto dal nostro Statuto comunale, deve essere preceduta da due considerazioni preliminari, la prima riguarda le risorse finanziarie che nel quinquennio saranno a disposizione dell’Amministrazione comunale, posto che l’attuale Amministrazione subentra in un esercizio finanziario già avviato e che una verifica contabile e dettagliata circa le disponibilità nel presente esercizio in corso non solo in relazione al bilancio comunale, ma a tutte le società e agli enti partecipati che hanno un’influenza nel nostro bilancio.
Da questo punto di vista appena ultimate queste verifiche ai Consiglieri e alla città verranno date tutte le informazioni che la trasparenza amministrativa esige. Una buona Amministrazione deve fondare i propri programmi sulle risorse concretamente disponibili.
La seconda considerazione riguarda il fatto che le nostre linee programmatiche di Governo coincidono con quelle che hanno ottenuto il voto dei cittadini il 27 e il 28 maggio scorso, opportunamente intergate con i contenuti del programma della lista apparentate al ballottaggio del 10 e 11 giugno. Ho fatto questa scelta perché il programma elettorale è stato costruito assieme ai cittadini e alle associazioni nei numerosi incontri, che si sono susseguiti nel corso della campagna elettorale e quindi costituisce un impegno preciso che la città ben conosce e ha dimostrato in larga maggioranza di condividere.
Desidero impostare tutta l’azione amministrativa su un principio di fondo che deve sostenere ogni scelta che si concretizzerà nel corso del mandato e riguarda il principio della sussidiarietà. L’Amministrazione deve intervenire solo laddove l’iniziativa dei cittadini e dei corpi intermedi non può o non sa intervenire. Questo significa, come ho detto tante volte, favorire e lasciare fare a chi sa fare. Concretamente deriva un impegno ad organizzare una struttura di servizi comunali che tende alla semplificazione e alla sburocratizzazione degli adempimenti amministrativi.
Da questo punto di vista bisogna motivare l’intera struttura operativa dell’Amministrazione comunale verso percorsi di maggiore qualità ed efficienza al servizio dei cittadini e delle imprese, sostenendo la formazione del personale che una nuova organizzazione delle competenze e degli incentivi.
Va diffuso lo strumento telematico, la comunicazione ai cittadini per semplificare la loro vita, ai cittadini e alle imprese. Dobbiamo ricercare ogni metodo possibile per favorire il coinvolgimento attivo del cittadino e dell’impresa nello svolgimento delle funzioni pubbliche, meno vincoli e più opportunità, garantendo e tenendo sempre presente l’esigenza di trasparenza, di equilibrio, di imparzialità e indipendenza dell’attività amministrativa.
In campo economico questo significa che l’Amministrazione comunale deve creare le opportunità per lo sviluppo armonico nei diversi settori economici, condividendo il quadro generale dello sviluppo, all’interno del quale l’iniziativa privata e quella pubblica di supporto debbono collocarsi per valorizzare le straordinarie risorse presenti nel territorio della nostra città.
Servono regole chiare e la messa a disposizione degli spazi fisici per lo sviluppo dell’impresa con adeguata normativa urbanistica, che contenga non una sommatoria di interessi o di vincoli, ma una strategia di sviluppo che deve essere perseguita coerentemente nella durata del mandato.
Vogliamo immaginare un piano strategico comunale di sviluppo collegato con quello provinciale e regionale da realizzare entro i primi mesi di Governo. A questo proposito desidero lanciare fin da subito la proposta di organizzare gli Stati Generali dell’economia del nostro territorio, riunendo le associazioni e le imprese con un’iniziativa di grande condivisione delle opportunità che Chioggia sa esprimere.
È necessario chiudere nei termini previsti l’iter approvativo della variante generale al PRG, recuperando un rapporto autorevole e costruttivo con la realtà urbanistica della Regione Veneto. La gestione del territorio, così come codificata dalla variante appena approvata, consentirà solo una parte delle risposte attese dall’impresa e dai cittadini.
Si renderà conseguentemente necessario concepire, in conformità alla nuova Legge urbanistica Regionale un nuovo aggiornato progetto di risposta alle tendenze di sviluppo della città.
Il rilancio economico della nostra città parte dalla valorizzazione della tipicità del nostro territorio, fatto di terra, mare e laguna. Passa attraverso una concezione culturale unitaria delle nostre economie, che non sono in contraddizione e in competizione, ma devono necessariamente essere integrate. Questa è la nostra specificità che si differenzia notevolmente da Venezia e dagli altri territori della nostra Regione come Padova e Treviso.
Da questo punto di vista l’approccio corretto per ipotizzare delle soluzioni praticabili, per il rilancio del comprato turistico, deve partire dalla consapevolezza di avere una offerta turistica variegata. Lo ho detto durante la campagna elettorale, l’offerta balneare, l’offerta della città storica di Chioggia Sottomarina, il turismo nautico, lagunare e fluviale della costa, quello enogastronomico, ambientale, culturale, quello crocieristico, il turismo sanitario e del benessere, utilizzando la vicinanza con Venezia in maniera strategica, con il Delta del Po e con le città d’arte venete.
L’Amministrazione comunale dovrà assumere il compito di guidare e stimolare lo sviluppo integrato di queste opportunità, che possono essere integrate solo sviluppando la promozione e il collegamento con il sistema turistico locale, Camera di Commercio, la Provincia, la Regione Veneto, nonché con le iniziative private, che il consorzio di promozione realizza. Sarà importante continuare ogni sforzo per migliorare la qualità dell’acqua nelle spiagge, per consentire la balneazione di tutta sicurezza, intervenendo per il recepimento della normativa comunitaria e operando affinché gli investimenti sui sistemi di depurazione a monte siano fatti in maniera efficace, efficiente e rapida.
In particolare nella nostra visione la città deve divenire il polo nautico di riferimento del nord Italia, apprestando un’offerta adeguata di darsena e struttura e supporto del turismo nautico e diportistico. Anche il settore della pesca va accompagnato con gradualità attraverso interventi strutturali e gestionali coordinati con gli operatori. Risulta prioritario immaginare un nuovo mercato ittico situato in una posizione strategica collegato alle vie di comunicazione e rispondere alle esigenze logistiche degli operatori commerciali e della marineria.
Va posta una attenzione particolare alla struttura del GRAL, che deve essere modificata, considerando che ci sono operatori già strutturati, come allevatori e operatori, che devono fare questo passo importante, riducendo i costi di gestione e l’invadenza della politica nella economia. Altro tradizionale settore economico è quello orticolo: la crisi attuale va superata ripristinando la funzione del tavolo verde, che deve dare tutto il supporto alle esigenze di programmazione e di progettazione di cui il comparto ha bisogno, utilizzando le risorse del Piano Regionale di sviluppo e le sinergie che devono nascere tra le organizzazioni di produttori e le istituzioni pubbliche.
Dobbiamo velocemente trovare una soluzione concertata per la nostra struttura portuale assieme agli operatori, il Ministero, la Regione e la Camera di Commercio, ipotizzando anche una nuova struttura di governance, che abbia a cuore prioritariamente lo sviluppo delle attività logistiche e non interessi di basso profilo. Per fare permanere le nostre imprese commerciali nel territorio, soprattutto quella a conduzione familiare, che costituiscono l’humus del tessuto economico cittadino, occorre fare in modo che vi sia complementarità tra la piccola e la grande distribuzione, valorizzando i centri storici attraverso la qualificazione urbana e favorendo la qualità dell’offerta commerciale.
Anche le imprese artigiane e produttive devono potere essere in condizioni di programmare il proprio sviluppo, con tempi certi e rapidi. L’Amministrazione pubblica non deve essere un ostacolo, ma un sostegno ed un aiuto a fare nuova impresa. Questo si può chiedere attraverso la semplificazione amministrativa, come ho detto, e la creazione di sportelli unici per l’impresa. La messa a disposizione di spazi e aree, grazie ad una programmazione urbanistica intelligente.
Anche la leva fiscale deve contribuire a favorire l’insediamento e lo sviluppo delle attività produttive con particolare riguardo ai giovani e all’imprenditoria femminile.
Le imprese nel nostro territorio, lo abbiamo detto tante volte, sono competitive sino ai cancelli.
Da questo punto di vista diventa essenziale il piano urbano del traffico della mobilità, che colleghi tutto il territorio comunale, così come la partecipazione decisa alla realizzazione di collegamenti stradali e ferroviari che devono fare uscire definitivamente la città dall’isolamento.
Dobbiamo immaginare una città più vivibile sia per chi risiede che per il turista, attraverso la realizzazione dei parcheggi, la riorganizzazione dei centri storici con deciso intervento sull’arredo urbano; la qualificazione della spiaggia, del lungomare, intendendo tutto il litorale fino alle foci dell’Adige. Servono interventi di potenziamento dei servizi nelle frazioni attraverso una programmazione generale del territorio, assecondando le peculiarità di ogni insediamento urbano e le sue caratteristiche.
Il cuore del nostro programma è la persona nella sua articolazione familiare e associativa. Concretamente significa pensare e attuare un’azione amministrativa a partire dal sostegno alla famiglia, il lavoro, l’abitazione, i servizi all’infanzia e la tutela e la promozione della maternità.
La famiglia va aiutata nel suo ruolo educativo, sviluppando nuovi servizi, integrandosi con l’offerta formativa della scuola. Occorre predisporre una rete di presidi educativi che sostenga la famiglia nella delicata fase dell’adolescenza, favorendo luoghi sani di crescita e di aggregazione dei giovani, dove siano chiari i giudizi sui comportamenti devianti e ne siano indicati i pericoli che minano la vita di un giovane. Da questo punto di vista occorre investire di più sulle infrastrutture sportive attraverso un’adeguata programmazione al fine di mettere a disposizione delle realtà associative esistenti tutte le strutture loro necessarie e porre fine all’utilizzo forzato negli impianti e nei comuni limitrofi.
La famiglia deve essere supportata anche nella sua funzione di accoglienza di soggetti deboli, diversamente abili e delle persone anziane. L’Amministrazione comunale dovrà seguire con particolare attenzione la trasformazione della IPAB in centro di servizio alla persona. Sono già stati avviati i necessari contatti con la dirigenza della nostra ASL e le strutture regionali per un potenziamento strutturale e infrastrutturale del presidio ospedaliero, perseguendo la realizzazione di quanto la crescita di livelli scientifici, tecnologici e strutturali richieda per un’assistenza sanitaria di assoluta eccellenza.
Al termine di questa mia sommaria presentazione, che rimanda a quel programma elettorale e alle linee di mandato che sono state depositate e messe a vostra disposizione, non posso non fare cenno alle necessita di sviluppare l’offerta culturale che per altro è già ricca di presenze multiformi e creative. Serve una visione programmatoria delle strutture adibita ad attività culturali che diventino punto di attrazione, fruizione e riferimento anche per le nostre frazioni: il Museo Cittadino, quello Diocesano, la Biblioteca, l’Archivio storico, il Teatro Asta , San Nicolò, il Teatro Don Bosco, il Centro congressi Kursaal, che a breve sarà messo a disposizione della città. Devono essere raccordati e coordinati per costituire un unico sistema culturale integrato a disposizione dei cittadini. Abbiamo bisogno di collegare ulteriormente la città con i circuiti provinciali, regionali e nazionali, questo è un obiettivo perseguibile che dovremmo raggiungere nel corso del mandato.
Chioggia è una realtà sociale ed economica complessa, le problematiche sono state per troppo tempo irrisolte e quindi le difficoltà sono diventate sempre maggiori. Le forze politiche che mi sostengono condividono fortemente le analisi e gli strumenti da mettere in campo, contenuti nel nostro programma, che ha ottenuto il consenso e la larga maggioranza dei nostri cittadini.
Il punto che ci unisce è la passione e la libertà di lavorare insieme per il bene comune.
Ci impegniamo quindi a favorire un ricambio nel modo di operare, che può essere interpretato soprattutto da persone che decidono si assumersi in prima persona la responsabilità di concorrere a realizzare questo programma.
La disattenzione per la politica e il disinteresse per la crescita ordinata e totale della comunità, di cui facciamo parte, non appartiene al nostro costume. Vogliamo mantenere questa profonda idealità della politica fatta di partecipazione attiva e rispetto dell’avversario, ma anche di determinazione nel fare proprie le sfide che la complessità della nostra straordinaria comunità cittadina contiene. Chiediamo su questo il consenso del Consiglio comunale e il sostegno di tutti coloro che vorranno condividere con noi la realizzazione di queste linee programmatiche. Vi ringrazio.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il signor Sindaco per l’illustrazione degli indirizzi generali di governo che andiamo ad approvare, prima dell’approvazione chiedo se ci sono Consiglieri che intendono iniziare. Pregherei anche per l’ordine dei lavori, di procedere in modo conciso il più possibile, ancorché esaustivo.
CONSIGLIERE LUCIO TIOZZO:
Tenterò nel limite del possibile di stare nei dieci minuti per il mio intervento.
Credo che sia importante la discussione che dobbiamo fare questa sera, perché credo che aiuterà sicuramente il Consiglio a prepararsi a quelle che sono le sfide che abbiamo di fronte.
Devo dire che una certa preoccupazione e anche una certa delusione sui primi passi, sulle prime mosse messe in campo dalla maggioranza credo di esprimerle in maniera abbastanza serena. Basterebbe per esprimere questa mia perplessità, questa mia insoddisfazione citare una nota del Consigliere di maggioranza che esprimeva da subito, dopo poche ore che vi siete messi in moto, alcune perplessità rispetto ad un punto nodale: il tema della svolta.
Il tema della svolta è stato uno dei punti centrali della proposta del vostro progetto, tanto è che nell’introduzione del vostro programma, soprattutto della parte riguardante le forze che sostenevano il primo turno, Tiozzo Romano, c’era proprio quest’idea che era giunto il momento nella città di proporre una svolta, sicuramente di tipo politico e sicuramente dal punto di vista del metodo.
Dal punto di vista del metodo credo che, se dovessimo citare e utilizzare quella nota che proviene dai banchi della maggioranza, basterebbe per chiudere su questo ponte e segnalare un elemento di difficoltà e di incertezza da parte della maggioranza. Credo, onestamente, che non sia ancora il tempo di esprimere giudizi trancianti sul lavoro del Sindaco e della Giunta, lasciamoli lavorare.
Verifichiamo con grande serenità quello che verrà proposto nei prossimi giorni. Certo è che alcuni elementi di preoccupazione, così come li ho con molta serenità indicati prima, quando siamo andati al voto del Presidente del Consiglio, voglio esprimerli anche in maniera molto prudente. Credo che questa sera non sia la serata in cui si gioca il destino della maggioranza o dell’opposizione.
Questa sera partiamo, tentiamo di fissare dei paletti su cui agire e chi vuole svolgere un’azione di maggioranza e chi come noi, da minoranza, intende partecipare in maniera attiva alle scelte di questa città. Io credo che forse alcuni elementi di svolta dovevate metterli in campo da subito. Di solito si vede dal mattino come una maggioranza vuole agire. Per esempio, quando parlate in tutti i vostri documenti e in tutti i vostri interventi, che avete fatto durante la campagna elettorale, parlavate dei vostri programmi della politica. Uno dei temi su cui c’era maggiore attenzione da parte della gente era proprio quello che capire quali proposte vengono fatte. Ed è significativo che in taluni passi dei vostri programmi venisse indicato il bisogno del risparmio, del contenimento dei costi della politica e dell’Amministrazione.
