mercoledì 19 settembre 2007

consiglio comunale del 19 9 07: prg ultima votazione



 
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Dal gazzettino del 20 09 2007
Insolita unità d'azione tra i due schieramenti, in vista dell'approvazione degli emendamenti preliminari. Sta di fatto che il voto degli emendamenti, punto dopo punto, è proceduto a maggioranza bulgara. Ieri sera verso le 22.15 c'è stato tuttavia un primo momento di imbarazzo per un emendamento di Rifondazione sulla quota delle case popolari. Ma l'entrata in vigore del nuovo Piano regolatore generale, formulato dalla passata maggioranza di centro sinistra, sconfitta alle ultime elezioni dall'alleanza di centro destra, capitanata da Romano Tiozzo, parrebbe comunque avvicinarsi a tappe forzate.

Nella seduta di martedì sera, in altri termini, tutte le forze politiche hanno dimostrato un notevole senso di concretezza, benché l'impianto generale dello strumento urbanistico, imposto a suo tempo dall'Ulivo e dai suoi alleati, fosse stato ampiamente contestato dalla Casa delle libertà, quand'essa costituiva ancora l'opposizione.

Quest'atteggiamento fondamentalmente benevolo - fa notare la maggior parte degli esponenti del centro destra - dovrebbe essere inteso come dettato da considerazioni di natura fondamentalmente pragmatica. Lo ha rilevato a chiare lettere il consigliere di maggioranza, Massimo Aprile, cui ha fatto eco l'ex sindaco, Fortunato Guarnieri il quale non si è lasciato sfuggire l'occasione di difendere il "suo" Prg, pur ammettendo che la perfezione non è propria delle azioni umane.

È parsa conciliante pure la presa di posizione del candidato del centro sinistra, Lucio Tiozzo (Ds). Premesso che l'approvazione del piano aprirà una fase nuova per Chioggia, ha aggiunto che la politica e l'economia dovranno chiudere definitivamente il capitolo delle rendite di posizione, soprattutto per poter contrastare con successo la fuga dei giovani.

Altrettanto conciliante, il capogruppo di Forza Italia, Brunetto Mantovan il quale, dopo aver rammentato che tutta la documentazione preliminare al dibattito è stata presentata in anticipo, contrariamente a quant'era avvenuto in diverse altre occasioni, ha catalizzato l'attenzione proponendo la ricostituzione della Commissione edilizia. Com'è noto, l'organo consultivo previsto prima dell'elezione diretta dei sindaci, era stata abolito.

Secondo l'esponente della Cdl, la commissione composta da soggetti indicati da tutte le componenti politiche, dovrebbe fungere da filtro e da camera di discussione. "Grazie all'organo consultivo - prevede Mantovan - sarebbe possibile evitare discussioni e, soprattutto, l'insorgenza di casi giudiziari. Com'è noto, il comune è alle prese con un'impressionante mole di cause legali riguardanti casi che, forse, si sarebbero potuti risolvere senza scomodare i tribunali".

Roberto Perini


Con la seduta del 19 settembre si è concluso la raffica di commissioni e consigli comunali relativi alla partita del piano regolatore, con la votazione definitiva di ieri sera si è arrivati finalmente alla conclusione di un iter durato anche troppi anni.
Come indica nell'articolo sopra riportato di Roberto Perini c'è stato un " atteggiamento benevolo" da parte della maggioranza, in effetti in questi pochi mesi di amministrazione di centro destra abbiato concesso all'opposizione quello che nella passate amministrazioni di Guarnieri in dieci anni non hanno MAI concesso.
In questi quattro consigli comunali, abbiamo votato i loro emendamenti, i loro ordini del giorno, le loro richieste di sospensione.

In questo dimostriamo la nostra differenza con loro, mentre loro non hanno MAI votato un nostro emendamento né un nostro ordine del giorno noi lo abbiamo fatto perché è giusto fare così.
Se un provvedimento è utile alla comunità è un dovere votarlo tutti assieme senza logiche di schieramento.





COPIA


VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

N. 73 IN SEDUTA DEL 11/09/2007


Oggetto: APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 LUGLIO 2007.


