mercoledì 13 febbraio 2008

Un consiglio comunale veramente schifoso

Un consiglio comunale veramente schifoso

Egregio Direttore
La mozione sulla 194 è stata l’occasione di confrontarci in consiglio comunale sul tema dell’aborto, secondo me il più importante argomento discusso in questi sei anni in cui ricopro la carica di consigliere.
Io non lo so se il collega consigliere Massimo Zemello abbia presentato la " famosa" mozione sulla 194 al consiglio comunale della nostra città perché veramente sensibile al problema dell’aborto o perché obbligato a rispondere al movimento che ha consentito il suo approdo in consiglio, ma anche se così fosse (ed io non lo credo) l’importante è che su questo tema potuto constatare quanto la differenza tra centro destra e centro sinistra sia profonda e forse incolmabile.
In quanto a rispetto delle idee degli altri offre un panorama veramente desolante.
Nel consiglio comunale di giovedì 7 gennaio ho ascoltato attentamente gli interventi dei nuovi " peddé" , tutti finalizzati ad ottenere l'applauso di un gruppetto di donne presenti in aula consiliare. In tutti gli interventi che si sono susseguiti ho assistito al massimo dileggio verso chi pensa che l'aborto sia un omicidio (che male c’è a chiamare le cose col loro nome?).
Agli interventi della sinistra abortista seguiva regolarmente l'applauso della claqué presente in aula consiliare; peccato che questi interventi fossero tutti alquanto fuori luogo. Infatti, nella mozione presentata da Zemello e votata solo dalla maggioranza, non si chiedeva la modifica della 194 ma semplicemente (e giustamente) che l'amministrazione di centro destra si impegnasse nell'adempiere quelle parti della 194 che nella realtà vengono totalmente disattese.
Fa bene solo la candidata consigliera Silvia Vianello, ex ds, a commentare che molti consiglieri non erano sufficientemente informati specie se si riferiva all'ex sindaco Guarnieri, quando, tra i vari giudizi salomonici, ha affermato che prima dell'entrata in vigore della 194 gli aborti clandestini in Italia erano 260.000 all'anno, dato totalmente confutabile in quanto: a) Non esiste certo un registro degli aborti clandestini; b) Altri paesi europei dove l'aborto era legale e con un numero di abitanti equivalente all'Italia gli aborti registrati avevano dei numeri totalmente diversi.
Eppure avreste dovuto ascoltare con quanta veemenza con quanta sicurezza snocciolava questi dati totalmente gonfiati, presunti e del tutto non verificabili. La sparata dei 260.000 aborti l’anno, comunque, non è la più alta che ho sentito in vita mia: i vari Capezzone di turno arrivano a dire che erano un milione. Che l’aborto clandestino sia stata e sia anche oggi una realtà non si discute ma, è chiaro che i favorevoli all’aborto questi numeri se li inventano, non sono nemmeno capaci di mettersi d’accordo.
Ma tornando all'atteggiamento tenuto da questi depositari della verità assoluta Caro Direttore, questi esponenti di un partito che si dichiara nuovo e attento alle istanze Cattoliche e cristiane, mi chiedo e le chiedo: " ma come è possibile che certi preti anche a Chioggia siano schierati, a volte apertamente, con questo centro sinistra? ".
La sinistra, certa sinistra non perde un'occasione per dileggiare chi difende i valori della vita che sia la senatrice PD Binetti oppure il Papa.

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