Tenete presente che io sono uno di quelli che dice che i costi della politica vanno valutati in funzione della qualità che produce. Se si lavora bene è giusto che la politica abbia dei costi. Però per chi ha vinto le elezioni proponendosi come soggetto, che doveva ridurre, lavorare su questo fronte, il fatto che ci sia una Giunta tale e quale di quella uscente della Giunta Guarnirei, è un po’ preoccupante. Guardate la stessa proposta che è stata fatta.
Tra l’altro volevo segnalare, ed è la mia speranza, che l’assenza sui banchi del Consiglio, questo è un problema di tutte le forze politiche, della rappresentanza femminile fosse recuperata in maniera più robusta all’interno della Giunta. La responsabilità della mancanza di una rappresentanza femminile forte, sicuramente è un neo che pesa in tutte le forze politiche, comprese anche quelle di opposizione. Forse valeva la pena di tentare un recupero e di rapportare in maniera più forte la presenza femminile, proprio per dare il segno che in campagna elettorale, quando abbiamo parlato della rappresentanza femminile, era un punto su cui si voleva veramente giocare e pensare di cambiare e di dare una svolta vera su questa tematica.
Così come, guardate non posso questa sera, non lo abbiamo fatto quando è stata presentata la Giunta, sul tema dell’ineleggibilità di taluni, è stato un dibattito che è uscito sulla stampa, che non ho prodotto e sono stato un attento lettore di alcune dichiarazioni che sono state fatte. Sicuramente oggi io non mi sento di porle in maniera pregiudiziale e soprattutto dal punto di vista giuridico questo tema.
Certamente avrei pensato che il Sindaco nel distribuire le deleghe, forse doveva tenere conto non tanto degli aspetti giuridici, ma degli aspetti etici. È importante che ci sia una barra diritta intorno a questo tema, che è l’eticità della politica. E sicuramente distribuire in maniera più conveniente, in maniera tale da evitare commistioni tra chi legittimamente esercita della attività professionali e poi svolge un ruolo all’interno della Giunta, forse sul tema della svolta dovevate porvi in maniera abbastanza puntuale.
Non l’abbiamo posta prima, la metto come elemento di riflessione perché so che quando si parte c’è sempre la possibilità di migliorare, di aggiustare e di definire grazie anche ai consigli che in questa fase vengono offerti da chi sta all’opposizione. Così come un altro tema che penso che sia importante chiarire e vi mettiamo come elemento di preoccupazione da parte nostra, sono i costi aggiuntivi che il ricambio deve produrre.
Quando parlo di ricambio penso all’aumento dei costi di personale aggiunto alle strutture di servizio del Sindaco e degli Assessori. Tra l’altro in questi giorni mi si dice: non ho avuto modo di verificare questa cosa, che vi siano anche delle presenze all’interno degli uffici comunali di personale che non ha nessun titolo dal punto di vista della dipendenza e dei ruoli, addirittura non siano dipendenti e che girano e si presentano all’interno degli uffici senza averne nessun titolo.
Attenzione che è preoccupante questo, non tanto per l’elemento veniale dell’atteggiamento, ma perché dà la sensazione che si possa lavorare all’interno della macchina comunale e nella gestione della cosa pubblica, pensando ad un meccanismo privatistico o addirittura del tutto personale.
Ci sono le regole. Siccome abbiamo parlato di regole fondamentali, è utile che questa regole venga rispettate in maniera chiara e vengano rispettate fin dall’inizio, se vogliamo partire con metodo che possa essere condiviso.
Fatta questa premessa credo, come ha detto prima qualche collega della minoranza, che sia evidente in maniera chiara che c’è stata un vittoria, i cittadini di Chioggia hanno deciso di voltare pagina rispetto a 10 anni di centrosinistra. Credo che sia un elemento che va letto con grande lucidità da parte di chi ha subito una sconfitta, però attenzione la vostra vittoria è frutto di una serie di impegni importanti che vi siete presi con la città. Ve li siete presi in maniera mutualistica tra di voi, ma c’è stato soprattutto un impegno forte con la città. Mi dispiace Sindaco che nella tua relazione, che trova da parte mia disponibilità su punti importanti, poi avrò modo di ritornarci, però su alcuni punti chiari, voi avete vinto perché molto probabilmente siete stati più chiari di noi nello spiegare in maniera puntuale quali erano le cose che volevate fare.
In fondo, forse, l’elemento che vi caratterizza con maggiore forza è la maggiore capacità di dialogo con la società e con la nostra realtà, quando avete parlato, per esempio, della riduzione delle tasse a livello locale, lo avete detto in maniera chiara. Sono stati fatti gli esempi, ICI, il costo dello smaltimento dei rifiuti, una serie di altri provvedimenti per venire incontro ai bisogni della nostra popolazione. E la gente ha deciso di credervi. Nel momento in cui c’è una risposta come quella che abbiamo avuto, primo e secondo turno di voto, e’ evidente che la gente ci risponde. Così come siete stati molto più chiari di noi, quando sulle opere pubbliche, avete indicato alcuni settori su cui valeva la pena non di aggiustare il tiro, ma di bloccare alcune iniziative.
Quando si parlava del cosiddetto baby MOSE, quando si parlava del Perottolo, quando si parlava di altre opere non lo avete detto in maniera generica, siete stati chiari e dai cittadini vi siete aspettati una risposta chiara. Quando si andava, in maniera anche molto amichevole, a correre lungo il Vena, prima passavi te, dopo arrivato io, dopo passavate quattro volte voi, quindi eravate più organizzati di me sicuramente, e vi hanno votati, dicevate ai commercianti del Vena che quell’opera era inutile e non sarebbe stata fatta. Così come è importante dire che voi su alcuni interventi di tipo urbanistico nella città, cito un altro caso, il cementificio. È stato detto che lì si doveva bloccare il progetto urbanistico che era uno scempio rispetto allo sviluppo dei saloni e di questo territorio, per lavorare e per produrre parcheggi, per fare una serie di interventi importanti. Così come su Piazza Europa, io segnalo tutti i passaggi perché la campagna elettorale, posso avere sbagliato nella impostazione, ma l’ho vissuta intensamente, sono stato in grado anche di capire laddove abbiamo commesso degli errori, laddove non siamo stati chiari a differenza di voi, su Piazza Europa sono state dette cose importanti.
Su questi temi voglio avvisarvi che ci sarà un’azione quotidiana, costante nostra; una puntualità a richiamarvi agli impegni che vi siete presi con l’opinione pubblica e con la città.
Su questi temi Sindaco e maggioranza dico già subito non ci saranno sconti, la nostra sarà una opposizione chiara, ferma e intransigente. Questo ci permetterà di capire alla fine del percorso, che durerà cinque anni, se non ci saranno altre vicende, per capire chi ha detto bugie in campagna elettorale e chi magari ha utilizzato e forzato la mano per recuperare il consenso magari su impegni che diventa complicato gestire in una fase così difficile, perché Chioggia sicuramente è una città che ha una complessità di problemi difficili da governare.
Attenzione il nostro compito non sarà solo quello di richiamarvi ai vostri impegni puntuali, sarà un ruolo propositivo, non sarà un’opposizione di mera contrapposizione. Un esempio lo abbiamo già fatto nell’ultimo Consiglio regionale, quando la maggioranza ci ha proposto di votare su un provvedimento totalmente avulso dalla proposta. Quando ci è stato detto facciamo un emendamento per riaprire la spiaggia a Sottomarina e abbiamo votato un provvedimento che innalzava i parametri di ossigeno nell’acqua della nostra spiaggia, da parte nostra non c’è stato il blocco.
Abbiamo detto che quel provvedimento era utile per la città e questo sarà il metodo che caratterizzerà la nostra azione quando voi verrete in Consiglio a proporre iniziative utili per la città, che siano condivise, che mettano a disposizione una potenzialità nuova di risposta ai bisogni della nostra città, noi ci saremo. Lo abbiamo dimostrato laddove ce n’è stata data la possibilità. Sicuramente non possiamo dirlo per quanto riguarda la passata Amministrazione su alcuni temi importanti, basti pensare a quello che è successo sul PRG.
Guardate che vicende di quella natura non vogliamo assolutamente metterle in campo. Anche se devo dire il vero che poi alla fine vi hanno fruttato la possibilità di vincere le elezioni, però non è quello il metodo.
Io credo che questa città abbia bisogno di misurarsi in termini nuovi. Non a caso abbiamo insistito molto sul ruolo del Consiglio, termini nuovi perché sui temi dello sviluppo economico ci sarà la nostra disponibilità, sulle scelte strategiche, sui temi collegati ai mercati, il mercato orticolo e il mercato della pesca. Sono temi sicuramente di grande portata che richiedono una capacità di concertare e credo che la proposta degli stati generali dell’economia vada nel verso giusto.
Era il tema che avevamo posto anche noi come elemento importante, per tentare di fare remare, usavo questo termine, la città in un’unica direzione. Così come saremo disponibili a discutere positivamente sull’altro grande tema delle infrastrutture, che non hai citato in maniera dettagliata, ma credo che sul tema della Romea commerciale, il tema della ferrovia, qua serva fare una grande battaglia e un grande sforzo dal punto di vista collettivo, politica e società civile per rispondere a questo tipo di esigenza.
La lotta all’inquinamento: da troppo tempo la città paga per errori che non vengono commessi in questo territorio. Il ruolo certo della portualità; il tema della sanità, che è indicato anche questa sera come tema centrale per recuperare un ritardo storico che si è prodotto nella nostra città. Allora su questi temi, laddove ci sarà la possibilità di discutere ci chiamerete ad un confronto serio, sappiate che c’è la nostra disponibilità. C’è bisogno quindi di un consiglio autorevole.
Tra l’altro Presidente mi permetto già da adesso di chiedere uno spazio e un’organizzazione per le forze di minoranza, abbiamo titolo di avere gli strumenti di conoscenza e di organizzazione, di come sta funzionando, delle scelte che vengono prodotte dalla maggioranza. Quindi già da subito mi permetto di chiedere uno spazio fisico per l’opposizione e degli strumenti di informazione, la rapidità delle informazioni, la conoscenza, la capacità di stare in interlocuzione con voi rapida, credo che sia un elemento utile che non possa sfuggire a nessuno di voi in questa serata.
Quindi la possibilità a concertare, per fare cosa? Io credo che Chioggia abbia delle grandi potenzialità, sia una città che ha bisogno di crescere, di cominciare a valutare fino in fondo le proprie potenzialità. Condivido la tua posizione, la parte finale del tuo intervento quando parli di crescita culturale.
Chioggia ha bisogno di mettere assieme le energie culturali che esistono in questo territorio e che possono diventare anche elemento di crescita e di strutturazione rispetto alle sfide che abbiamo di fronte.
Questo è il lavoro che vogliamo fare nei prossimi anni. Lo faremo con lealtà, con correttezza. Con disponibilità, ma pretendiamo da voi altrettanto impegno.
Se riusciamo a fare questo sicuramente la città ne trarrà un vantaggio. I cittadini sicuramente ritorneranno a quel rapporto con la politica sicuramente più importante, più incisivo e di maggiore fiducia. Sta a noi non deluderli e ognuno di noi, per i ruoli che giochiamo in questa fase, giocare la propria parte al massimo.
Noi in questo modo vogliamo esercitare la nostra azione di minoranza e nei giorni che verranno ci confronteremo soprattutto con la città, perché credo che vada recuperato un confronto che molto probabilmente è mancato negli ultimi mesi.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Consigliere Lucio Tiozzo per il suo affresco, più che esposizione che ha voluto dare questa sera, l’ho lasciata parlare in tutta tranquillità anche perché il tema da lei trattato è stato esaustivo nella sua trattazione generale e dettagliato. Inviterei tutti gli altri a ridurre i tempi se possibile e ad essere più concisi. Per quanto riguarda le richiesta avanzate dal consigliere Lucio Tiozzo, ritengo che in questo momento siamo in una fase ancora di stabilizzazione, quando avremo preso mano e piede concretamente in tutte le parti dell’organizzazione provvederemo sicuramente a fare delle cose che precedentemente non erano state né pensate, né fatte.
Inviterei il Consigliere Fabiano Gibin a procedere nella sua esposizione. Ritengo, se il signor Sindaco è d'accordo, di procedere a tutti gli interventi per una chiusura sua o diversamente se intende procedere per ogni singolo o per gruppi di interventi.
CONSIGLIERE FABIANO GIBIN:
Grazie Presidente, mi permetta di farle innanzitutto gli auguri per il suo nuovo incarico di Presidente del nuovo Consiglio comunale con la certezza che il suo agire sarà orientato verso un proficuo lavoro con imparzialità e obiettività, proprio perché abbiamo avuto modo di vivere assieme altri anni in questo Consiglio comunale per un fine comune, che è quello del bene della nostra collettività.
Questa sera inizia un cammino nuovo, un cammino politico per la nostra città, una nuova compagine politica amministrativa si appresta ad amministrare la nostra città, legittimata dai cittadini. Da questa altra parte una minoranza, come giustamente è stato già ripetuto, sempre legittimata dai cittadini e responsabilizzata a controllare e a verificare che quanto promesso, in campagna elettorale, venga mantenuto e venga definito. Proprio per questo il nostro ruolo non sarà di scontro, non sarà un duello, non sarà una negazione precostituita, non sarà un no a prescindere. Sui provvedimenti importanti, sui progetti di interesse per la città noi ci saremo con ragione e con criterio, senza sconti però, perché sugli interessi della comunità non si scherza, tanto più che noi siamo d’accordo, signor Sindaco ad un percorso nuovo per quanto riguarda gli enti collaterali e per questo ci saranno le dimissioni del nostro rappresentante in seno a questi enti.
La campagna elettorale, finita da poco, è stata caratterizzata da un moto che conteneva una parola, un sostantivo molto forte, molto impegnativo, scusatemi il bisticcio della parola, la svolta. Molti dei quali siedono dall’altra parte aggiungevano a questo sostantivo un'altra parola “nuovo”, la svolta nuova, sarà tutto nuovo, fin dall’inizio.
Io parto proprio dalla fine, ovvio che tutto questo lasciava presagire a chissà quale cambiamento, chissà quali e quante novità sarebbero succedute in caso di vittoria, come tra l’altro è stato. Francamente, signor Sindaco, volendo usare anche un po' di fantasia, da questo inizio non vedo un’alba di cambiamento, né tanto meno un orizzonte piacevole, nonostante i buoni propositi da lei enunciati in precedenza. A me, sinceramente, più che una svolta mi sembra un’inversione ad U in una corsia con doppia linea bianca o forse ancora di più un’inversione a U in autostrada.
Certo un giudizio, su quanto è stato operato sino ad ora, è pressoché impossibile proprio perché i tempi ristretti dal vostro insediamento non ce lo permettono. Ma se il buongiorno si vede dal mattino e sinceramente c’è anche da preoccuparsi. La contraddizione che avvolge questa sua Giunta, -sto tagliando proprio per rimanere nei tempi-, la coerenza viene messa da parte e prende forza l’opportunismo della spartizione, figlio della più vecchia politica, alla faccia della svolta innovativa, tanto sbandierata in campagna elettorale.