L’anno duemilasette, addì undici del mese di settembre alle ore 20.30 nella Residenza Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale in adunanza Straordinaria di 1 convocazione.
Eseguito l’appello, risultano:

Presenti Assenti
1 TIOZZO Romano Pagio Sindaco X
2 VIANELLO Giorgio Presidente X
3 BOSCOLO Massimo Zemelo Vice Presidente X
4 MANTOVAN Mauro Vice Presidente X
5 SALVAGNO Maurizio Consigliere Anziano X
6 PENZO Manuel Consigliere X
7 MANTOVAN Brunetto Consigliere X
8 DA RE Andrea Consigliere X
9 BOSCOLO Giuseppe Palo Consigliere X
10 COMPARATO Andrea Consigliere X
11 APRILE Massimo Consigliere X
12 DI GIOVANNI Giovanni Consigliere X
13 BOSCOLO Guerino Cocuccia Consigliere X
14 PENZO Giuseppe Consigliere X
15 BOSCOLO Roberto Chio Bisto Consigliere X
16 SCARPA Gianfranco Consigliere X
17 CASSON Giuseppe Consigliere X
18 TIOZZO Massimiliano Caenazzo Consigliere X
19 MARANGON Sandro Consigliere X
20 DOLFIN Marco Consigliere X
21 GORINI Marcello Consigliere X
22 BULLO Claudio Consigliere X
23 MANCINI Massimo Consigliere X
24 DONIN Renzo Consigliere X
25 GIBIN Fabiano Consigliere X
26 GUARNIERI Fortunato Consigliere X
27 FORNARO Dario Consigliere X
28 VARISCO Giorgio Consigliere X
29 DIANIN Silvano Consigliere X
30 VARAGNOLO Sandro Consigliere X
31 TIOZZO Lucio Fasiolo Consigliere X
26 5

Partecipa alla seduta il Sig. Stefano Nen Segretario Generale del Comune.
Il Sig. VIANELLO Giorgio nella sua qualità di Presidente, constatato legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta e chiama a fungere da scrutatori i Consiglieri , invita quindi il Consiglio a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, compreso nell’odierna adunanza.


Ufficio proponente: SEGRETERIA GENERALE\\UFFICIO CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto il verbale della seduta del Consiglio Comunale del 26 luglio 2007;

ad unanimità di voti, espressi mediante sistema computerizzato, su 26 Consiglieri presenti;

D E L I B E R A

Di approvare l’allegato verbale della seduta consiliare del 26 luglio 2007.


(Estrapolazione effettuata dalla ditta Meeting Service giusta determinazione n. 34 del 20.01.2006)

Sono le ore 20.20 quando il Presidente invita il Vicesegretario, Paolo Boscolo, ad effettuare l’appello.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
23 presenti. Cominciamo con il punto 1: “Interpellanze”

DELIBERAZIONE N. 67 DEL 26.07.2007

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
La prima interpellanza è stata presentata da Tiozzo Lucio, che non mi sembra presente.
La seguente è stata formulata da Comparato Andrea ed è: “Progetto utilizzo da parte dell’attività Aeroportuale delle banchine del porto commerciale, ancora obbligate presso l’Isola dei Saloni”. Prego. (prot. n. 35559 del 25.06.2007)

CONSIGLIERE ANDREA COMPARATO:
Grazie Presidente, buonasera a tutti. Nel marasma dei problemi che imperversano, francamente ho anche quasi un certo timore a leggerla, però effettivamente anche questo è un problema e credo che alcuni problemi si potrebbe risolvere anche abbastanza facilmente.
Senza leggerla l’interpellanza la sintetizzo. Come sappiamo presso l’Isola dei Saloni c’è ancora una parte del porto commerciale e, nel porto commerciale a volte c’è l’utilizzo da parte dell’Autorità aeroportuale delle banchine per quanto riguarda le navi del porto commerciale.
Chiedevo se potevamo, ovviamente non credo che l’Amministrazione comunale possa entrare nel merito della gestione delle navi e so che ci sono problemi di banchine, ci sono tutta una serie di situazioni che non credo possiamo gestire noi come Amministrazione, però credo che magari con qualche semplice chiamata del Sindaco o dell’Assessore competente, se effettivamente qualche volta potrebbero cercare di non mettere navi che caricano o scaricano materiali particolari, tipo granaglie, polveri, che vanno a colpire tutta la zona e ricordiamoci è la zona, anche se continua a insistere nella zona del porto, è vicinissima al centro abitato e a numerose abitazioni. Quindi se era possibile cercare di sensibilizzare l’Autorità aeroportuale affinché, nei limiti delle possibilità, riducano questo tipo di utilizzo.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Prego.

