martedì 24 febbraio 2009

E' affondato un peschereccio chioggiotto

Purtroppo questa mattina, sembra verso le quattro del mattino,mentre navigava in acque internazionali è andato perduto il peschereccio MARIA CROCIFISSA in seguito, mi dicono, ad un incendio.Tutti i componenti dell'equipaggio sono stati salvati ma la barca è andata completamente perduta.Sembra, ma il condizionale è d'obbligo, che ci siano state delle mancanze nel prestare soccorso, infatti le prime barche che hanno prestato soccorso non erano adeguate per spegnere un incendio di grandi dimensioni. Inoltre l'evento è avvenuto in acque internazionali.L'assessore Nicola Pecchie ha incontrato immediatamente una delegazione dei pescatori. Alle cinque della mattina i pescatori per protesta avevano intrapreso un'azione di protesta a Vigo per contestare come si erano svolte le azioni di soccorso.


Alle 20 della sera l'amico Nicola Pecchie, assessore alla pesca, mi ha cortesemente richiamato per darmi notizie precise degli eventi.
Quando è scoppiato l'incendio nel locale cucina l'equipaggio, è la famiglia Marangon, ha compreso immediatamente la gravità e comprendendo che non sarebbero riusciti a domare l'incendio si sono affrettati a chiedere soccorso. I primi soccorsi però pur salvaguardando le vite umane non avevano mezzi adeguati per domare l'incendio, tante è vero che il peschereccio è andato completamente perduto.
Ora con il tempo, e ce ne vorrà, si stabilirà se ci sono state mancanze nel prestare soccorso, quello che l'assessore ha già potuto verificare è che per convenzione internazionale essendo il mezzo nautico in acque Croate era di loro competenza.
Ad ogni buon conto l'amministrazione, nella persona di Nicola Pecchie si è attivata, praticamente tutta la giornata per attivare il ministro degli esteri che contatterà le autorità croate.
Purtroppo l'amministrazione non può certo rifondere la perdita del mezzo però sono scattate, e qui c'è veramente da essere orgogliosi dei nostri pescatori purtroppo molto spesso poco considerati, è scattata la solidarietà della marineria Chioggiotta che hanno interrotto immediatamente la pesca tornando in porto ( hanno anche effettuato una dimostrazione di protesta a Vigo) concludendo in giornata che dedicheranno l'intero ricavato di pesca di una giornata alla famiglia Marangon. Inoltre tramite la fondazione pesca, come lo stabilisce il regolamento, dedicherà una frazione del bilancio per aiutare questa famiglia che aveva acquistato da poco il mezzo e ha ancora 18 mesi di cambiali da onorare.
Altro aspetto e che tutti i cinque membri dell'equipaggio, mi dicono che è un'intera famiglia, verrà imbarcato in altri pescherecci in modo di garantire un reddito.
Questo non rifonderà certo questa famiglia dell'intera perdita però senz'altro non mancherà una solidarietà concreta da parte dei colleghi pescatori e di questa amministrazione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

SONO CONOSCENTE DELLA FAM. MARANGON E SONO UN PESCATORE CHIOGGIOTTO. SONO CONTENTO CHE CI SIANO DEGLI AIUTI PER L'ACCADUTO...PERO',DA PRATICANTE E CONOSCENTE DELL'AMBIENTE DEL PESCATORE "CHIOGGIOTTO" LASCIATEMI DIRE UNA COSA: E' ORA CHE SI FINISCA CON QUESTI INFORTUNI E/O DISGRAZIE SUI PESCHERECCI E CI SI PIANGA SOPRA QUANDO LA SICUREZZA A BORDO E' QUASI TOTALMENTE INESISTENTE. CI VORREBBERO DELLE DOCUMENTAZIONI VALIDE PER FAR VEDERE ALLE AUTORITA' DI COMPETENZA CHE DURANTE IL NOSTRO LAVORO SI RISCHIA L'INFORTUNIO TROPPO SPESSO,SIA PROPRIO CHE COLLETTIVO. PER COMINCIARE BASTEREBBE UNA SEMPLICE "INTERVISTA-SONDAGGIO" AD UN PO' DI MARINAI (NON ARMATORI PERO') E NE VERREBBERO FUORI DELLE "BELLE".
RIPETO,INFINE,CHE DO' TUTTA LA MIA SOLIDARIETA' ALLA FAM.MARANGON E CHE LE MIE PAROLE VORREBBERO SOLO MUOVERE QUALCOSA PER AIUTARE,ALMENO NEL RIDURRE I RISCHI, TUTTI I MARINAI DI CHIOGGIA.
VI SALUTO E VI RINGRAZIO PER AVER LETTO IL MIO COMMENTO.

UN MARINAIO.