COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Il Ministro alle politiche agricole Luca Zaia risponde sulla proposta del fermo biologico differenziato
Il Ministro alle politiche agricole Luca Zaia risponde sulla proposta del fermo biologico differenziato in seguito alla richiesta inviata dall’assessore alla pesca Nicola Boscolo Pecchie. Una questione di cui “il mio dicastero si sta occupando – scrive Zaia – e della quale il quadro normativo comunitario di riferimento consente di affrontarne la problematica nei termini evidenziati”.
“E’ evidente che la varietà del nostro mare si prospetta come una enorme potenzialità, senz’altro da tutelare e rispettare, tuttavia un fermo biologico della pesca indifferenziato non fa né l’interesse della tutela marina, né l’interesse dei pescatori. – aveva segnalato Pecchie al ministro Zaia e all’assessore regionale alla pesca Maria Luisa Coppola su indicazione degli operatori locali – Ciò che si propone è invece un fermo biologico differenziato, secondo le caratteristiche di macro aree omogenee per specie ittiche e ciclo di riproduzione. Una ipotesi da valutare previa attenta valutazione scientifica. E’ una questione da percorrere con fermezza sia a livello nazionale che regionale e se necessario portandolo all’attenzione dell’Unione Europea, contestualmente al coinvolgimento della nostra marineria. Si tratta di una richiesta legittima che arriva dagli stessi pescatori. Il provvedimento di fermo non differenziato può infatti mettere a repentaglio alcune specie, che rischiano di venir pescate ancora in taglie piccole. Anche il settore della pesca ha bisogno di federalismo, un’esigenza che il Comune da solo non può soddisfare, ma su cui porrà tutta l’attenzione e l’impegno necessario. In questa fase delicata per la pesca, pur considerate le limitate competenze del Comune, non vogliamo sottrarci all’impegno sulle questioni sollevate dai nostri operatori.”
“Per l’arresto temporaneo della attività di pesca si prevede la possibilità di intervento sulla base dei piani di gestione che garantiscono lo sfruttamento sostenibile degli stock e il mantenimento dell’impatto delle attività di pesca sugli ecosistemi marini a livelli sostenibili– risponde il Ministro Luca Zaia – Piani di gestione, predisposti a livello di GSA (Geographic Sub – Area), che per la loro stessa impostazione si riferiscono agli ecosistemi e allo sforzo di pesca gravante a livello locale. Tra le misure proposte quindi si è tenuto conto delle peculiarità locali per l’individuazione dei periodi di interruzione temporanea dell’attività di pesca.”
Attualmente il Ministero sta procedendo all’invio di tali proposte alla Commissione europea. Il Ministro assicura tuttavia che le questioni riguardanti le misure tecniche, fra cui il fermo biologico, saranno oggetto di trattativa con le parti interessate.
“Sulla base della missiva– conclude Pecchie- lavoreremo assieme agli operatori per approfondire i margini di trattativa e di proposta citati. Si tratta di una risposta pertinente al problema che evidenza il serio interessamento dell’amministrazione comunale e del Ministro Luca Zaia”.
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