SINDACO:
Cerco di rispondere a questa interpellanza. Lei sa Consigliere che l’attività aeroportuale attualmente è suddivisa in due zone aeroportuali: la zona del Porto dei Saloni e la zona del Porto di Valdario. A quello che so, mi consta che i due terzi, quasi due terzi dell’attività aeroportuale si svolgano nel nuovo complesso di Valdario e ancora un terzo viene svolto all’Isola dei Saloni.
La gestione dell’attracco delle navi, la decisione in quale delle due realtà portuali che hanno anche ancora diverse aspetti, ovviamente l’una meno impattante, l’altra un po’ più impattante, dipende dalla Capitaneria di porto per le regole dell’attracco etc. sono dovute, in taluni casi, ad accordi diretti tra le compagnie portuali e la nave, per cui la nave arriva direttamente nel luogo prefissato, condizioni permettendo, in altri casi invece è proprio l’Autorità portuale, la Capitaneria di porto che decide l’attracco, in relazione anche – ripeto – alle condizioni che talvolta non sono soltanto commerciali. Capisco che la problematica è importante e che progressivamente man mano che l’attività portuale in Valdario sarà incrementata, - anche le difficoltà che oggi ci sono e che travalicano la gestione del porto perché riguardano problematiche molto complesse, che magari affronteremo una volta in Consiglio comunale -, ebbene man mano che l’attività nel porto di Chioggia di Valdario andrà incrementandosi, tutto andrà a regolamentarsi meglio. Il Porto di Saloni è destinato ad altro e le navi commerciali che arrivano sono destinate a spostarsi dall’altra parte.
Quindi, detto questo, l’azione che l’Amministrazione comunale può fare è solo un’azione di sensibilizzazione, di attenzione, di sollecitazione dell’autorità competente. Su questo punto io cercherò di fare il possibile per intavolare un rapporto di collaborazione, ho già avuto due incontri con la Capitaneria di porto, tenendo conto anche di questa problematica, che non è la sola. Perché riguarda tutta la funzionalità del porto di Valdario, che porterà con sé la soluzione di alcuni problemi che sono da anni irrisolti, quali per esempio la proprietà delle panchine, il conferimento, la gestione dei 12 metri della banchina. La piena funzionalità del Porto potrebbe accelerare sicuramente lo spostamento dei traffici dai Saloni a Valdario e risolvere questi problemi.
Questo tema è oggetto del mio impegno, ho sollecitato anche tutte le autorità competenti, non solo la Capitaneria di Porto ma anche la Regione che ha una legge regionale in Commissione sul tema del porto, dell’assegnazione della demanialità, il Ministero dei Trasporti attraverso il sottosegretario con il quale ho preso contatti per rifare una Conferenza di Servizi e arrivare a una definizione dell’organizzazione del porto che sia confacente a queste prospettive, perché abbiamo una struttura portuale di qualità ed interessante, che va sviluppata e va fatta crescere. Monitorando queste iniziative, stando vicino alle soluzioni che potrebbero emergere, credo che la soluzione per le problematiche che lei pone, potrebbe essere più radicale, nel frattempo il lavoro che possiamo fare è quello di far presente i problemi, di cercare di trovare e di sollecitare le soluzioni da parte dell’autorità competente.

CONSIGLIERE ANDREA COMPARATO:
Come avevo anticipato, so bene che è una problematica complessa e sappiamo appunto che ci sono in essere questi futuri sviluppi del trasferimento del porto commerciale. Sono soddisfatto della risposta del Sindaco, sollecito magari una telefonata non ufficiale, che a volte può essere più incisiva in tante situazioni, grazie.


PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
C’è una successiva interpellanza, sempre da parte dello stesso consigliere Comparato. L’oggetto è: “Adattamento di uno dei ponti del Canale Vena per consentire il transito dei disabili e delle carrozzine”. (prot. n. 35560 del 25.06.2007)