Sono tante le contraddizioni ed i perché nascono spontanei. Ne cito solo alcuni, proprio perché noi abbiamo avuto modo di dare e trarre un giudizio su questa nuova Giunta dagli articoli di stampa. Per esempio, l’uscita e la denuncia a mezzo di stampa o tazebao, famosi giornali murales, da parte di alcuni esponenti della vostra Giunta, i quali lamentavano cassetti vuoti e la mancanza di cancelleria negli uffici da noi liberati.
Faccio una premessa, quando ho occupato il mio ufficio mi sono portato anche le mensole da casa, e ho visto anche la disponibilità a dare un giudizio negativo su tutto quello che abbiamo fatto. A me sembra che qualcuno abbia voglia di scherzare, mi sembra anche ridicolo signor Sindaco. Quando ci si appresta ad occupare posti di rilievo bisogna avere ben chiaro all’interno delle proprie facoltà intellettive quello che si vuole fare, ma anche la disponibilità a camminare, a prendere contatti, a muoversi e non limitarsi a criticare, perché avete trovato i cassetti vuoti. Nessuno di noi che prima occupava quei posti aveva il maghetto in ufficio che ad ogni santo giorno impartiva lezioni, consigli o opportunità. Ma semplicemente la serietà di lavorare anche dieci ore al giorno con piena disponibilità verso i cittadini.
Mi sorge un dubbio a questo punto, non è forse che la passata Giunta ha fatto talmente tante e tali cose da non riuscire da parte vostra a trovare un punto di partenza, perché vi trovate spiazzati davanti a tanto lavoro prodotto dalla passata amministrazione? Vi diventa sicuramente difficile cominciare e allora che cosa si fa? Si critica perché in un ufficio non si è trovata la biro oppure un foglio di carta. Ma se ce lo avete un programma, magari brutto, magari ricco di intenti come lei poco fa ha letto provateci, partite da lì.
Un'altra notizia che è apparsa sui giornali e di cui poco fa il collega Tiozzo ha tracciato è la questione del Baby MOSE sul canale Vena. La voglio citare perché l’ho vissuta sulla mia pelle, sulle mie spalle. Vorrei conoscere anche il suo parere signor Sindaco, ovviamente quando sarà il momento, su questa presa di posizione, anche perché la questione non è certo di poco conto. A mio avviso qualcuno non si rende conto del dramma dell’acqua alta, ma soprattutto del danno che provoca al tessuto immobiliare della nostra città, tanto decantata, e a tutte le categorie economiche del centro storico. Parlatene magari con i commercianti. Parlarne in questo momento e in questi giorni è un po' ridicolo e un po' comico. Parlatene invece con i commercianti quando per giorni le loro attività sono sott’acqua, quando magari vegliano la notte, perché non sanno se mettere o meno la paratia. Quando comunque nonostante la paratia dentro i loro negozi hanno decine e decine di centimetri di acqua. Provate a chiedere loro il mancato guadagno giornaliero dei loro prodotti o comunque i prodotti da buttare a causa dell’acqua alta o comunque perché deperibili e quindi non venduti in quel giorno.
Ma a proposito di commercianti noto con molto stupore di non avere sentito una presa di posizione dei loro massimi esponenti su questo tema. Perché questo? Perché, ripeto, sempre a mio tempo sulla questione, i rappresentanti sul sottoscritto facevano pressione e chiedevano: me l’ente comune dove è? O forse il problema dell’acqua alta è già superato perché avete dalla vostra anche Giove pluvio? O perché tra le fila della Giunta siede un rappresentante di spicco del Settore?
Questo è giusto che si sappia in maniera tale da tranquillizzare tutti gli operatori del commercio. Mi chiedo però perché tanta trepidazione a quel tempo, in quei momenti passati e comunque non dimenticati.
Certo non sarebbe stato sbagliato se all’interno di questa Giunta comunque ci fosse un rappresentante anche delle altre categorie economiche, la pesca, la agricoltura, l’artigianato, il turismo. A meno che non avessero al loro interno rappresentanti tali per cui un loro delegato potesse essere rappresentativo di questa Giunta.
Ma viene forse da pensare, da pensare male che sia una caparra, - sul perché una caparra ci ritorno dopo -, perché vorrei ora fare una piccola riflessione di tipo numerico e di distribuzione e su questo voglio essere ben chiaro, voglio essere compreso nel modo giusto. Non voglio in nessun modo che quanto andrò ad esporre venga capito male da qualcuno, perché io tenti di colpire la personalità e le capacità professionali di qualcuno. Trovo sbagliato, lo trovo un grosso errore che siano stati ceduti, assegnati, alcuni incarichi importanti come l’edilizia privata e come i lavori pubblici a dei soggetti che incontreranno personalmente delle difficoltà.
Nulla da obiettare su professionalità e capacità morale dei soggetti, ma sicuramente una difficoltà da parte loro nel doversi tutelare anche da una forma psicologica nei rapporti interni ed esterni e perché no, anche da una serie di incompatibilità derivanti proprio dal loro agire. E che dire del settore delle attività produttive? L’artigianato pesca e commercio smembrato in tre parti. Tre interlocutori. Alla faccia della concertazione da lei denunciata poco fa. Sarà tutto più difficile perché ognuno dovrà operare indipendentemente quando invece l’interrelazione tra questi settori, come l’artigianato e il commercio per esempio, sono fondamentali, sono importantissimi.
Qui ritorno alla famosa caparra, probabilmente perché il fatto che il settore del commercio, signor Sindaco, sia di nuovo di sua competenza, probabilmente più avanti sarà da lei ceduta in quota di saldo a chi detiene per ora e da ora un settore per così dire di supplenza.
È stato già detto, ma lo voglio ripetere anch’io, voglio essere rafforzativo, che non tutto è da buttare perché sono un masochista, un autolesionista si opporrebbe ad una riduzione della TIA e il contributo è stato dimenticato anche ai pendolari, TIA, ICI e contributo ai pendolari.
Siete anche fortunati forse, il Governo di centrosinistra probabilmente vi sta dando una mano su questo, aspettiamo, tanto prima e sicuramente da parte nostra non ci sarà obiezione, tutto il resto però deve rimanere intatto, non un centesimo in più per quanto riguarda i servizi a domanda individuale e tanto meno giocare di rimbalzo per quanto riguarda l’applicazione dell’addizionale IRPEF comunale, che noi non abbiamo mai applicato e questo i cittadini lo dovrebbero sapere.
Vi ricordo che noi siamo stati uno dei pochissimi comuni a livello nazionale a non avere mai applicato questo balzello. E su questo nutro delle serie preoccupazioni e non dica poi, ripeto, non si dica che la cosa non si può fare per colpa di Prodi, del Governo ladro, della comunità europea, della congiuntura economica sfavorevole e dell’articolazione astrale ostile.
Avete promesso riduzione della TIA, riduzione dell’ICI e contributo ai pendolari. Gli impegni, anzi le promesse vanno mantenute.
Non posso nascondere ... voci fuori microfono ... che il pensiero e la meditazione va verso chi non molte stagioni fa sedeva con me al mio fianco a gestire insieme un’avventura diversa. Certo le cose nella vita cambiano e qualcuno disse che solo uno sciocco nella vita non cambia idea. Ma un conto è cambiare la propria idea e un conto è cambiare le proprie convinzioni. Magari per opportunismo, rinnegando le proprie ragioni e la propria storia. Allora mi torna di attualità una frase che disse tantissimi anni fa, nel 913, Don Sturzo, quando disse: “È chiaro, la gente, tutta la gente, va appresso al vincitore, lasciamo che vada…”. Tolgo un aggettivo che è un po' pesante e ne aggiungo uno io di personale, “…ma è sciocco chi convinto della bontà delle proprie idee, abbandoni il campo per debolezza o per mancanza di fiducia…”
Saremo attenti, rimarremo desti, questo lo sto dicendo io, sulle promesse che sono state fatte alla città e ai cittadini e pronti a denunciare tutte le incongruenze e tutte le incapacità.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Cediamo la parola a Donin Renzo.
CONSIGLIERE DONIN RENZO:
Signor Presidente, io rappresento la Lista Civica Amici di Chioggia ’83, che nella tornata elettorale ha sfiorato un 6%, è stata una novità elettorale per la cittadinanza e per una cittadina come Chioggia. Però noi facciamo parte di una coalizione che ha portato ben 21% con gli amici della Lega e con altre quattro liste civiche. Però questa sera la Lega siede nel tavolo con tre Assessori, quattro Consiglieri e in più avrà anche qualche altro ruolo di sottogoverno, qualche ente collaterale. Noi vogliamo continuare quel progetto che abbiamo fatto con la Lega, perché abbiamo sottoscritto un programma insieme alla Lega e abbiamo portato avanti a dei cittadini dei punti programmatici che voglio anche ricordare e che sono molto importanti.
Perciò noi avevamo detto che l’agglomerato dei Saloni doveva essere revocato immediatamente; abbiamo detto che il cimitero di Sottomarina, Viale Mediterraneo doveva sparire; il blocco del baby MOSE; il blocco dei lavori del Perottolo. Poi abbiamo lo slogan meraviglioso che sicuramente ha portato molti voti “più Todaro e meno ICI”. Poi il Sindaco Todaro è stato molto bravo nello specificare come raccoglieva questi fondi per tagliare subito immediatamente questa ICI.
Perciò io sono qui per dire che voterò tutti i provvedimenti che la Lega ha portato in campagna elettorale e per i quali io sono stato consapevole con loro. Perciò io sono pronto a fare questo. Il tempo è infinito, non vi dovete fare imbrigliare nelle scuse amministrative che questa Giunta vi vorrà togliere. Noi vi pungoleremo, Malaspina e Todaro, saremo sempre presenti nello spingere a portare avanti questi punti.
Poi voglio dire un'altra cosa, noi della Lista civica Amici di Chioggia ’83 non abbiamo scelto uno schieramento, non siamo andati a sinistra, anche perché la nostra situazione, come siamo nati, non ce lo consente. Noi abbiamo scelto una persona, dopo che è scemata la leadership di Sandro Todaro noi abbiamo scelto la persona, l’amico Lucio Tiozzo, non abbiamo nessun pentimento, non arretriamo di un millimetro. Lucio Tiozzo per noi era la persona ideale che poteva portare fuori dal quadro in questo periodo.
Purtroppo è andata in questa maniera. Sono sicuro che anche Lucio Tiozzo, come ha detto poc’anzi, parteciperà, aiuterà questa città, persona intelligente che ama la sua città, che ama la nostra città. Io auguro un buon lavoro, io spero che la Lega mantenga quello spirito combattivo, politico e leale che ha dimostrato fino adesso e io lo appoggerò. Buon lavoro, grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Comparato Andrea.
CONSIGLIERE COMPARATO ANDREA:
Cercherò di essere sintetico al massimo, come raccomanda l’amico Zemello. Mi ha sollecitato prima il Consigliere di opposizione Lucio Tiozzo per alcuni punti, per altri punti credo che sia opportuno che risponda il Sindaco o qualcuno più addentro ai fatti prima accennati. Per quanto riguarda l’assenza della rappresentanza femminile, credo che dobbiamo fare un mea culpa sia noi della maggioranza, che voi dell’opposizione. Perché, caro collega, è un po' facile, quando la campagna elettorale è quasi finita, proporre le donne, il voto alle donne, ecc.
Credo che lo sbaglio, faccio il mea culpa anche da parte nostra, sarebbe stato opportuno cercare di coinvolgerle molto prima. Quindi credo che in questi cinque anni, ma ben prima dei cinque anni, dovremmo tutti noi operare affinché le donne, che a mio avviso non sono il sesso debole, anzi sono il sesso forte perché si diplomano prima di noi, si laureano prima di noi, hanno voti più alti, lavorano, hanno famiglia e fanno tutto meglio di noi uomini e però in qualche modo le abbiamo estraniate da questo Consiglio comunale, questa è la realtà. Questa è una colpa di tutti noi, non è di una parte o dell’alta parte. Credo che il Sindaco Romano non abbia finito di dare un degna di rappresentanza. Certamente, purtroppo, dopo le leggi della democrazia, dei voti, delle preferenze sono andate come sono andate. Mi permetto un piccolissimo appunto personale sui costi aggiuntivi, anche io magari qualche perplessità sul discorso di avere una Giunta con dieci Assessori magari in un certo contesto la posso avere.
Però ricordo benissimo più volte esponenti della vecchia maggioranza che dicevano che Chioggia è una città importante e quindi ha bisogno di tanta attenzione in più settori. Quindi lasciate la Giunta lavorare, diamo un po' si tempo, poco perché dobbiamo tutti noi sollecitare per fare il più possibile, però lasciamo queste persone cominciare ad entrare nella realtà dei problemi della città e cercare di prendere in mano la situazione.
Prima, sempre il Consigliere dell’opposizione, diceva: misurarsi in termini nuovi. Io auspico che questa nuova Amministrazione composta sia dalla maggioranza che dall’opposizione, non inneschi più quel clima di polemiche, che si è sempre susseguito in questi cinque anni, dove c’era un continuo, il vecchi Sindaco Guarnieri non me ne voglia, non lo dico assolutamente per polemica, ma per volere ricordare i fatti, c’era un continuo polemizzare su “questo è colpa della Regione”, “Questo è colpa del Governo”, a seconda se c’era Berlusconi o c’era qualcun altro.
Io credo che dovremo tutti insieme lavorare, cercare di risolvere i problemi della città e in tempi non sospetti, ricordo benissimo il collega Nicola Pecchie, allora Consigliere come me nei banchi dell’opposizione e oggi ben meritatamente è Assessore nella nuova maggioranza, aveva proposto una Commissione per cercare di utilizzare tutti i nostri rappresentanti a livello provinciale, a livello regionale e a livello nazionale per fare lobbies e cercare il modo di portare a casa i risultati per la nostra città.
Credo che dovremmo interrompere quel circolo vizioso di continue polemiche, problemi con questo e con quell’altro, cercare tutti insieme, noi della maggioranza a voi dell’opposizione ricordiamo che in questo momento c’è un Governo di centrosinistra, quindi possiamo usare i nostri rappresentanti che abbiamo sia in Regione e anche a Roma.
Devo dare una piccola dichiarazione, chiedo il permesso di uscire un attimo da tema dell’ordine del giorno, sapete che ho fatto giorni addietro una dichiarazione, penso che tutti la conoscano.
Volevo dire che in questi giorni ho dovuto molto pensare alla mia situazione, alla situazione del rapporto con il mio partito e altre cose e devo dire che innanzitutto il mio elettorato, le persone che mi hanno sostenuto mi hanno chiesto di non lasciare il partito che rappresento.
Tutte le persone che mi conoscono sanno che sono, scusate se mi faccio i complimenti da solo, la persona più attaccata alla bandiera, sto parlando della bandiera del partito di Forza Italia e la persona più berlusconiana che ci sia, con tutti i limiti che possa avere l’ex Presidente del Consiglio. Per tutti questi motivi, ma anche per il fatto che la mia stima al nostro Sindaco Romano non è mai venuta meno, anche se la dichiarazione aveva dei distinguo, non ho mai pensato di non votare per il nostro Sindaco e senz'altro credo che non me ne pentirò.
Per quanto riguarda i motivi di cui avevo dato comunicazione, non sono venuti meno. Quindi io continuo a rimanere nel partito di Forza Italia, opererò perché certe scelte che non condivido assolutamente e non le condivide la base, non le condivide l’opinione pubblica di Chioggia, cercherò di fare in modo di operare sempre nell’interesse della città, in modo tale che questa situazione attuale, che considero non ottimale sia per la nostra maggioranza e per il nostro partito, non venga a perpetuarsi. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Consigliere Comparato e passo la parola a Dario Fornaro.
