venerdì 23 maggio 2008

NOVITA'

NOVITA'
Questa sera uscendo dalla commissione sono stato cortesemente criticato da Valentina Agatea in quanto pensava che non avessi pubblicato un suo commento, siccome non è così, probabilmente ci sarà stato un inconveniente, ho pensato di invitare lei e alcune sue....compagne di iniziative ed altre amiche per un confronto sui temi che vorranno...pubblico su questo blog.
Visto che per il prossimo consiglio comunale si discuterà della vostra iniziativa di modifica dello statuto per acconsentire un certo numero di posti sicuri per le donne vi invito a scrivere su questo blog quello che riterrete più opportuno.
Vediamo se da questo confronto ne uscirà qualche cosa di positivo.
A voi la mossa.
p.s. Se qualcun altro volesse pubblicare me lo richieda all'indirizzo andrea.comparato@gmail.com e provvederò ad inviarvi l'invito.
benvenuto a tutti

4 commenti:

Anonimo ha detto...

:) ci sono!

Viviana Terzulli ha detto...

La questione delle quote rosa è alquanto complessa.. ma non penso che la direzione giusta per farsi sentire sia quella di "pretendere" dei posti. Bisogna darsi da fare, rimboccarci le maniche e concretizzare l'emancipazione della quale, nel 2008, possiamo vantarci!! Non dimentichiamo che perfino la Costituzione garantisce equo accesso, per uomini e donne, ai posti di lavoro, evitando discriminazioni... ma nn garantisce pari "posti", quelli bisogna conquistarseli!!!!

Anonimo ha detto...

Carissimo Andrea ti ringraio dell'invito a scrivere nel tuo blog, ma credo sia più corretto commentare quello che l'autore dello stesso blog scrive.
Sono una di quelle donne che nella primavera dello scorso anno hanno pensato di promuovere la raccolta firme sulla rappresentanza paritaria di genere all'interno delle istituzioni e degli enti collegati. Nella nostra proposta si richiede al consiglio comunale di deliberare la modifica dell'articolo 5 e 25 dell'attuale statuto città di Chioggia, chiedendo il rispetto dei principi costituzionali (art.3 Cost.) per cui uomini e donne devono essere uguali davanti alla legge ed è compito dell'ente pubblico rimuovere ogni ostacolo che limiti di fatto la libertà e l'ugualianza dei cittadini. Nella modifica si chiede il rispetto di una quota (1/3) nell'assegnazione delle cariche politiche all'interno dell'organo esecutivo dell'amministrazione pubblica e di tutti i consigli di amministrazione negli enti collaterali all' ente pubblico.
Alcuni di voi faranno subito riferimento alle quote rosa, effettivamente è questo che noi propotrici chiediamo, ma non come quota di salvaguardia ma come quota di rispetto, come strumento per arrivare a poter dimostrare che anche noi donne esistiamo nel panorama politico del nostro paese.
E' chiaro che non dovrebbe essere neccessario, però nel momento in cui i partiti in primis non investono nelle donne all'interno delle proprie fila si deve trovare un'altra soluzione per poter dimostrare il proprio valore.
Non è una questione di posti, come qualcuno potrebbe insinuare, anche perchè essendo la proposta partita dalle donne della coalizione di centro sinistra ed essendo ora l'amministrazione di centro destra mi sembra chiaro che a noi promotrici in ogni caso non verrebbe nulla, però comunque continuiamo a credere che la nostra proposta possa essere un punto di partenza per dare alle donne di qualsiasi area esse siano di avere la visibilità che dovrebbe essere riconosciuta naturalmente.
Con questo non voglio dire che gli uomini che sono in consiglio o in giunta non rappresentano le donne perchè rappresenteranno di certo le proprie elettrici, però mi sembra chiaro che una rappresentante donna in giunta e lo dimostra la presenza della Marangon porta un punto di vista nel valutare le problematiche di certo diverso, rispetto al resto degli assessori uomini, e la stessa cosa si avrebbe in consiglio se fossimo riusciti ad eleggere un consigliere donna.
Noi donne non siamo migliori degli uomini ma di certo diverse.
Valentina Agatea

andrea comparato ha detto...

Cara Valentina non sono d'accordo con te, le donne, ovviamente in generale, sono migliori degli uomini: si diplomano/laureano prima e con voti più alti,se single sono in grado di gestire le loro vite in modo molto più pragmatico e concreto,oltre a tutto pur mettendo al mondo i figli, ci stanno dietro molto più dei padri e riescono a lavorare, portare avanti la famiglia ect ect.Purtroppo è anche vero che c'è ancora una certa dose di discriminazione nel mondo del lavoro.
Tutto ciò premesso pur apprezzando la vostra iniziativa che comunque pone il problema non sono d'accordo su...concedere per statuto un certo numero di posti in consiglio e vedo che su questo la pensano come me tantissime donne e tantissimi uomini di cui ho molta stima.
Cmq affronteremo ancora questo argomento. ciao e grazie per l'intervento
ciao