venerdì 6 novembre 2009

appello del sindaco

APPELLO

"Non togliete quel crocifisso"

Alcuni rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico hanno firmato un documento nel quale esprimono seri dubbi di contrarietà al dettato Costituzionale riguardo alla sentenza della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo che condanna l'Italia per le norme che prevedono l'esposizione obbligatoria nelle aule scolastiche del Crocifisso. Si chiede perciò di aderire al loro appello "in difesa del crocifisso"

Di fronte ad un giudizio così fermo e deciso espresso dalla Corte dei diritti dell'Uomo siamo obbligati a ribadire quanto la Costituzione italiana esprime attraverso gli articoli 7, 8, 19 e 20. Essa assicura la libertà religiosa a tutte le singoli confessioni ma non eguaglianza di trattamento. La nostra storia infatti ha radici cristiane antiche che non possono essere cancellate, questo significherebbe rivoluzionare tutti i programmi scolastici di materie come la storia italiana, dell'arte o dell'architettura intessute di una tradizione cattolica secolare che ha formato intere generazioni. La croce anche per il laico è simbolo della identità di un popolo pronto al dialogo e al confronto costruttivo per accrescere la propria maturità. Per il credente invece essa è segno del dolore dell'uomo che rinasce a vita nuova. Togliere il crocifisso significa quindi favorire alla creazione di una società priva di un fondamento stabile in cui predomina il relativismo e l'assenza di valori a cui guardare. 

 

tiozzo romano pagio
 
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Andrea Comparato
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