CONSIGLIO DARIO FORNARO:
Signor Presidente, signor Sindaco e colleghi Consiglieri, sono passati quindici anni da quando sono uscito da questa sala che era formata ancora con i banchi vecchi. Come allora, dico oggi che sarò molto succinto perché a me piace la sintesi, mi piace operare, concretizzare, sviluppare e rendere efficace quello su cui di solito mi impegno.
Dopo la relazione del compagno Lucio Tiozzo mi è un po' difficile parlare perché Lucio è stato così bravo e così attento e ha toccato tutti i tasti, che io probabilmente non ho questa possibilità perché dopo 15 anni dovete capire che si perde l’abitudini di parlare in Consiglio.
Comunque con quella di oggi inizia la nuova legislatura e il nuovo Consiglio comunale di Chioggia sarà chiamato ad affrontare questioni importanti per il futuro della nostra città. Il confronto in questo rinnovato Consiglio comunale dovrà essere connotato da un rapporto chiaro e trasparente tra opposizione e maggioranza. I socialisti in particolare si apprestano a svolgere un ruolo di opposizione costruttiva, non ideologica, fondata sui fatti e sulle esigenze dei nostri concittadini. Quelle stesse esigenze che sono emerse in occasione della campagna elettorale e che noi socialisti abbiamo cercato di evidenziare privilegiando i temi della casa, della viabilità e trasporti dei servizi sociali di giovani, della lotta la caro vita e del lavoro.
Questi temi noi li valuteremo senza fare sconti, saremo molto attenti al lavoro della Giunta.
In Consiglio comunale noi socialisti saremo una voce autonoma all’interno del centrosinistra, coniugando la difesa dei valori, della laicità e dei diritti civili per i principi della giustizia sociale. Lavoreremo sempre per la coesione del centrosinistra, riconoscendo a Tiozzo Lucio un naturale ruolo di portavoce delle istanze complessive della nostra coalizione.
Diciamo grazie a Lucio Tiozzo per la campagna straordinaria che ha dovuto fare da solo senza nessun apporto a livello regionale o nazionale come invece avete avuto voi in questi apporti.
Nel Consiglio comunale lavoreremo anche per la costituente socialista intensificando i rapporti con le forze politiche autenticamente riformiste e socialiste. Cercheremo di dialogare con tutti senza paraocchi, riconoscendo a chi ha avuto la maggioranza di voti, l’onere delle responsabilità di Governo, ma altresì sottolineeremo il ruolo di controllo della attività della Giunta che ha affidato alla minoranza oppure all’opposizione.
Il centrosinistra si ritrova all’opposizione perché forse non ha compreso che Chioggia in questi anni era cambiata e che le nuove sfide non potevano essere affrontate con le vecchie ricette e quella continuità amministrativa. Ora la coalizione di cui noi siamo parte integrante deve dare vita a momenti di discontinuità, sapendo così accettare la sfida del centrodestra dobbiamo sapere rappresentare i bisogni della città e mettere al centro della nostra attenzione i cittadini, stipulando con loro un vero e proprio patto di sviluppo della crescita.
Noi socialisti intendiamo concorrere con le nostre idee e valori a costruire un’opposizione che si candida da subito ad essere una credibile alternativa al Governo. Attendiamo pertanto la Giunta e la sua maggioranza al varco, verificando con puntualità l’attuazione del vostro programma e denunceremo all’opinione pubblica le vostre inadempienze e ritardi che pensiamo saranno numerosi, perché un conto è promettere la luna in campagna elettorale e un'altra e svolgere con responsabilità, senza demagogia e populismo il ruolo di governo.
Già in questi primi giorni di amministrazione si intravedono le prime crepe in casa vostra, evidenziate dall’autorevole collega Consigliere, che è uscito dal gruppo di Forza Italia denunciando la mancanza di quella svolta, così a lungo sbandierata in campagna elettorale.
Un’ultima considerazione al ruolo del Consiglio comunale, più questo ultimo sarà autorevole e messo nelle condizioni di lavorare e tanto più se ne avvantaggerà il rapporto tra le forze politiche e la stessa Giunta. Per quanto ci riguarda lavoreremo per sottolineare la centralità del Consiglio comunale, denunceremo tutti i tentativi che la Giunta eventuale dovesse fare per confondere i ruoli, sicuri che a difesa del Consiglio troveremo al nostro fianco anche i gruppi di maggioranza.
Signor Sindaco le chiederei una preghiera per una categoria che purtroppo da dieci anni seguo, senza potere essere mai intervenuto, cioè per la pesca gli amici caparossolanti. Vorrei che lei signor Sindaco attuasse una tavola di concertazione per questo problema annoso e difficile che ci crea tanti problemi con i pescatori.
La inviterei ad invitare la Regione, la Provincia, il Magistrato alle Acque, la ASL, lei stesso e i Capigruppo per vedere se riusciamo una volta per tutte a risolvere questo annoso problema. Mi fermo perché dovrei parlare del turismo, della tratta ferroviaria. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Consigliere Fornaro per il suo intervento e vorrei precisare a chi sta ad ascoltare, che il Consigliere Andrea Comparato prima nella sua dichiarazione ha confermato di essere fermamente legato e fortemente legato al partito di Forza Italia e che le sue esternazioni dal punto di vista dei media sono relative esclusivamente a comportamenti che ritiene di censurare nell’ambito dell’organizzazione del partito. Questo per un chiarimento nei confronti di chi sta ascoltandoci. Vorrei che intervenisse Dolfin Marco.
CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:
Porto come Capogruppo della Lega Nord il saluto del gruppo consiliare del partito, rappresentato dal sottoscritto Dolfin Marco, Marangon Sandro e Gorini Marcello. Saluti al signor Sindaco, al Presidente del Consiglio comunale, alla Giunta e a tutti i Consiglieri e a tutti i cittadini presenti in questa aula. Ringraziamo tutti i cittadini che ci hanno sostenuto e hanno reso possibile questo grande e grosso risultato elettorale. Garantiamo il nostro impegno per essere degni della fiducia accordataci. Noi della Lega manterremo fede al programma presentato in campagna elettorale e condiviso nella fase di apparentamento con tutta la Casa delle Libertà.
Proprio durante questa fase dell’apparentamento, dell’elezione a Sindaco di Tiozzo Romano, la Lega Nord ha mostrato la propria forza, fedeltà e lealtà dimostrando di essere presente e integrata nella realtà della gente. Dimostrando, ancora una volta, di mantenere intatto e compatto il proprio elettorato. Non solo, ma possiamo tranquillamente affermare che al ballottaggio la Lega Nord ha raddoppiato i propri consensi. Saremo perciò sentinella inflessibile a tutela di valori fondanti della nostra gente e del nostro popolo padano.
Siamo stati assenti per cinque anni dal Consiglio comunale riuscendo comunque ad essere considerati l'unica vera opposizione della città. Oggi rientriamo numerosi, tanto che siamo il secondo gruppo di maggioranza e il terzo partito della città. Finalmente respiriamo una ventata di aria fresca in questo Consiglio comunale.
Alle accuse del Consigliere Guarnieri che definisce la Giunta troppo leghista, troppo spostata verso la Lega, noi rispondiamo che siamo fortemente orgogliosi, perché dove e quando la Lega governa ha ampiamente dimostrato con i risultati di sapere governare bene, tutelare la propria gente, avere rispetto del patrimonio pubblico e specialmente delle casse comunali che oggi purtroppo sono vuote.
Facciamo notare inoltre che i Sindaci della Lega Nord, dopo il secondo mandato, quando si sono candidati al Consiglio comunale hanno ottenuto migliaia, migliaia di voti. Non ci sembra che i suoi risultati Consigliere Guarnieri siano stati altrettanto eclatanti.
Per finire, la Lega Nord oggi entra in questo Consiglio comunale con il preciso obiettivo di portare alla realizzazione il programma elettorale, illustrato ai cittadini durante la campagna elettorale. Non sarà certamente la Lega Nord ad ostacolare eventuali rapporti con la parte sana dell’opposizione. Saranno valutate di volta in volta le loro proposte se queste saranno utili alla città. Saremo altrettanto pronti e duri a combattere tutte le falsità, gli interessi personali da qualunque parte arrivino in questo Consiglio comunale.
Signor Sindaco la Lega Nord nell’augurarle buon lavoro le garantirà fedeltà e massima correttezza, come da nostro stile, chiedendo in cambio da parte sua la massima lealtà e trasparenza verso la cittadinanza che con tanto affetto le ha dato consenso.
Volendo rispondere ai Consiglieri di opposizione la svolta la si vede già dai volti dei Consiglieri presenti nei banchi della maggioranza rispetto ai volti della parte opposta. Accettiamo ogni consiglio utile a lavorare in modo proficuo, ma non accettiamo richiami alle regole dalle forze politiche che negli ultimi dieci anni non hanno conosciuto nessun tipo di regola per il rispetto della opposizione ed uno dei motivi per cui abbiamo vinto è stato proprio dal modo, quasi despota, con cui è stato gestito il potere negli ultimi tempi.
Per lavorare insieme è necessario che le cause della sconfitta vengano cercate dentro di voi e non fuori e dovete mettere da parte la delusione per potere costruire insieme un nuovo modo di fare politica. Viva Chioggia, viva il Veneto, viva la Lega Nord, viva la Padania.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Consigliere Dolfin e passo la parola a Casson Giuseppe.
CONSIGLIERE CASSON GIUSEPPE:
Esordisco innanzitutto facendo una richieste che è poco politica, ma molto fisica, c’è un caldo bestiale, le prossime volte sarebbe necessario modificare l’aria condizionata. È stata una compagna elettorale molto accesa, molto dura, a tratti cattiva, come non si vedeva da moltissimi anni a questa parte, con riferimento ad epoche nelle quali gli scontri trovavano origine in contrapposizione di tipo ideologico ed in quanto tali di difficilissima composizione. Ma in campagna elettorale che è finita, che è conclusa e ha sancito in modo inequivocabile quali sono stati i vincitori e quali i vinti, qual è il progetto di città che è stato premiato dagli elettori e quale il progetto che al contrario non è stato ritenuto valido e credibile.
Deve finire quindi il tempo delle ansie di rivincita, delle polemiche fine a se stesse, delle invettive, degli slogan privi spesso di contenuti. È giusto che finiscano anche le feste per chi ha vinto perché è giunto il tempo di dare risposte forti ai cittadini che chiedono che i tanti problemi che affliggono la nostra città vengano affrontati e risolti, evitando da parte di tutti una litigiosità senza fine e senza prospettiva, che nessun contributo porta alla soluzione dei problemi stessi.
Quindi è il tempo di lavorare e di rimboccarsi le maniche. È giunto il tempo di fare uscire Chioggia dall’isolamento che l’ha sempre caratterizzata, isolamento del quale parlavi anche tu, Romano, e che è stato senz'altro politico, indubbiamente politico e che ha visto la città incapace di stabilire relazioni virtuose, feconde, positive con gli enti sovraccomunali. Isolamento che è oggi più che mai fisico, Chioggia è isolata, è lontana, è difficilmente raggiungibile. È meta desiderata dai turisti, amata dai turisti, ma quanta fatica per raggiungerla.
Ecco signor Sindaco credo che lei, in questi pochi giorni, abbia dato un’importante dimostrazione di quanto, attraverso la fine dell’isolamento politico, sia possibile intraprendere un percorso che consenta di mettere fine anche all’isolamento fisico della città di Chioggia. Avere dato soluzioni in pochi giorni al drammatico problema della chiusura della strada dell’Arzarone, che rendeva la città semi isolata, nel pieno della stagione turistica, credo che sia stato frutto del peso politico, e non solo fisico, se mi consente, che lei sul piano personale già garantisce nelle relazioni con gli enti sovraccomunali. Con quegli enti che in un contesto di sempre più marcata globalizzazione politica hanno rilievo decisivo in molte delle nostre vicende e situazioni locali.
Ma una cosa, pure importantissima, è la riapertura di una strada, altra è la creazione di infrastrutture stradali e ferroviarie, penso alla Romea commerciale e alla linea ferroviaria che colleghi Chioggia con Padova e Venezia, delle quali ha parlato molto bene Lucio Tiozzo e rispetto al quale ha manifestato la sua piena disponibilità al dialogo e alla collaborazione, che ci consentano in via definitiva di uscire dall’isolamento del quale si è detto.
Avanti quindi con una città più facile da raggiungere per i turisti e più accogliente, bella e vivibile per gli stessi e per i residenti. È quello che ci chiedono i nostri cittadini che sono stati assillati in campagna elettorale e che ora chiedono risposte concrete ai tanti problemi che affliggono la città. Penso, per fare un esempio, alla nodale questione dei parcheggi, tema presente durante tutto l’anno e che esplode in tutta la sua consistenza e drammaticità nel corso della stagione turistica. Andranno allora realizzati al più presto parcheggi sia a Chioggia che a Sottomarina. Parcheggi che consentiranno a Chioggia, per esempio, di valorizzare il centro storico come merita, quale salotto e biglietto da visita per l’intera città, liberandolo dalle macchine che ne nascondono la bellezza. Sarà così possibile, così come è successo in molte altre città, valorizzare i negozi del centro storico come e vero proprio centro commerciale e naturale, il centro commerciale credo tra i più belli e artistici che si possano immaginare.
È doveroso che la nuova Amministrazione si preoccupi di pensare ad una migliore razionalizzazione dei lavori pubblici, che rendano più certi i tempi di esecuzione e i correlativi disagi per i cittadini, evirandosi aperture indiscriminate di cantieri qua e là. Così come è successo negli ultimi anni con il risultato sotto gli occhi di tutti. Sarà una amministrazione che darà importanza decisiva al sociale, si dimostrerà a riguardo che il sociale non è prerogativa di una sola parte politica, ma troverà risposte adeguate, compiute, articolate e serie da parte di questa Amministrazione.
Ne è garanzia assoluta per sensibilità sul piano personale la competenza che deriva dalla formazione ricevuta, l’Assessore al Sociale Riccardo Rossi, che sono certo saprà continuare l’opera egregiamente svolta da Gianni Grasso nei numerosi anni nei quali egli ha guidato l’Assessorato al sociale. Primaria attenzione a riguardo andrà riservata alla famiglia in tutti i suoi componenti, in particolare di quelli che necessitano di maggiori tutele, minori, anziani e diversamente abili.
Ancora, per toccare in velocità alcuni dei temi più scottanti che la nuova Amministrazione dovrà affrontare, si dovrà puntare con decisione alla semplificazione amministrativa, della quale tu Romano hai parlato anche prima in modo molto importante. Obiettivo che va raggiunto al più presto in quanto primo, vero e grande aiuto che va dato alle imprese e ai cittadini. Quindi risposte della macchina comunale più rapide, più certe, procedure più snelle ed efficaci.
Ecco, caro Sindaco, sono questi i temi, tra gli altri, sui quali dovrai e dovremmo dare una svolta, come hai promesso alla città. Personalmente sento tutto il peso della responsabilità che ne deriva, ma sono al contempo animato da una grande entusiasmo, quello che prelude alle stagioni nuove. Sappi per altro che non verrò mai meno alla mia, e alla nostra come Lista Civica, funzione di pungolo. Non mancherà e non mancheremo di sottolineare inerzie ed errori laddove questi vi fossero. Sono convintissimo e certissimo, per altro, che lei e la sua Giunta saprete mantenere le promesse di condurre Chioggia verso la svolta. Allora in quella direzione buon lavoro.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio l’avvocato Casson, passo la parola al dottor Guarnieri.
CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Signor Presidente e signor Sindaco, cari Consiglieri, è una giornata di festa, si celebra il trionfo della democrazia, si cerca, per quanto possibile, di non scendere nelle polemiche, si cerca di non trascinare all’oggi le eccessive polemiche, gli insulti e i dileggi, che, ahimè, ci sono stati durante la campagna elettorale. Concordo con quello che diceva poco fa l’amico e Consigliere Giuseppe Casson. Quindi la vis polemica e l’enfasi dell’opposizione io direi che noi tutti faremo meglio a tenerle fuori da questa aula, se veramente, come tutti dicono, vogliamo lavorare per il bene della città. Per questo voglio ringraziate tutti colori i quali sono andati a votare, quelli che hanno votato per il centrodestra e quelli che hanno votato per il centro sinistra, è stata data una prova di grande democrazia e di grande partecipazione. Certo ci sono degli elementi di discussione, la non presenza delle donne in particolare. Mai, come in questa campagna elettorale, si è parlato delle donne e le donne non sono entrate in Consiglio comunale, che a me fa pensare tante cose.
Comunque si è consumato sino in fondo, al di là delle polemiche e tutto il resto, un qualche cosa, non è il momento delle riflessioni, del perché qualcuno ha vinto e perché qualcuno ha perso. Questo è oggetto per chi ha tempo e voglia, ma sicuramente noi ce l’abbiamo, di fare le nostre riflessioni. È il momento già da questa sera, come mi pare di avere capito dagli interventi, anche di dire alcune cose, di scendere nei particolari.
È naturale che la possibilità che noi abbiamo qui e fuori di qui di fare il nostro mestiere, maggioranza o opposizione che siamo, è un consolidato previsto dallo Statuto e dalle leggi, che noi abbiamo il dovere, non l’opzione, ma il dovere di andare a cercare di capire, non che cosa è successo in campagna elettorale, anche se oggetto di discussione, ma che cosa possiamo fare per tentare di fare delle scelte che siano coerenti, che siano delle scelte sensate, che siano delle scelte che servono, che non siano contraddittorie a leggi o a norme, che diano al cittadino, come è stato ripetuto anche questa sera dallo stesso Sindaco, di grande trasparenza da parte di tutti coloro i quali sono gli attori, sia in questo Consiglio comunale, ma ancora più nell’organo di Governo.
È per questo allora che quando si sollevano delle questioni non c’è bisogno di inalberarsi, di alterarsi. Se qualcuno dice: Sindaco ha verificato bene se i componenti della sua Giunta o per obbligo di legge incompatibili o per opportunità incompatibili, glielo dico non perché vogliamo buttare, come si dice a Chioggia “balla alta”, ma perché la invito a verificarle bene queste cose.
Se l’Assessore Todaro, lo prendo per esempio, ma non me ne voglia, ha due contenziosi con l’Amministrazione comunale, non è che domani mattina abbiamo il Vice Sindaco che sta lì e prende delle decisioni insieme alla Giunta collegialmente e poi se ne esce dalla porta e va alla Cittadella di giustizia, perché ha un processo impiantato tra la Amministrazione comunale ed egli stesso. Si verificherebbe una situazione kafkiana. Ma ancora di più, signor Sindaco, verifichi un'altra cosa, cioè domani mattina un soggetto qualsiasi si sente, da parte di una delibera della sua Giunta, leso nel proprio interesse, solleva la questione della compatibilità di un Assessore, di due Assessori, quello che è, rispetto alla possibilità di avere votato un provvedimento qualsiasi, guardi Sindaco che vengono annullate tutte le deliberazioni in cui il Vice Sindaco, o qualsiasi altro, si sia trovato in una posizione di incompatibilità verrebbero annullate tutte le deliberazioni.
Quindi lo sto dicendo non perché sto facendo polemica con il dottor Todaro, ma perché dico verifichiamo, cerchiamo di capire tutti insieme se c’è una possibilità di questo rischio. Se poi il geometra Convento ai Lavori Pubblici è incompatibile ecc.; se l’amico Architetto Perini, che stimo tantissimo, possa essere incompatibile ecc., questo non lo dico io, sarebbe anche una forma di garanzia, un tecnico non può stare all’Urbanistica, un tecnico non può stare a fare pianificazioni, a cercare di capire se questa area la mettiamo edificabile oppure no, o sì o no, ma non perché lui o loro abbiano interessi personali in questa cosa, io non ci penso nemmeno, anzi sono persone di specchiata onestà, ma al cittadino dobbiamo dare anche l’idea e la certezza che non c’è nessuna possibilità di commistione tra chi è un tecnico che deve stare in quel posto lì e il lavoro che fa, questo mi pare il minimo, c’è qualche cosa scritto anche nella legge da questo punto di vista.
Per ora le lascio a lei queste riflessioni.
Come mi pare di potere dire che anche l’Assessore al marketing, la signora Marangon, la quale mi dispiace che reagisca in questa maniera stizzosa sul giornale, se io faccio delle obiezioni e dico, guardi Assessore che lei è direttore di una associazione di sindacato che gestisce interessi privati, lei non è rappresentante di una bocciofila, lei è il direttore della Associazione Commercianti. Me lo vuole dire o non me lo vuole dire se domani mattina io artigiano, io agricoltore, io che sono del settore turismo, io che sono di qualsiasi altra cosa, lei sta in una Giunta che prende una decisione che favorisce i commercianti, posso o non posso pensare che lei ha lavorato in quella Giunta per favorire chi lei deve difendere nel suo settore? O sono un pazzo scatenato? Ma almeno su questo riflettete, su questo pensateci! Cioè dire che sono arrabbiato e poi mi passa mi pare un cattivo mestiere che fa nei suoi confronti, del suo ruolo o, perlomeno, la vedo una scelta che va in contrapposizione rispetto ai dieci anni che abbiamo trascorso insieme, quando entrava dalla porta tutta scodinzolante e si sedeva davanti alla mia poltrona. Cioè cerchi almeno di essere coerente con il passato, con tutto il rispetto che ho per il suo ruolo.
È stato detto stasera da tanti, io non voglio parlare di svolta, inversione a U, autostrada, ecc., io dico che avete un grosso problema evidente, avete impostato una campagna elettorale su un impianto di promesse veramente mastodontico, mai nel corso della storia si sono sentite promesse elettorali di questa enormità. Non dico che non le mantenete, dico che ne avete fatte tante, tantissime. Eliminiamo l’ICI, via mezza TIA, i contributi di qua, fermiamo il baby MOSE, eliminiamo la pista ciclabile, visto che ho preso una denuncia alla Procura delle Repubblica del geometra Convento, io direi che a questo punto vorrei vedere se tirano via la pista ciclabile.
Gli Assessori mi pare di capire, Presidente, se ricordo bene, non possono partecipare alla discussione di Consiglio se non interpellati direttamente nell’ambito della discussione, delle interrogazioni e delle interpellanze.
Avete promesso di togliere l’isola pedonale, siete andati da quelli che vendono il pesce e avete detto che togliete l’isola pedonale, vediamo se togliete l’isola pedonale. Avete promesso di aiutare i poveri, poveri lo dico anche io naturalmente, 7000 operai, impiegati, ecc., che vanno e vengono da Venezia tutti i giorni, una contributo per l’abbonamento, vediamo se lo farete. Avevate detto che il PRG fa schifo, mi risulta che lo porterete entro i 90 giorni previsti per l’adeguamento, adesso ho sentito che faremo quello che la norma adesso ci consente di fare. Forse lei non sa che quella norma, che è prevista dalla nuova Legge Regionale, l’abbiamo già avviata noi con l’Assessore Roberto Bisto con i PAT. Non avete inventato nulla.
Avete detto, signor Sindaco, e lo ha ripetuto adesso, che la sanità è prioritaria, cioè l’ospedale è prioritario. Io non so cosa intenda lei per prioritario. Se si riferisce ai 10 milioni di euro che questa Amministrazione ha dato per l’ospedale, prioritario sicuramente lo è per noi. Se si riferisce ai 10 milioni di euro che sono promessi da quattro anni signor Sindaco, da tutti gli Assessori che sono venuti, aspettiamo di vedere se arrivano. La prego di ricordare, come probabilmente lei sa, che un conto è la spesa per gli investimenti e un conto è avere i soldi per fare funzionare le macchine, fare i reparti ecc., quello è destinato dalle quote pro capite, che sono anni.
È vero, come avete sostenuto in campagna elettorale e questa sera, avevamo rapporti difficili con la Regione, però è anche vero che le istanze e i rapporti con gli Assessori regionali, le posso garantire che li avevamo anche noi. Ma la quota pro capite che serve per fare funzionare l’ospedale, per comperare il materiale, per pagare i medici, per fare il turn-over, prendere gli operatori sanitari, quella lì è ferma da lungo tempo. Siamo una delle realtà della USL con la quota pro capite più bassa. Dare soldi non serve a niente e poi, mi scusi, lei parla di ospedale, io le vorrei ricordare che la spesa sanitaria oggi prevede che il 51% vada per il territorio e non per l’ospedale cioè non c’è più quella visione ospedale centrica. E poi mi scusi un'altra volta, a forza di parlare di sanità si è dimenticato addirittura di darla la delega alla sanità. Mi vuole dire chi ha la delega alla sanità? Io non l’ho sentita. È tanto importante la sanità, non ho sentito chi ha delega sanità. Abbiamo un bravo medico qua, potevate almeno dire: dott. Mancini, senti vieni tu. Non avete nemmeno un portantino, almeno uno che sappia distinguere la siringa da un clistere? Non ne capite proprio niente voi si sanità, visto che è centrale la sanità.
Allora dico, non è per volere fare per forza, cioè se qualcuno pensa che abbiamo detto delle sciocchezze questa sera ditecelo, va bene abbiamo detto delle sciocchezze. Posso anche essere d'accordo con il Consigliere Giuseppe Casson, il quale dice che il Sindaco è stato bravo a riaprire la strada dell’Arzerone che qualcuno nel periodo elettorale ha pensato bene di chiudere. Benissimo, bravo e bene. Poi immediatamente dopo….
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Sarebbe opportuno attenersi, non dialogare, il Regolamento lo conosci meglio di me.
CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Sì Presidente, io vorrei ricordarle ameno due cose, primo che siamo al primo Consiglio comunale e stiamo discutendo della linea programmatica del Sindaco, non stiamo discutendo quale disinfettante metteremo nei bagni pubblici domani mattina; secondo a memoria sua e mia non ricordo in sedute importanti, magari sul bilancio, tanto per dirne una, che qualcuno abbia impedito a qualcun altro di parlare un po' di più di dieci minuti consentiti dal regolamento, perché se no guardi Presidente se lei conosce il Regolamento, ci prendiamo dieci minuti a testa.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Andiamo tranquilli, io la invito ad attenersi a quello che è il Regolamento, è invitato a non fare il dialogo, non a non parlare, ma a non fare dialogo, quindi mi consente di avere detto una cosa corretta.
CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Presidente lei è tanto corretto, però contemporaneamente deve sapere che io parlavo di questioni sulle quali ha parlato lo stesso Sindaco, ha parlato di ospedale e io, mi permetta, sto parlando di ospedale, questo lo posso fare? Lo posso fare. Allora dico, le considerazioni che rimangono quali sono? E vado a chiudere, Presidente, per tentare anche di non metterla in difficoltà. Io credo che una riflessione su come siete composti la dovrete fare. Vi siete trovati di fronte ad un periodo straordinario, avete la possibilità di partire bene, come sta scritto nel bilancio sociale che tutti quanti hanno ricevuto. Avete la possibilità, come avete detto, di fare tante cose. Noi aspettiamo. Ci risulta però difficile comprendere come tutte le transumanze che ci sono state da partito a partito, da appartenenze culturali ad altre, ci risulta difficile che tutti coloro i quali qui, in questa maggioranza in particolare, stavano da una parte per poi passare ad un’altra, siano in grado di riuscire a condividere un progetto e che questo progetto possa essere portato a compimento.
Io la metto lì, io vi faccio ragionare su questo, vi faccio ragionare se come questa oggettiva incompatibilità che esiste tra di voi, questa transgenicità, siete degli ibridi, siete una maggioranza OGM perché vi siete modificati nel percorso ... voci fuori microfono ... signor Presidente non è una offesa dire che c’è una maggioranza OGM. Prego Presidente, qualcuno che parla qui dietro, visto che fa rispettare il Regolamento di ricordare che il pubblico se ne deve stare completamente zitto.
Allora dico: avete questa caratteristica. La regola del trasformismo vi ha portato a cambiare di giacca per un unico obiettivo, quello di governare, fine a se stesso, governare. Vi sono delle vicende che avete votato in Giunta, e mi rifaccio in particolare alla revoca dell’avvocato sulla quantificazione di quell’abuso edilizio dell’Oasi, del camping Oasi, avere ritirato la delega all’avvocato Carlin, laddove l’Amministrazione comunale ha la possibilità di incassare una sanzione di 970 mila euro, lo dico agli amici della maggioranza. Hanno fatto cinque delibere o dieci delibere in tutto, l’avvocato Carlin, quello che ha vinto con la Regione, hanno ritirato la delega e hanno dato la delega agli avvocati civici. Ma come è possibile questa roba? Cioè su un abuso di 970 mila euro, quasi due miliardi, 50 mila euro vanno allo Stato e 900 mila rimangono a Chioggia, ma vi siete resi conto di quello che avete fatto? L’avete giustificata con “risparmiare”?
No, perché voi sapete bene che l’avvocato Carlin ha una convenzione con il comune di Chioggia ed è il minimo stabilito dall’ordine degli avvocati, ma cosa state facendo? L’avete data agli avvocati civici, spero signor Sindaco che siano venuti anche da lei gli avvocati a dire che non ce la fanno a seguire i processi, che non ce la fanno proprio. Non vorrei che fosse un sistema surrettizio per andare al contenzioso e perdere la causa, cioè perdere 970 mila euro.
Quindi io la invito a pensarci a questa cosa, a prendere dei provvedimenti, ad informare bene la sua maggioranza se è d'accordo su una scelta di questo genere.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Consigliere Guarnieri per il suo intervento. Io credo che questa Amministrazione che si è appena insediata voglia partire sicuramente con il piede giusto e che abbia già riflettuto e dato una risposta a tutte quelle che sono le sue istanze e preoccupazioni. Ora vorrei passare la parola al dottor Massimo Mancini. Non l’ho vista. Ecco vi inviterei ad essere molto più espansivi nell’esprimere il vostro interesse a partecipare alla discussione alzando il braccio in modo che sia evidente.
CONSIGLIERE MASSIMO MANCINI:
Io dico soltanto due cose, volevo solo ricordare l’amico Aldo con il cartellone, Fortunato ha già esposto il problema della sanità, sarà una cosa che porteremo avanti, siamo pari perché siamo io e te Fortunato da una parte e dall’altra. Quindi era solo un ricordo che, Aldo è giusto che ogni volta che ci vede in ospedale possa chiederci o possa suggerirci qualche cosa, ed entrambi speriamo di collaborare perché penso che la sanità sia una cosa di tutti, trasversale e che va al di là di altre cose.