CONSIGLIERE COMPARATO ANDREA:
Considero il problema in oggetto anche più importante di quello che ho enunciato prima. Sappiamo tutti che la popolazione, le persone che abitano dall’altra parte del Canale Vena per poter arrivare al centro e in piazza devono, per chi appunto è disabile e ha la carrozzina ma anche per i genitori con le carrozzine dei bambini, devono necessariamente passare per il ponte di San Giacomo. Ci siamo interessati. So anche che nella precedente Amministrazione, io sinceramente non l’avevo mai… c’è stato il tentativo di risolvere il problema, dopo si è insabbiato tutto e io spero anche che ci sia una collaborazione con i colleghi della minoranza. In pratica mi hanno detto tutti quanti che non è possibile adattare uno dei ponti. Io credo invece che il ponte più interessante potrebbe essere questo nostro dei Filippini, anche con una piccola modifica e con materiali asportabili affinché si possa permettere il transito sia dei disabili che appunto delle carrozzine per i bambini.
Mi hanno detto che ci sono dei grossi problemi per quanto riguarda l’ente di Venezia per la salvaguardia per quanto riguarda questi beni che non si possono toccare etc. etc., però so che anche a Venezia ci sono dei ponti storici che sono predisposti, quindi noi dovremmo cercare di risolvere questo problema che, ricordo, è una delle promesse che abbiamo fatto alla popolazione del Canal Vena dicendo che assolutamente l’avremmo risolto e credo che sia un problema che non dovrebbe necessitare di particolari investimenti e probabilmente è da insistere con la salvaguardia dei beni culturali e i vari Enti. Quindi io sollecito l’Assessore competente che abbiamo già parlato, il geometra Convento, e dovremmo riuscire a risolvere questo problema spero in tempi brevi. Siamo passati anche in ufficio dall’Assessore con uno degli amici che ha questo problema, si è precipitato in ufficio, ha fatto tutto il giro dell’Ufficio dei Lavori Pubblici ed è un po’ difficile arrivare con la carrozzella ma era nell’ufficio dell’Assessore competente.
SINDACO:
Mi permetto di rispondere, perché proprio questa mattina abbiamo parlato di questo argomento. Allora, c’è la necessità di creare un collegamento tra il Corso del Popolo e tutta la Riva Vena. È una necessità ormai fondamentale, perché non è possibile che le carrozzine passino attraverso o il Ponte San Giacomo o dove ci sono soluzioni posticce che non vanno bene. Ci sono dei progetti in corso, uno dei quali aveva anche uno stato di avanzamento molto avanzato, che riguardava appunto la possibilità di creare una passerella parallela al Ponte dei Filippini. Questo progetto era andato avanti, aveva fatto anche un suo iter di confronto con i Beni ambientali e con la Salvaguardia, purtroppo la passerella collegata ai ponti non è mai stata accolta favorevolmente da queste autorità. Si sta cercando adesso di trovare delle soluzioni alternative, una di queste soluzioni potrebbe essere quella di ripresentare dei progetti sul ponte più basso che noi abbiamo, che è quello appunto del ponte di San Giacomo, che è quello che ha una curvatura meno marcata.
Questo progetto è in corso di realizzazione e ci sarà un confronto, proprio con le autorità competenti perché quella potrebbe essere una buona soluzione, vuol dire fare un passaggio vicino al ponte e poi fare una riva vicino alla Chiesa di Rossi e arrivare qui vicino. È una soluzione possibile, più possibile delle altre, sulla quale gli uffici stanno lavorando.
La sensibilità di questa Amministrazione sui temi dell’handicap e della possibilità di usufruire degli spazi senza barriere è grande, è fortissima.
Mi sono impegnato con gli uffici di poter arrivare al più presto ad una progettazione che sia tale da poter realizzare velocemente queste soluzioni, e non appena avremmo gli elementi sicuri sotto il profilo della conclusione della progettazione e anche della realizzazione di quest’opera, ovviamente darò al Consiglio le informazioni del caso.
Su questo comunque stiamo lavorando fortemente, con un’attenzione che è massima, perché il problema della disabilità e della mobilità dei disabili è un problema fortissimo, molto sentito dalla nostra cittadinanza ma anche molto sentito dagli amministratori.

CONSIGLIERE COMPARATO ANDREA:
Sì, prima mi ero dimenticato di ricordare che siccome esistono le leggi per eliminare le barriere architettoniche bisogna assolutamente che risolviamo questo problema, invito i colleghi dell’opposizione, visto che è uno dei punti che abbiamo promesso, che ci stimolino in continuazione anche loro, perché dobbiamo assolutamente risolvere questo problema in tempi più veloci possibili, in quanto penso che possiamo dimostrare concretamente che abbiamo la volontà di eliminare più problemi possibili, comunque sono soddisfattiassimo della risposta del Sindaco.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Precedentemente era assente il Consigliere Tiozzo Lucio, quando toccava il turno per la prima interpellanza, a proposito del blocco del traffico della strada del “Zalone”. Le chiedo se è ancora attuale questa sua interpellanza o se ritiene di poter soprassedere. D’accordo.
Allora la prossima interpellanza è a firma di Fortunato Guarnieri ed ha per oggetto: “Vendita di frutta e verdura per le vie delle città”, anche se si trova in una posizione che lei ritiene scomoda, Consigliere, vedremmo di provvedere in futuro, lo stesso la invito a iniziare la sua interpellanza. (prot. n. 38923 del 06.07.2007)

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Innanzitutto le chiedo di poter parlare seduto, Presidente.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Se ha dei motivi per star seduto, faccia pure.

CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
Grazie. Non è che io voglio lasciare il posto scomodo a qualcuno per far star scomodo un altro, naturalmente, il problema è un altro, il problema è che i posti sono stati assegnati a coloro i quali arrivavano primi nella prima seduta del Consiglio, non credo che questo sia un criterio valido e sensato, io credo che questo sia un argomento da poter discutere, in modo da trovare una logica in questo. Lei questa sera mi ha dato garanzia che nella prossima seduta troveremo il modo, magari anche attraverso i Capigruppo che sono convocati domani pomeriggio, di discutere di questa cosa, vediamo se arriviamo ad un accordo.
Sulla questione della frutta e della verdura avevo segnalato con questa mia al Sindaco e all’Assessore competente un problema che, come sempre, si ripresenta in questa stagione. Vi sono venditori di frutta e verdura che sciamano per la città, d’inverno e d’estate, a maggior ragione in estate nella fascia turistica di Sottomarina, i quali con ostentazione audiovisiva carpiscono la buona fede di tanti turisti che nelle ore serali, soprattutto, stanno in quella fascia e con promesse roboanti di vendita a buon prezzo credo fanno un danno a quelli che sono i venditori stanziali.
È un problema che ogni anno ha trovato, grazie le organizzazioni di rappresentanza da parte dell’Amministrazione e da parte degli organismi preposti al controllo e al sanzionamento degli abusi. Quest’anno, gioco forza il periodo elettorale, mi pare che il fenomeno si ripresenti e probabilmente si è ripresentato anche con maggiore consistenza.
Avevo fatto questa segnalazione proprio vedendo cosa stava succedendo e mi ero permesso di interpellare sia il comandante della Polizia locale, sia il comandante della Guardia di Finanza che più di altri hanno titolo nell’andare a verificare se i venditori stanno nelle norme della legge, con tutti gli elementi che questo comporta, le distanze, la permanenza etc., e soprattutto credo che questo sia il vero fenomeno da reprimere, se coloro i quali vendono per la strada i loro prodotti, sono i produttori di quei prodotti. Non credo che ci sia qualcuno che si spaccia per venditore del proprio prodotto e vende ananas, non credo; non credo che ci sia qualcuno qui nel Veneto che produce banane, non credo, e nemmeno noci di cocco, quindi vuole dire che qui si sta creando un vero fenomeno di sovrapposizione scorretta nei confronti dei rappresentanti di vendita locale che io credo, come negli anni scorsi, anche quest’anno debba essere preso in seria considerazione, come sono convinto che sarà fatto da questa Amministrazione.

