Carlo Alberto TesseriELEZIONI, LA GRANDE FUGA DEI GALANIANI " Siamo una squadra, non c'è solo lui"
Sernagiotto: chi non corre poi non pretenda di fare l'assessore
Venezia- Un politico di lungo Corso come Carlo Alberto Tesserin,consigliere regionale da vent'anni tondi tondi, non si nasconde dietro un dito:" La preoccupazione c'è ed è inevitbile:siamo al cambio di una stagione politica.Il timore è che il Veneto diventi diverso da quello che è,anche se la Lega dimostra di avere personaggi di grande qualità" Il timore,tanto per dire, è di pigliare una sonora scoppola alle regionali di Marzo.La certezza è che nulla sarà come prima:per gli uomini di provata fede Galaniana ( sempre meno e sempre meno visibili ultimamente) e quelli di fede Sacconiana-Sernagiottiana,che dalle urne hanno forti probabilità di uscire rafforzatie soprattutto in maggioranza. La geografia del potere regionale e del consiglio è già in continuo movimento, ma un punto fermo, nella complicata alchimia dell'alleanza LEGA-PDL, c'è già:l'accordo sul listino bloccato del presidente.Anzi, sui primi sei posti. Visto, che, con le previsioni per la coalizione di sfondare la barriera del 55%, del listino ne passeranno solo sei: cinque più il presidente.
L'accordoraggiunto è quattro per il PDL, 2 per la Lega, compreso il presidente.Uno di questi quattro è molto probabile che debba andare alle forze minori del PDL ( socialisti di Laroni?Mpv di Piccolo? Dipenderà dalle indicazioni nazionali), uno a un uomo di provata fede Galaniana,uno, praticamente certo, a Piergiorgio Cortellazzo,capogruppo uscente degli ex An, uno alla componente Sacconi-Brancher.Con questi numeri- è la tesi di chi vede Remo Sernagiotto vicegovernatore nonostante sia Trevigiano come il possibile presidente Luca Zaia - sarà difficile che la componente Galaniana riesca ad esprimere il vivegovernatore, cioè Renato Chisso. Dovesse anche fare il pieno di preferenze a Venezia ( come è probabile) sarà difficile che riesca ad andare avanti all'altra componente. E che l'aria sia radicalmente cambiata lo testimonia una chiaccherata con Elena Donazzan, assessore uscente che qualche mese fa era stata protagonista di un bel botta e risposta con ilministro Luca Zaia,allora stigmatizzato perché troppo presenzialista. " Era prevedibile che ci potesse essere un candidato presidente della lega, è positivo che non ci sia più l'UDC, ho apprezzato che Zaia abbia detto che c'è un buon governo in regione. Certo. c'è stata una personalità forte come quella di Galan, ma ricordiamo che non era solo,aveva una squadra". Una squadr che ora deve cercare di fare un risultato che sembra quasi un miraggio:eguagliare le percentuali delle europee." Il riposizionamento è una cosa naturale- dice Renzo Marangon, che nel suo collegio uscente, Rovigo, dovrà vedersela con la sua collega Isi Coppola e la probabilità per il PDL di fare un solo consigliere- la competizione è una cosa sana" Deciso anche Sernagiotto: " Saremo leali con il Candidato presidente, ma chiederemo al Veneto la maggioranza per il PDL. e chiederò al partito che chi sta fuori per la competizioneper favorire qualche amico, poi sia fuori deltutto, non rientri dalla porta degli assessorati". Il riferimento a Lia Sartori, che ha smentito le voci che la davano vicegovenratore in pectore.Tomori di una débacle?Leonardo Padrin ( uno di quellipiù sicuri della rielezione a Padova,insieme a Clodovaldo Ruffato e Fabio Conte, il pedriata di Margherita Galan) pensa che dipende tutto dagli uomini e donne del PDL, anche se ( ed è una posizione nota, ndr) è uno scandalo che ci sia ancora il listino".
Il quadro si completa con qualche cartolina delle provincie dove i pidiellini dovranno vedersela con numeri decisamente ridotti rispetto all'ultima volta.
A Vicenza, Giuliana Fontanella, l'assessore ElenaDonazzan, ma è facile che si possa arrivare a tre, con costantino Toniolo. A Belluno bottino magruissimo: il pDL rischia risca di non farne neanche uno perché prima arriva la Lega e secondo il centrosinistra e i posti sono due.Salterebbe il giro così Dario Bond, il pasdaran che aveva messo in piedi la raccolta di firme on-line per chiedere un nuovo mandato per Galan, che infatti ieri annunciava di essere in un periodo di pausa e di " non voler parlare". Atreviso, oltre che a Sernagiotto, può farcela solo Amedeo Gerolimetto, che non ha nessuna intenzione di fare il sindaco di Castelfranco.
Sara D'Ascenzo
Commento:
L'articolo sicuramente " fotografa" una situazione di un punto di vista, a mio avviso i punti di vista possono essere tanti, da quello mio ,sicuramente sbilanciato più sul contesto cittadino però con mezzo piede anche nella realtà Veneziana posso concordare su alcuni punti.
Sicuramente dopo le regionali di Marzo le cose saranno diverse sicuramente il presidente Tesserin avrà la possibilità di valere per le sue capacità e per i suoi voti a differenza di alcuni suoi colleghi che derivano le loro " capacità" solo per la vicinanza o meno al presidente Galan.
Altro punto evidente è che di questa partita né il centro-sinistra né l'UDC è in partita sarebbero veramente solo voti sprecati.
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