Io ho fatto nelle precedente legislatura, quella dei defibrillatori e ho avuto la partecipazione di tutti, che ancora ringrazio, un ricordo alla sanità e penso che il Sindaco Romano si ricorderà anche se non ci sono deleghe particolari.
Poi abbiamo anche Riccardo Rossi, che si occuperà del sociale, ma penso che collaborerà volentieri se non altro per quello che è il discorso sanità.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio per il suo intervento il dottor Mancini e credo che questa raccomandazione sarà recepita nel modo dovuto. La parola a Bullo Claudio.
CONSIGLIERE BULLO CLAUDIO:
Visto che è già stato detto quasi tutto da parte sia dell’opposizione che dalla maggioranza, Alleanza Nazionale vuole ringraziare i suoi elettori che con il loro contributo hanno permesso per la prima volta dal dopoguerra di sedere nei banchi della maggioranza. In questo caso vorrei fare un applauso al mio Assessore Nicola Pecchie, che grazie al suo contributo e alla sua determinazione ha fatto sì che Alleanza Nazionale abbia potuto contribuire alla vittoria di Romano.
A differenza dei banchi dell’opposizione Alleanza Nazionale crede alla svolta e crede anche allo slogan che si è associato durante il ballottaggio, cioè per la nostra gente, che a me piaceva tanto quello slogan là. Quindi Alleanza Nazionale auspica un confronto positivo con tutto il Consiglio comunale. È soddisfatto del proprio Sindaco, è soddisfatto della Giunta che ha costituito il Sindaco. Quindi augura al Sindaco e alla propria Giunta un buon lavoro. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Consiglio Bullo e volevo puntualizzare un dato, cioè in base a quelle che sono le alzate di mano, la progressione, io insieme al Segretario ne prendiamo nota. È mio costume pensare che le operazioni vengono sempre concordate insieme da una parte chi fa politica e vicino a chi, in modo emblematico questo lo dico, a chi lavora all’interno del Comune.
Quindi insieme prendiamo nota di quelli che sono iscritti ed insieme procediamo ad invitarli a parlare. Ora anche se aveva chiesto la parola prima il Consigliere Brunetto Mantovan a lui concedo la parola.
CONSIGLIERE BRUNETTO MANTOVAN:
Questa sera abbiamo assistito ad un dibattito del Consiglio comunale molto positivo, in cui ciascuno sembrava che fosse la prima volta che avesse calcato questo consesso. E quindi c’è la ricerca di una verginità ex novo, senza tenere conto di tutto ciò che fino ad ora è successo e che è stata poi la base del motivo per cui noi siamo andati dalla gente a chiedere i voti, in funziona nel fatto che non essendo stato in grado il Consiglio comunale nei dieci anni precedenti di discutere liberamente, perché altri imponevano le soluzioni il dibattito fra le forze politiche è stato completamente ammutito. Si veniva in Consiglio solo per approvare quello che era stato già deciso non solo all’interno delle segreterie comunali di Chioggia, ma addirittura nelle segreterie Provinciali e regionali si è ratificato. Ma se qualcuno alzava la mano per dire: guardate che ci sarebbe necessità di discutere queste cose perché ne abbiamo sentito parlare da poco, sarebbero da approfondire alcune questioni, immediatamente si cercava di tacitare queste voci di richiesta, perché c'era sempre necessità gli ultimi giorni, viene a scadere, riguardo il caso per esempio della NES. Io ho dovuto aiutare gli amici che erano in Consiglio comunale, fermarmi una settimana per leggere tutta la documentazione data e dare loro una relazione almeno minimale per potere sostenere i confronti in Consiglio comunale. Prima si parlava del PAT, quando mai in Consiglio comunale è stata fatta una discussione sul PAT. Poi prendo atto che l’Assessore che c’era prima, essendo anche un uomo di mestiere, che opera in quel settore, avesse sentito la necessità di avviare una discussione in questo senso, però in Consiglio comunale mai è stata presentata una proposta, un documento preliminare che era l’elemento basilare che iniziava a discutere una cosa così grande che tra questo anno e il prossimo anno sarà oggetto di tantissime occasioni in tutta la città di discutere, perché una volta che quel documento verrà approvato, finalmente Chioggia si libererà del peso della Regione o della Provincia e comincerà a ragionare in campo urbanistico, libero nelle proprie scelte sulla base di quello che il PAT ha previsto.
Questo è un dato molto importante. Io solo che aiutando gli amici che erano in Consiglio comunale spesso venivo contattato dalla gente. Ma sapete i nostri concittadini dove venivano ricevuti per affrontare i problemi urbanistici della città? In Comune, alla sede urbanistica attuale presso San Domenico? No, in uno studio privato. Venivano accompagnati anche da qualche Assessore per discutere i loro problemi. Quando mai si è sentito che un cittadino debba andare allo studio di un progettista per vedere i suoi problemi, sperando di vederli risolti. Queste sono cose che sono avvenute. Non abbiamo paura di dirle perché sono a conoscenza di tutti. Quindi è questo modo di fare che ci dà fastidio, che dà fastidio alla gente perché se uno non conosce l’Assessore non ha la possibilità di essere poi accompagnato anche lui per vedere se i suoi problemi, che da tanto tempo spera di potere risolvere, questi possono una volta per tutte trovare una giusta collocazione.
Si fa tanto ricordo di compatibilità. Prendiamo il caso dell’Assessore Serafini che c’era prima, è un uomo di turismo che lavora nel settore del turismo, non so se avesse qualche incarico in qualche associazione del turismo, però è stato messo a svolgere attività per il turismo nell’interesse del Comune di Chioggia. Nessuno ha trovato nulla da dire. Non capisco che una nostra concittadina che è Assessore, neanche al commercio, solo perché svolge il ruolo di direttore nella nostra azienda comunale deve essere incompatibile perché svolge quel lavoro. Non so da dove stiano venendo fuori queste questioni. Ecco i problema importanti.
Prendiamo per esempio le contestazioni. Se è vero quello che abbiamo sentito pochi minuti fa, che Todaro è in contraddizione, è incompatibile solo perché ci sono due cause imperniate. Ma sapete su che cosa sono queste due cause imperniate? Perché uno che svolgeva la propria attività di Sindaco ha avuto dei problemi con la giustizia come Sindaco, ha vinto e pretende di essere risarcito. È che l’Amministrazione precedente non voleva riconoscere questo, può avere ragione e può avere torto, non entro nel merito delle questioni particolari, però sappiamo che se questo è un metodo e lo butta fuori. Un qualsiasi Consigliere comunale che ha svolto il ruolo di Assessore dal Consiglio Comunale ci si mette un minuto. Basta solo che la Giunta in buona fede, in cattiva fede, immediatamente si contestano alcune irregolarità amministrative, che immediatamente apre una contenzioso e immediatamente lo butta fuori. Se questa è la logica, mi sembra che siamo veramente fuori da ogni grazia di Dio. Il fatto che la legge stessa è chiara e precisa su che cosa significa il concetto di compatibilità.
Per entrare nel discorso del Consiglio comunale. Il Consiglio comunale è un organo importantissimo. Noi in questi 10 – 15 anni forse lo abbiamo tenuto in considerazione di poca valenza, solo perché la grandi decisioni venivano prese in altre parti. Ma le grandi decisioni vengono prese in altre parti perché il Consiglio comunale glielo permetteva. Se il Consiglio comunale discute di problemi e rende edotta la Giunta degli indirizzi della città, è chiaro che la Giunta prima di prendere dei provvedimenti in una certa direzione ha tutta la necessità di capire l’orientamento e di provvedere con degli atti che sono la risposta che la città, nella stragrande maggioranza, va a prendere. Prendiamo, per esempio, le discussioni che vengono a Roma, per quanto riguarda la la Legge speciale per Venezia.
Sarebbe opportuno che ogni volta che c’è il comitato, il Consiglio Comunale potesse essere convocato e discutere degli argomenti che sono oggetto del comitatone. Perché invece in tutti questi anni nessuno sapeva niente e avevano anche preso atto di alcune prese di posizione che venivano prese e che non erano condivise dall’intero Consiglio comunale e anche dalla stessa maggioranza?
Questi sono fatti che hanno un’importanza notevole, io ritengo che se il Consiglio comunale vuole effettivamente cambiare aria, deve pretendere, non subire, che i dibattiti si aprano su questi grandi argomenti, che ci sia la grande possibilità di coinvolgere la città, poiché le scelte che dovremo andare a prendere in un prossimo futuro, sono scelte fondamentali che o ci inchiodano per sempre o che ci aprono la strada per essere aggiornati con le altre realtà del Veneto, molto più piccole, che si muovono in un contesto diverso e dove anche se tra le forze politiche ci sono dei momenti di attrito, essere cittadini di quella città vale molto di più che essere membri, esponenti di un partito politico.
Altre questioni importanti. È giusto che le promesse ci vengano rinfacciate, avete fatto delle promesse e dovete mantenerle. Io queste cose le dicevo anche al Sindaco durante la stesura del bilancio, stiamo attenti perché è chiaro che se fossi anche io all’opposizione, chiederei il conto.
Però alle cose bisogna crederci, perché se non ci crediamo, i primi a non crederci sono coloro che le scrivono e allora a quel punto là siamo al punto di partenza. Abbiamo preso in giro la gente, abbiamo preso i voti, però poi la gente si ricorda.
Abbiamo visto in tantissime occasioni, abbiamo approvato in questo Consiglio comunale dei provvedimenti che erano eclatanti, però nessuno dava neanche il seguito perché dicevano è impossibile che si possa realizzare. Mi ricordo i primi tempi, quando si approvava il PRG, era un PRG quello del ’75, checché ne dica la gente, buono, ben impostato, però aveva bisogno di tempo, aveva bisogno di essere assimilato dalla cittadinanza. Ma cosa è successo? Che o per necessità, o per scadenze e via dicendo si è stravolto l’impianto di quel piano e alla fine chi non ci credeva erano gli stessi che lo avevano votato in Consiglio comunale.
Se si vota un PRG, e speriamo che si possa attuare una grande convergenza, bisogna credere anche sulle cose che si vanno a fare.
Le promesse come si mantengono? In maniera molto semplice, andando alla ricerca dei finanziamenti. Alcuni finanziamenti sono all’interno finanziati con dei tassi dello Stato, altri invece si ottengono attraverso la richiesta di contributi che leggi regionali, nazionali o comunitari ci mettono a disposizione. Io per esempio sono uno di quelli che ad un city manager darei non i 300 milioni che venivano dati prima, darei anche molto di più, in proporzione a quello che riesce a portare lui a Chioggia, utilizzando queste leggi a fondo perduto, ottengo anche dei vantaggi per la comunità. Dare dei soldi, a mio avviso, senza avere questa possibilità di ristorno attraverso il lavoro che questo signore va a fare, è chiaro che è una spesa per la comunità e non un investimento.
Sappiamo che tra poco, ho visto che mi è arrivato a casa in questi giorni l’invito ad esaminare il piano, il conto consuntivo del 2006, a fine di questa settimana, perché sarà oggetto di discussione in Consiglio comunale. Però la prima cosa che mi è stata detta dagli Assessori, che è arrivato in questi giorni da parte dell’ ACTV, è un conteggio di sei milioni di euro da pagare a questo ente, che non essendo stato messo in bilancio prima, speriamo che riusciamo a dimostrare che non dobbiamo farci carico di questa spesa, ma se effettivamente dovessimo perdere, il nostro Comune va al bilancio in passivo. Allora che cosa facciamo a questo punto? È chiaro che dobbiamo conoscere la realtà finanziaria per potere poi fare fronte ai nostri impegni. Il mantenimento delle promesse, sono mantenimenti che si fanno sulla base di quelle che sono le nozioni che conosciamo, ma se non conosciamo tante altre realtà è evidente che dovremmo rivedere, cercando di mantenere sempre gli impegni, ma dovremo rivedere anche il modo in cui questi impegni e queste promesse le abbiamo mantenute in tempi e modalità. Questo è un modo diverso di presentarsi alla città; è un modo diverso di chiamarvi a verificare se quanto noi ci siamo impegnati poi verrà realizzato.
Dicono nella storia della Chiesa, che l’unico papa che è stato veramente innovatore, specialmente nel XX secolo, sia Giovanni XXIII. Messo lì perché passasse quattro o cinque anni, un assestamento della Chiesa e dopo il pontificato di Pio XII e la Chiesa poi, nella venuta di Paolo VI, che sapete tutti, potevano eleggerlo subito nel conclave del ’58, però lui stesso ha declinato l’incarico. Però se c’è stato un papa innovatore, di grande svolta per la Chiesa è stato Giovanni XXIII che aveva 78 anni quando è stato incoronato papa.
Quindi il problema dell’età, tante volte bisogna conoscere le storie personali prima sputare sentenze. Credo che la questione più importante, se ci crediamo, abbiamo avuto un programma, abbiamo dato la nostra adesione a quel programma, ci siamo impegnati in campagna elettorale, chi in un senso e chi nell’altro, ma cercando di ottenere il risultato, ci dobbiamo credere e se ci crediamo possiamo dire di avere fatto il nostro dovere, perché la stragrande maggioranza degli impegni che ci siamo presi verranno mantenuti. In questo senso credo che il gruppo di Forza Italia si accinge a collaborare con la Giunta, a dare il proprio sostegno diciamo anche alla Giunta che noi vogliamo avere una certa autonomia, perché crediamo che il ruolo che dobbiamo svolgere e sì un ruolo di supporto, ma anche un ruolo di discussione, di confronto con le altre forze politiche e credo che tutti gli amici della maggioranza condividano questa posizione. Grazie
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Consigliere Mantovan e se c’è qualcun altro che deve intervenire, Consigliere Giorgio Varisco.
CONSIGLIERE GIORGIO VARISCO:
Chi ha fatto parte degli ultimi due Consigli comunali, cioè parlo dal ’98 al 2007, sa che in tutti i miei interventi ho sempre sostenuto che il giudizio definitivo poi lo danno i cittadini ed è evidente, fuori da ogni dubbio, che i cittadini di Chioggia nell’ultima tornata elettorale hanno dato un giudizio chiaro. Hanno dato la vittoria chiara, netta, indiscutibile alla compagine guidata dall’allora candidato, adesso Sindaco, Romano Tiozzo ed hanno dato giudizio negativo alla compagine del centrosinistra. E qui non se ne parla.
Dico questo perché fin nei primi interventi mi ero un po' preoccupato perché ho detto vuoi vedere che salta fuori la storia che siamo tutti fratelli, vogliamoci bene, la maggioranza deve fare la maggioranza e la minoranza deve fare le minoranza. Per fortuna qualcuno è intervenuto, può darsi che ho capito male io, e ha rotto questo strano incantesimo. Quindi io mi rifaccio a quello che dissi nel mio primo intervento in questo Consiglio comunale, nel gennaio del ’98, salutando la nomina all’Assessore del mio compagno rimpianto Sergio Vianello, dissi che noi, il gruppo di Rifondazione Comunista, che era più nutrito di oggi, dissi che non avremmo fatto sconti a nessuno, nemmeno agli Assessori che avevano la tessera del mio partito. Abbiamo fatto sempre questo in questi dieci anni. Non abbiamo fatto sconti ai nostri Assessori, questo per dire che faremo tanto meno sconti alla maggioranza che ha vinto le elezioni.
