IN PREPARAZIONE (nota bene : lo scritto è buttato giù, è da correggere e da sistemare)
A Mestre, presso il Russot Hotel ( ex Ramada) si è svolto il convegno " Riformisti verso il Pdl" organizzato dal consigliere regionale Nero Laroni.
Dopo la breve introduzione di Franco Castro, il consigliere regionale Nereo Laroni ( ex nuovo psi) da vero padrone di casa ha attirato l'attenzione dei quasi trecento ospiti ( moltissimi esponenti della pdl regionale, inclusi Mario Dalla Tor e il capogruppo di fi reg Remo Sernagiotto) ricordando l'accelerazione che è in essere per la costruzione della pdl avvenuta dopo le ultime elezioni ha via via sottolineato alcuni aspetti della realtà politica regionale e nazionale, di come sia un danno che non esiste una vera opposizione che funga da un vero stimolo a chi governa, accusando Veltroni di aver perso il suo ruolo soccombendo al Di Pietro Bau Bau, riferendosi anche agli ultimi sviluppi della Lega e pur riconoscendo la sua tendenza a rafforzamento non ha evitato di criticare ( direi pacatamente) di una vera e propria IPOCRISIA....di giorno utilizza la badante o l'immigrato in ditta e poi và a fare le manifestazioni che pur attirando il consenso si rifanno ad i peggiori sentimenti degli uomini.
Laroni ha voluto anche rivendicare che il ruolo riformista è da SEMPRE nei socialisti, evidenziando che i ministri più innovatori e riformisti e che danno effettive risposte nei loro comparti sono appunto i ministri Brunetta e Sacconi ( nota: ex socialisti) nel suo intervento Laroni si è interrogato su come si dovrebbe fare per dare risposte puntuali per la crescita della società.
Ho già avuto modo di ascoltare altre volte il ministro Brunetta, sia durante la campagna elettorale che dopo quando era già diventato ministro, a Chioggia e a Cortina, ogni volta ho registrato un grado di attenzione altissimo da parte della gente.
Ieri sera al Russot Hotel , Brunetta è riuscito ancora di più a migliorare le sue performance di relatore....c'era più silenzio in quella sala che in una Chiesa.
Non è certo possibile riferire e condensare in poche righe oltre un'ora di discorso ma sopratutto le emozioni che ci ha trasmesso.
Dopo aver fatto un lungo escursus ( seguito da tutti) ci ha fatto una vera e propria lezione di storia della politica ( che tenterò di riportare quanto meglio ma so già di non esserne all'altezza) e partendo dalle istanze riformiste del primo centro-sinistra del '900, parlandoci di come la sua esperienza si è formata a cavallo di quel periodo e il riformismo vero, tra gli altri ha citato Turatti, contro tutti i massimalismi di tutte le razze e specie( nel ricordare di quando, da bambino, era stato prescelto per continuare gli studi è arrivato alle lacrime) degli anni dell'invasione di Praga, di come in tutti quegli anni i comunisti stavano sempre dall'altra parte, compreso chi anche oggi ricopre incarichi al massimo livello dello stato.
Nei primi anni '90, un signore con i baffetti, il capo della gioiosa macchina da guerra, voleva spazzare tutto questo e con lo sfaldamento ( io direi ad hoc) di un certo quadro politico si apprestava a prendere l'80% dei seggi in parlamento con un consenso elettorale del 32%.
E' a questo punto che Berlusconi, prima cercando di convincere i vari sopravissuti a tangentopoli a unirsi contro la minaccia prende la sua decisione di scendere in campo, e prima deriso da tutti ( io direi da tanti fessi) , ha vinto le elezioni salvando il paese da quella banda di parassiti ( questo mi permeto di aggiungerlo io) ..., anche se, ha aggiunto il ministro dovette fare un'alleanza composta al sud con An-Fini e al Nord con la lega.
Nei suoi passaggi Brunetta ha ricordato che le riforme che sta portando avanti non sono certo fatte per colpire i dipendenti pubblici ma per difendere la povera gente che ha necessità del servizio pubblico, i ricchi i benestanti, posso tranquillamente acquisire dal mercato quello che la p.a. non gli fornisce.
Se quindi i sindacati sono da dalla parte dei fannulloni il ministro sarà sempre contro.
Non sono mancate indicazioni precise anche al coordinatore della provincia di Venezia, Mario Dalla Tor, aspirante alla nomina di candidato alla presidenza della provincia di Venezia al quale ha ricordato che gli accordi si fanno in due ( riferendosi alla lega ) e qui ne avrei da dire....ma è meglio che non mi pronunci, almeno per il momento.
Per quel che mi riguarda penso di aver avuto veramente un colpo di fortuna poter assistere agli interventi sia del consigliere regionale Nero Laroni che del Ministro Brunetta perché dallo spessore dei loro discorsi, da quanto hanno raccontato sugli altri ministri, Brunetta si è complimentato pubblicamente con la Gelmini, con Sacconi, con Alfano e con Maroni, mi sono ulterioremente convinto che, nonostante tutti gli errori che umanamente si possono fare, il centro-destra pullula di personalità eccellenti che un giorno potranno tranquillamente sostituire Silvio Berlusconi quando deciderà di passare il testimone.
( Passaggio sul Governo Prodi che con crescita, tesoretto e promesse varie aveva il consenso sotto zero e il governo Berlusconi con crescita zero, con 35 miliardi di tagli ha il massimo consenso mai
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