Questo non vuol dire che diremo no perché no, ma staremo attenti, faremo quello che ci ha detto la cittadinanza con il proprio voto. Naturalmente vi auguro un buon lavoro, tutto sommato ci conosciamo e credo che al di là delle divergenze politiche anche una certa stima ci sia e poi noi faremo un’opposizione severa, ma non pregiudiziale.
Volevo dire solo una cosa, mi permetta Vice Sindaco, sul caso della sua presunta incompatibilità. Lei sa che io l’ho sempre sostenuta, le ho detto che ha fatto bene quella volta a fare causa al TAR nei confronti del Comune. Ho detto che avete sbagliato a fare ricorso al TAR, dovevate andare alla Corte Costituzionale, ma questo è un altro discorso. Allora se non c’è incompatibilità ora, siccome quella volta, questo riguarda 20 Consiglieri comunali, non il sottoscritto, è stato detto che non potevamo fare ricorso la TAR perché saremmo decaduti da Consiglieri comunali.
Adesso io chiedo al Segretario Generale e non so se sia competente anche il Ragioniere generale, di scrivere alla Prefettura e voglio avere una risposta scritta, se io faccio ricorso al TAR per quella faccenda, se decado da Consigliere comunale.
Io credo che questo sia un atto dovuto, non solo per il sottoscritto, ma per i venti Consiglieri comunali che hanno subito, a mio parere, un torto e se lo portano ancora dietro. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Grazie Consigliere Varisco, cedo la parola al Consigliere Boscolo Roberto Bisto.
CONSIGLIERE BOSCOLO ROBERTO CHIO BISTO:
Mi scuso se intervengo anche perché il tenore della seduta pretendeva che dovessero parlare soltanto ed esclusivamente i rappresentanti dei gruppi consiliari. Colgo l’occasione, visto che sento la necessità di parlare, di fare anche io gli auguri a Romano per questa nuova avventura e credo che Romano abbia sicuramente le caratteristiche per potere resistere a quelle tensioni, che in più di una occasione questa sera, da più parti, sono state ventilate. Se sarà capace di resistere a queste tensioni, di tenere dritta la rotta verso i suoi impegni programmatici, tra cinque anni sarà stato sicuramente meritevole del risultato che recentemente ha riscosso in questa tornata elettorale.
Parlo comunque perché sono stato in qualche maniera preso in causa dall’intervento del Consigliere Mantovan e specificatamente non tanto per scendere o rispondere ad alcune strumentali accuse sul mio comportamento, perché credo che se il mio comportamento potesse in qualche maniera essere tacciato di illegittimità, tutti gli strumenti per fare valere queste posizioni ci sono e nelle sede opportune.
Un breve inciso, ricordo al Consigliere Mantovan, ma anche ai colleghi, li chiamo ancora colleghi Assessori, che si è Assessori 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno, mi è stato ricordato più volte da più di un cittadino e credo che un Assessore abbia il diritto e il dovere di fare quello che ritiene giusto di fare, di trovarsi con le persone dove ritiene opportuno farlo, in funzione del risultato che vuole raggiungere. Nella fattispecie, Romano, quando io mi sono incontrato più di una volta e apertamente, senza veli, nello studio dell’Architetto Pacchiani, che poi è diventato dirigente dell’Amministrazione comunale, in quel momento era incaricato del piano dell’arenile e come incaricato libero professionista aveva nel suo studio tutti i file e tutte le carte che si potevamo visionare. Io quando dovevo andare, e ci sono andato spesse volte, a Venezia, o a Padova o in giro, quando tornavo indietro approfittavo della possibilità di vedere le carte quello studio e anche, siccome si parlava in quel tempo delle osservazioni alla variante del tratto del lungomare, ma soprattutto del Piano Particolareggiato per l’arenile, si parlava delle osservazioni, non volevo ripetere la esperienza del PRG per avere 600 – 700 osservazioni a cui rispondere, in quanto ritenevo che i portatori di interesse su alcune questioni meritassero di dibattere con l’Amministrazione e con l’estensore del piano le questioni che intendevano sollevare.
Ma intervengo non solo per questo, è doveroso che io abbia precisato questioni, intervengo perché mi giunge una preoccupazione dall’intervento di Mantovan, che è una preoccupazione di stridente collisione con gli impegni programmatici che lei signor Sindaco ha fatti poc’anzi.
Quando lei dice: ci sarà la garanzia della correttezza istituzionale e tra le correttezze istituzionali metto al primo punto la continuità degli atti amministrativi, pur anche ...(inc.) in alcune decisioni recentemente fatte ed espresse, poi dovranno essere oggetto di ulteriori valutazioni e approfondimenti dal Consigliere Guarnieri, io ho capito nei suoi intendimenti programmatici che c’è tutta la volontà di venire in Consiglio comunale entro 90 giorno a controdedurre alla variante generale del PRG, ovviamente portando il contributo, la originalità che voi riterrete opportuni, ma nel solco di quello che la legge e la procedura prevedono, cioè nel solco della richiesta delle proposte di modifiche che la Regione ha fatto.
Quando a questo tipo di intendimento mi si vuole fare pensare, attraverso la ventilata non volontà di essere venuto in Consiglio comunale a discutere del PAT, che ci possano essere, attraverso questa discussione, variazioni di rotta sostanziali rispetto agli obiettivi di sviluppo generale della città, mi consenta signor Sindaco che mi preoccupi. Mi preoccupo per un semplice motivo perché se, come sono sicuro è, il Consigliere Mantovan sa, la Legge Regionale 11, che disciplina il nuovo ordinamento sul territorio dice che il PAT va fatto o affidando un incarico o attraverso una procedura di coprogettazione. Noi abbiamo scelto la procedura della coprogettazione collaborando in termini operativi sia con la Provincia che con la Regione. La procedura prevede che la Giunta approvi una bozza di documento preliminare, la invii per le valutazioni agli enti interessati e successivamente tutti i tre enti insieme intervengono nel procedimento di pubblica diffusione attraverso forum, discussioni e dibattiti. È previsto nella procedura per l’approvazione dei Piani per l’Assetto del territorio. Pertanto due sono gli aspetti, uno è la contrapposizione rispetto alla ventilata non volontà di avere voluto discutere e credo che tutti coloro che mi hanno conosciuto precedentemente sanno quanto ho stimolato anche l’attività delle Commissioni per discutere sulle questioni che afferivano sia ai lavori pubblici che all’urbanistica; secondo, mi sembra di vedere una volontà di buttare a mare il lavoro che per tanto tempo è stato fatto sia sulla variante generale che sul Piano per l’Assetto del territorio.
Spero, caro signor Sindaco, che lei, come sono sicuro e come ho già detto, sarà capace di assorbire le forti tensioni che comunque in tutte le maggioranze ci sono, saprà in qualche maniera discernere tra la buona volontà di proseguire le buone cose che ci sono sugli atti della vecchia Amministrazione e le capacità di introdurre delle innovazioni utili per tutti, grazie a tutti.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio per l’intervento l’Architetto Boscolo Roberto Bisto e concordo con lui che in effetti la discussione poteva essere anche circoscritta ad interventi di Capogruppo, in quanto si trattava semplicemente di approvare degli indirizzi generali di governo. Invece ho ritenuto opportuno che la discussione fosse sin dall’inizio allargata il più possibile a tutto il Consiglio comunale in modo che i vari pareri, anche differenziati rispetto a quello che è il parere unitario espresso dal Capogruppo, potessero emergere per dare luogo ad una discussione, e il livello che è stato dimostrato in questa Aula mi sembra assolutamente buono e quindi l’attenzione che io vedo anche presso il pubblico mi conforta nella scelta che è stata fatta.
Ci sono altri interventi? Prima di un suo intervento, siccome è già intervenuto prima, c’è un intervento finale, che deve essere fatto dal Sindaco Romano Tiozzo e ha chiesto anche una precisazione sugli interventi, che sono stati fatti, il Vice Sindaco. Direi di passare subito la parola per dare luogo a questa precisazione che è stata richiesta.
VICESINDACO BOSCOLO SANDRO TODARO:
Devo dire, da come è nato il Consiglio comunale, mi era nata una speranza che questo qua fosse un Consiglio comunale diverso da quello che ho conosciuto nel passato, invece vedo che ci sono ancora degli aspetti, delle ritrosie ad essere tranquilli e ad accettare il voto dei cittadini e invece di parlare dei problemi della gente, si parla di problemi di incompatibilità, in special modo incompatibilità inventata nei confronti di alcuni Assessori o incompatibilità presunte nei miei confronti. Quindi mi sembra giusto e doveroso dare lettura di un paio di documenti.
Primo documento: l’Avvocatura civica scrive al direttore generale. Oggetto: “Istanza del signor Boscolo Sandro Todaro, ex Sindaco, di rimborso spese legali a seguito di assoluzione in processo penale”. Le invio la presente istruttoria affinché lei possa dare necessaria disposizione per la definizione della pratica. I fatti: nel ’95 il dottor Boscolo Sandro Todaro, quale Sindaco, è stato indagato con il dottor Padovan Aldino, quale ex dirigente, per concorso nella realizzazione di un presunto abuso edilizio. Le indagini finirono con rinvio a giudizio, la cui data esatta non si conosce, perché nessuno ha comunicato all’Ente tale fatto. Il processo si concluse in primo grado con una sentenza di condanna, della quale non abbiamo avuto copia, né questo Ente ne fu ufficialmente informato, sebbene circolasse la voce della sopravvenuta condanna”. Tutti ricordano i manifesti.
La richiesta di rimborso, l’avvocato scrive: “È indubbio che in via generale il rappresentante di un Ente vada sempre sollevato dalle spese sopportate per l’esercizio delle sue funzioni. E fino alla deliberazione di Giunta numero 327 del 2000 era prassi che l’amministratore chiedesse solo in caso di assoluzione e quindi dopo la sentenza. La deliberazione di Giunta del 2000 ha stabilito che per i nuovi procedimenti giudiziali si dovesse avvertire il Comune, per quelli in corso comunque una comunicazione. Tale disposizione fu decisa per consentire al Comune di avvalersi della polizza assicurativa per le spese legali, che imponeva la tempestiva informazione alla società assicuratrice. Risulta che la polizza assicurativa per le spese giudiziarie già esisteva prima – Papa scrive – non ne ho mai avuto copia, né copia in passato, né ho mai potuto averne copia oggi. Ma non mi era stato mai chiesto nessuno di segnalare preventivamente l’intenzione di avvalersi della difesa e spese dell’ente anche perché, purtroppo, nessuno avvertiva gli uffici interessati dell’esistenza delle polizze. Il problema: sorge quindi il problema se il rimborso in esame senza preventiva richiesta di avvalersi dell’assistenza legale a spese dell’ente, possa comportare la possibilità di rivalersi sulla compagnia assicuratrice.”
Il signor Boscolo in richiesta di suoi chiarimenti con lettera, ha risposto: “a) che anche senza la sua richiesta di assistenza legale il fatto era noto; b) che la deliberazione di Giunta non è un Regolamento e che pertanto non può vincolare i Consiglieri comunali; c) che la retroattvità quinquennale della polizza assicurativa valeva solo per fatti conosciuti dopo la stipula del contratto di assicurazione. Da una attenta lettura della polizza vigente risulta che gli assicurati sono il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri e non il comune, il quale è contraente beneficiario dell’eventuale indennizzo, non l’assicurato.”
Poi ci sono altre cose: “Emerge che il Comune nulla può fare per beneficiare della polizza se l’assicurato trascuri di avvertire l’assicuratrice.” Do i punti principali: “Per quanto riguarda i rimborsi in concreto da riconoscere all’ex Sindaco, devo rilevare che sicuramente fino al giorno della comunicazione della deliberazione, al signor Todaro vanno rimborsate le spese, che l’avvocato ha poi triplicato oltre l’I.V.A., per espressa previsione della deliberazione di Giunta. Quindi risulta da valutare il comportamento da tenere per il solo rimborso per l’attività successiva a tale data. Anche il residuo importo, tutto quello che c’è di 15 mila euro va pagato, perché comunque il Comune non avrebbe potuto ottenere il rimborso. Venendo al residuo devo considerare che vi era la affermazione dell’ex Sindaco che la deliberazione di Giunta non è un Regolamento. Di ciò se ne era già parlato prima di proporre il provvedimento della Giunta e tale considerazione è a favore della richiesta del signor Boscolo Todaro, il quale potrebbe anche dissentire degli indirizzi comportamentali della Giunta. Il Comune, se non volesse pagare l’importo residuo della parcella, potrebbe soltanto sostenere che il Consigliere, il quale era stato informato della deliberazione, sapeva che non comunicare la propria situazione e la propria volontà di rivalersi delle spese, avrebbe potuto arrecare un danno economico all’ente, ma l’esito di tale obiezione appare scontato alla luce del fatto che l’informazione dell’evento dannoso doveva pervenire all’assicuratrice ben prima della deliberazione del 2000, perché non sarebbe stato comunque possibile chiedere il rimborso dell’assicuratrice, visto che l’assicurato era venuto a conoscenza già nel ’95 dell’indagine nei suoi confronti.”
Conclusione: “Nella situazione di fatto in cui ci troviamo e trattandosi di una causa iniziata ben prima della deliberazione di Giunta, pur essendo personalmente amareggiato per il tipo di difesa utilizzata dal signor Bosco Todaro, ritengo sia da proporre alla Giunta il pagamento del rimborso.” Quindi l’avvocato Papa propone alla Giunta il pagamento del rimborso perché non sussistono motivi per non pagare. Il dottor Guarnieri, Sindaco, ha fatto una delibera dove mi nega il rimborso di 30 milioni. Adesso si dovranno pagare i 30 milioni, più le spese legali e gli interessi, però non ho mai avuto il piacere di capire per quale motivo Guarnieri avesse fatto una delibera che andava contro il parere dell’istruttoria fatta dell’ufficio legale del Comune di Chioggia.
Siccome però, per evitare problemi al Sindaco, se veramente ci fosse incompatibilità sarei stato il primo a rinunciare ai 30 milioni più ai gettoni, si è chiesto all’ufficio civico di chiarire se esiste o no incompatibilità.
Lascio perdere tutte le considerazioni e arrivo solo alla conclusione: “I sottoscritti avvocati civici, per quanto esposto, ritengono in entrambi i casi, che non sussista nel caso esaminato l’incompatibilità di cui all’articolo 63 comma 1. Ciò comunque non incide sulle controversie in corso, che mirano ad accertare che abbia ragione, indipendentemente dalla compatibilità di nuovi incarichi pubblici. Si rimane comunque a disposizione per chiarimenti”. Firmato dai due avvocati.
Il risultato caro Varisco, sa qual è? Che la volta scorsa voi che eravate in Comune e avete accettato di pagare, vi hanno preso per i fondelli. Dopodiché io mi sono riservato, adesso, da amministratore, visto che è venuto fuori il problema della polizza e visto che è venuto fuori l’altro problema, di chiedere al ragioniere generale, che dava la regolarità tecnica di tutti i pagamenti delle spese legali fatte agli amministratori del ’93 al 2000, come mai non fosse mai stata menzionata l’esistenza di una polizza. Termino: se io fossi stato voi, non avrei comunque pagato e avrei aspettato la dichiarazione di incompatibilità da parte della autorità.
Nel momento che c’è la dichiarazione di incompatibilità avevate 10 giorni di tempo per sanare la situazione. Quindi come si dice in dialetto “bechi e bastonai”.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
La replica conclusiva prima del voto da parte del Sindaco.
SINDACO:
Avevo detto nel mio intervento, prima del giuramento, che avrei qualche volta, spero, alzato la voce nel caso in cui ci siano difficoltà e incongruità rispetto ai principi e ai modi di lavorare e ad un certo modo di essere. Questa sera devo permettermi di alzare la voce, non è mio costume farlo, una volta soltanto. Ed è un invito che faccio a tutti, maggioranza e non opposizione, ma minoranza, come l’ha chiamata Lucio Tiozzo, perché tutti dobbiamo collaborare per guardare al futuro e al bene della nostra città ed è quello di non fare le cose guardando al passato, ma di pensare di guardare la nostra attività amministrativa guardando di più il futuro, perché quello che ha frenato lo sviluppo della nostra città, quello che ha frenato molte volte le relazioni buone che consentono di fare un lavoro amministrativo decente, apprezzato dalla nostra gente, è quello sicuramente dei rancori, quello delle difficoltà che sono emerse nella passate gestioni.
Questo lo dico alla maggioranza e alla minoranza, perché se questo è il metodo con il quale dobbiamo lavorare dobbiamo crederci tutti, perché questo è il modo costruttivo con cui fare le cose. Lo dico come invito questa sera, le altre volte cercherò di dirlo con più forza.
Negli interventi, mi permetto di sottolineare alcune cose, la prima: ho apprezzato molto, al di là delle preoccupazioni iniziali, di delusione dei primi atti della maggioranza, ma spero che siano solo delle preoccupazioni, non delle delusioni dall’intervento del Consigliere Lucio Tiozzo perché, come al solito, lui dà sempre degli spunti critici, ma anche propositivi.
Su un punto, in particolare, mi intendo soffermare, che è quello della realizzazione di una sorta, l’ho detto così però devo organizzarlo, bisogna pensarlo bene, in una sorta di Stati Generali dell’economia della nostra città, perché credo che sia un elemento che potremmo mettere in campo per riflettere tutti, sia nella prossima tornata di programmazione sotto il profilo urbanistico di sviluppo della città, ma sia anche sotto il profilo di raccogliere tutta la ricchezza che tutti noi abbiamo percepito in campagna elettorale da parte della associazione economico, da parte del mondo dell’impresa. Raccoglierla, farla diventare un tesoro, un patrimonio, sono documenti che possono aiutarci tutti a programmare bene il nostro futuro.
Rispetto a quello che ha detto il Consigliere Fabiano Gibin raccolgo volentieri anche nel suo caso l’invito ad avere una diversa concezione nel modo di essere negli enti, ho apprezzato quello che hai detto rispetto anche ad una richiesta che ho fatto oggi di dimissioni di alcuni Consiglieri di SST. Non tanto perché è cambiata la musica e dobbiamo cambiare i suonatori, ma perché questa società in un momento così delicato di inizio e di impostazione, ecc., ha bisogno di fare un piano industriale fatto da persone che siano dentro la macchina della società e che ci aiutino a capire un po' di più, secondo gli indirizzi che ha dato il Consiglio, lo sviluppo che cosa farà società.
Sotto il profilo della denuncia e delle lamentele che una parte della maggioranza ha dato e che tutti abbiamo manifestato nel momento di trapasso tra l’Amministrazione che ci ha preceduto e la nostra Amministrazione entrante, devo dire che io per primo ho invitato gli amministratori, in particolare gli Assessori, ad andare a contattare ciascuno degli Assessori che prima erano in Giunta proprio per capire lo stato delle opere, delle iniziative e delle attività e dare una continuità amministrativa, lasciando sicuramente una traccia e un segno del buono che è stato fatto, ma anche provando a mettere in campo iniziative nuove che caratterizzeranno la nostra Amministrazione.
Quindi da questo punto di vista ritengo che sia stato doveroso, nei modi poi magari le cose si esagerano, però sia stata doverosa questa osservazione, perché quando si lascia una Amministrazione si ha il dovere di consegnare le cose, non tanto le carte e le penne, ecc., ma i progetti, le idee e i suggerimenti, anche perché dovremmo in qualche modo certificarle attraverso una valutazione del bilancio, che stiamo facendo, sull’operato dei primi sei mesi della precedente Giunta.
Per quanto riguarda l’aspetto della tassazione e della fiscalità che abbiamo trattato nella nostra compagna elettorale, devo dire che staremo molto attenti, che valuteremo in virtù del lavoro che stiamo facendo sul bilancio, di capire bene quali sono le consistenze, non solo di cassa che abbiamo certificato con il Sindaco Guarnieri, ma anche degli impegni che sono stati presi, se non stati certificati nel bilancio questo ci preoccuperà fortemente, quindi andremo a valutare attentamente i temi della fiscalità in relazione alle consistenze economiche che ci sono nel bilancio e nelle casse comunali.
Renzo Donin lo ringrazio per quello che ha detto, soprattutto per l’impegno a votare tutti quei provvedimenti con libertà, come è sua caratteristica e come già personalmente mi aveva detto rispetto a quelle iniziative positive che sono coerenti con l’impostazione e con il modo con cui lui si è impegnato nella campagna elettorale. Ringrazio anche Comparato per la sua dichiarazione che finalmente fa luce anche rispetto a qualche polemica, che è stata assunta nei giorni scorsi, anche nei giornali.
Dario Fornaro, un rapporto chiaro e trasparente tra opposizione e maggioranza, questo sarà mio compito realizzarlo, perché solo attraverso la trasparenza e la chiarezza che chi fa l’opposizione, che non chiamiamo più opposizione ma minoranza, può veramente fare il suo compito di controllo e di verifica e di contributo al lavoro, che invece ci siamo assunti di fare a partire da oggi, presentando il nostro programma di governo.
Raccolgo volentieri la preghiera che mi ha rivolto, che non ha rivolto solo a me, ma una preghiera che tutti noi abbiamo rispetto alla grave situazione della pesca in laguna. Da questo punto di vista ho incontrato due settimane fa il Presidente della Provincia di Venezia, chiedendogli di venire qui facendo un incontro, lo faremo verso fine mese o i primi del mese prossimo, il mese di agosto, per esaminare insieme questa situazione e trovare insieme le soluzioni che consentano compatibilmente anche la gestione del GRAL, ecc., di potere arrivare a trovare anche dei meccanismi temporanei di garanzia della sicurezza del posto di lavoro per una parte di questi operatori, perché una parte va aiutata eliminando la burocrazia e limitando i vincoli che invece il GRAL ha creato, in questo tempo.
Grazie a Marco Dolfin per l’espressione di fedeltà e di impegno della Lega, non ne dubitavo e quindi avanti così.
Giuseppe Casson è giusto lavorare e rimboccarsi le maniche. Ho chiesto in particolare ai componenti di Giunta di iniziare subito ad entrare in partita, di iniziare subito ad affrontare gli argomenti e le questioni sulle quali ci vogliamo cimentare e credo che il lavoro stia già maturando, stia già andando avanti a regime, conoscendo la macchina comunale, conoscendo le problematiche che sono aperte e non dubito sul fatto che realizzeremo presto non soltanto quei due aspetti che lei sottolineava rispetto alla vicenda dell’Arzeron e rispetto alla consonanza che abbiamo trovato con la Regione su un problema importante come quello dell’applicazione di una direttiva comunitaria nel nostro ordinamento, anticipando quello che doveva fare il Governo centrale attraverso non un Decreto legislativo, ma un Decreto Legge. Quindi questo è già un esempio di collaborazione e di rapporti buoni e positivi che possono nascere attraverso le relazioni che sono utili per fare andare avanti la macchina comunale.
Rispetto all’intervento del Consigliere Guarnieri io voglio ricordare a lui, mi permetta, che certi toni che abbiamo usato in campagna elettorale dobbiamo un po' smorzarli adesso, proprio per quello che ho detto prima, cioè per fare in modo di non guardare a quello che è successo, di non citare se stessi, cercare di guardare al futuro, di guardare avanti. Io non ho mai fatto insulti, non ho mai dileggiato nessuno, non ho mai fatto polemiche con nessuno in campagna elettorale, non è nel mio stile. E così voglio fare anche durante questo lavoro che mi accingo a fare.
Sulla questione delle incompatibilità ecc., grazie per le osservazioni, grazie per il contributo, però abbiamo fatto in modo di fare tutte le verifiche possibili, Sandro Todaro me ne ha accennate alcune per potere essere tranquilli nel nostro lavoro amministrativo. Mi preme sottolineare, rispetto allo sforzo che abbiamo fatto, di potere non soltanto mettere il colore rosa nelle nostra Giunta, ma anche trovare persone di qualità che partecipano all’attività amministrativa in maniera diretta, trovando non solo dei professionisti, ma delle persone che se ne intendono delle cose, che cercano di affrontare i problemi con cognizioni di causa, Maria Grazia Marangon è una di queste. Sul tema del marketing territoriale, - sul quale la prego di documentarsi un po' di più -, credo che non ci sia differenza tra il commercio, l’artigianato, il turismo, i servizi, marketing territoriale significa promozione del nostro territorio nella sua completezza.
Allora, chi ha in mente questo, chi lo fa per mestiere, chi lo fa con la passione che lei che io ci metto sulle cose, probabilmente questa visione ha titolo di poterla portare come contributo alla nostra Amministrazione.
La delega della sanità: non è vero che dare tanti soldi alla USL non serve a niente, io credo che serva, i contributi che sono il modo con cui la Regione si è comportata ultimamente con le delibere che ha fatto sono soldi buoni, soldi che servono per incrementare la qualità del nostro servizio sanitario.
La delega alla sanità per il momento ce l’ho io, la tengo per me proprio per questo primo periodo. Dopo valuterò insieme con la Giunta le cose da fare. Credo che sia dovere del Sindaco, proprio per il tema così importante e così centrale, che è la salute dei nostri cittadini, andare e valutarlo di persona attraverso un suo impegno diretto.
Sulla questione dell’Arzeron, ecc., io credo che ho fatto quello che tutti avrebbero dovuto fare, cioè quello di potere consentire ai nostri turisti, in particolare ai pendolari della domenica, di venire tranquillamente nelle nostre spiagge, cercando di fare in modo che il Magistrato alle Acque e le ditte che sono impegnate organizzino i lavori in maniera tale che nel periodo estivo sia consentito di non intralciare quel bene primario che è la nostra realtà turistica. Questo sarà non soltanto l’imprinting che voglio dare in questo periodo, ma è il modo con cui organizzeremo tutti i lavori e tutte le opere pubbliche nel nostro amministrare. L’ho chiesto all’Assessore Convento, lo chiedo a tutti, in modo tale che ci sia una rapporto, una relazione con le imprese, con chi fa le opere pubbliche che tenga conto di questa necessità, che non siamo una città normale, siamo una città che durante il periodo estivo ha delle particolarità che vanno assolutamente rispettate.
Per quanto riguarda la revoca dell’incarico all’avvocato Carlin, con il quale ho avuto un dialogo, prima di doverlo fare, proprio per la correttezza che ritengo di avere nei confronti dei professionisti che lavorano con l’Amministrazione comunale, ho ritenuto di farlo, sapendo bene che la risorsa della avvocatura civica è una risorsa importante, non ci sono avvocati di serie A o di serie B, ci sono avvocati, professionisti e l’Amministrazione comunale, grazie a Dio, ne è dotata.
Su una causa come questa mi sentivo tranquillo nell’affidarla alla nostra avvocatura civica anche per questioni di carattere economico, per risparmiare, nella misura in cui l’avvocatura civica fosse stata disponibile. Ho avuto la disponibilità e l’ho fatto in maniera molto cosciente.
Riguardo all’intervento di Giorgio Varisco, che ho apprezzato, io spero che un giudizio definitivo sull’attività nostra siano i fatti a doverlo dare, impareremo a conoscerci e credo che la stima che lei ha espresso sarà ulteriormente confermata nel tempo.
L’intervento di Roberto Bisto, io spero di avere le caratteristiche che dice lui, cioè di resistere a tutte le tensioni e le conflittualità che nascono per il fatto che molte volte saremo costretti ancora a guardare al passato. Probabilmente se guardiamo le prospettive future anche queste tensioni e questa conflittualità potranno venire meno. Noi nel PRG, nella variante, nel modo con cui condurremo la nostra azione amministrativa , nell’applicazione della Legge Regionale 11, anche per quanto riguarda il futuro, applicheremo le regole, così come sono definite dalle leggi e dai regolamenti che oggi vigono nel nostro ordinamento. Lo faremo nei giorni previsti.
Tra l’altro proprio per non suscitare conflittualità e tensioni ho ritenuto opportuno mantenere anche le professionalità che hanno svolto il lavoro fino a questo momento, perché non possiamo sempre buttare via tutto, ma bisogna sempre utilizzare quello che di buono è stato fatto.
Non voglio buttare via mai il lavoro fatto da persone e questo magari, delle volte, anche inimicandomi e mettendomi contro persone della mia parte politica. Dico questo, e concludo, perché ritengo che la serata di questa sera sia una serata utile. Abbiamo imparato a confrontarci, a rispettarci e a dialogare tra di noi, ovviamente con le reciproche posizioni ecc.. abbiamo dato anche una prova che se noi andiamo avanti così, potremo costruire delle cose utili per la nostra città. Ovviamente nei ruoli che ciascuno di noi svolge, nella maggioranza applicando, rendendo utili e proficui gli indirizzi e i programmi che si è prefissata di fare, nel ruolo di controllo, di suggerimento positivo e utile che la minoranza deve svolgere. Grazie.
Vi do un appuntamento, perché il bilancio dobbiamo approvarlo entro il 30 giugno, però alla Corte dei Conti dobbiamo mandarlo il 30 luglio, quindi avremo un'altra seduta attorno al 20 di questo mese. Comunque è già a disposizione nella Segreteria per poterlo esaminare. Grazie.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Sindaco per il suo intervento, ritengo che la discussione e il dibattito siano stati esaurienti, quindi direi che possiamo passare direttamente all’espressione di voto. Siccome il sistema computerizzato è stato attivato, questa volta non sarà per alzata di mano, ma è richiesto che il voto venga espresso in modo digitale.
Si voti. Chi ha votato contro: Lucio Tiozzo, Penzo Giuseppe, Fabiano Gibin, Varisco Giorgio, Scarpa Gianfranco, Mantovan Mauro, Salvagno Maurizio, Fortunato Guarnieri.
Non hanno votato: Bullo Claudio, Dianin Silvano, ha votato si, Boscolo Roberto Bisco, Boscolo Guerino Cocuccia, Donin Renzo, Fornaro Dario.
Riassumendo la votazione abbiamo 20 sì e 10 no, quindi l’approvazione ha avuto luogo.
Buona serata a tutti. Sono le ore 00.35.
Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue.
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
Fto VIANELLO Giorgio Fto dr. Stefano Nen
REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art. 124, comma 1, del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267)
Il sottofirmato Segretario Generale certifica che la copia della presente deliberazione viene affissa all’albo di questo Comune il giorno 19/09/2007 ove rimarrà esposta per 15 giorni consecutivi.
Addì 19/09/2007 IL VICESEGRETARIO GENERALE
Fto dr. Paolo Boscolo
Ricevo copia del presente atto per esporlo all’Albo Pretorio del Comune per la pubblicazione. F.to Il Messo ComunaleCopia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo.Lì, 19/09/2007 IL SEGRETARIO GENERALE ................................................
imp. n.
Protocollo n. 50776\2007
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