SINDACO:
Mi permetto di rispondere perché l’Assessore competente coincide con la mia persona e quindi la ringrazio Consigliere per la sua solerte attenzione a queste problematiche, problematiche che non sono come lei ha detto problematiche di quest’anno, di quest’estate, ma sono le problematiche dell’anno scorso, dell’anno precedente, dell’anno precedente ancora, anche del periodo in cui lei era qui seduto al mio posto e credo che questo è il dato vero, è il dato reale.
Come lei sa bene le autorizzazioni amministrative per il commercio su aree pubbliche sono di tre tipi: il commercio su aree pubbliche in sede fissa, il commercio su aree pubbliche in sede fissa dentro i mercati, il commercio su aree pubbliche in forma itinerante.
Il fenomeno di cui lei sta citando è il fenomeno del terzo tipo, quello itinerante, per quello che riguarda i venditori su aree pubbliche.
Per quanto riguarda invece la problematica dei produttori, le autorizzazioni amministrative sono rilasciate su dichiarazione di inizio attività al Comune, in base ad una legge speciale che regola appunto le attività di produzione. Questa dichiarazione viene fatta al Comune di propria residenza e l’attività può essere svolta sia nel campo sia anche in forma itinerante, è chiaro che ci sono delle regole precise che devono essere rispettate, nel senso che uno deve vendere i prodotti che produce, non può vendere le banane oppure l’ananas come lei ha detto.
Nel primo caso, cioè il commercio su aree pubbliche di tipo C ambulante, ci sono delle regole dove il commerciante ambulante con la licenza, con l’autorizzazione amministrativa rilasciata a livello regionale, può commercializzare i prodotti in tutti i territori, a meno che i Comuni non delimitino delle aree all’interno del quale le attività, quel tipo di commercio è abbondantemente servito. So per certo che anche il Comune di Chioggia ha un Regolamento e ha fissato con delle ordinanze in passato queste regolamentazioni e sono regole che dovrebbero essere conosciute, dalle associazioni di categoria da una parte, che sono i soggetti che informano gli imprenditori e gli imprenditori dall’altra, affinché non avvengano abusi, non avvengano distorsioni del rispetto di queste regole.
Per quanto riguarda invece la seconda tipologia, cioè i venditori, i produttori diretti, esiste non soltanto una legge speciale, che è la Legge 59 che è datata, esiste anche una legge di orientamento, recentemente introdotta nel nostro ordinamento, che fa riferimento comunque a diverse direttive di carattere comunitario, che favorisce al massimo la vendita diretta di prodotti da parte di produttori e questo diciamo che è un indirizzo per, da una parte accorciare la filiera produttiva, dall’altra parte per consentire un margine di guadagni da parte dei produttori che si organizzano in questo modo, più alto rispetto ad una vendita al commerciante e al grossista e poi al commerciante.
Su questo punto in particolare, so per certo che molti produttori si stanno organizzando per poter arrivare a questo tipo di commercializzazione, sinceramente ritengo che sia una cosa positiva per due tipi di ragioni: primo, perché il consumatore ha la possibilità laddove ci sia il rispetto di queste regole, di poter acquistare prodotti a minor prezzo e di qualità e direttamente da chi li produce, dall’altra parte perché il vincolo di promozione, in particolare nelle zone di promozione, dei prodotti tipici, significa anche valorizzazione di questo territorio.
Allora abusi da questo punto di vista ce ne possono essere, ce ne sono stati e ce ne saranno sempre, il compito nostro è fare in modo che ci sia un’attenta attività di vigilanza per non consentire questi fenomeni distorsivi.
Mi permetto quindi su questo punto, posta la certezza su questo impianto di regole, di elencare il tipo di impegno che è stato fatto in questo tempo dalla nostra Polizia locale. Leggo perché faccio prima, così evito i commenti: “Per quanto attiene attività di vigilanza esercitata dalla Pubblica amministrazione, dalla disamina del quadro normativo – che vi ho appena descritto – emergono due ordini di profili: quello amministrativo commerciale che è compito di competenza comunale, esistono anche delle problematiche di tipo fiscale, perché sia i commercianti su aree pubbliche itineranti e sia anche i produttori hanno obblighi da questo punto di vista, che competono prevalentemente alle autorità che sono preposte a questo tipo di controlli. Comunque prescindendo dalla materia fiscale, che è estranea alle competenze dell’Ente Locale, l’azione di controllo delle vendite ambulanti di prodotti agricoli esercitata dal locale comando di Polizia municipale, attraverso un accertamento che l’attività di commercio ambulante non si stia esercitando nelle zone del territorio comunale vietate dall’articolo 44 del vigente Regolamento comunale, per esempio in centro storico, lungo il Mare Adriatico etc., l’accertamento che l’attività di commercio ambulante non si stia esercitando con sosta eccedente le due ore – altra regola che viene introdotta anche nel nostro Regolamento – consecutive nel medesimo luogo e con spostamento di almeno 250 metri dal sito precedente quando si deve spostare il mezzo che consente la vendita.
Il Comando di Polizia verifica il possesso di eventuale autorizzazione per la vendita del commercio in forma itinerante di prodotti alimentari, che è rilasciata dal Comune di residenza del produttore e nel caso del produttore agricolo, dal comune di residenza del produttore agricolo. Poi verifica anche il possesso dei requisiti soggettivi dell’avvenuta presentazione, nel caso del produttore agricolo, in data antecedente i 30 giorni della prescritta comunicazione del Comune dove ha sede l’azienda agricola.
Nel corso del primo semestre 2007 queste sono le verifiche che fa il Comando di Polizia locale, nel corso del primo semestre del 2007 il nostro Comando, la nostra Polizia locale ha svolto numerosi controlli in materia di commercio ambulante, esperendo per altro specificazioni di servizio finalizzate alla verifica di rispetto delle disposizioni del Decreto Legislativo, di cui prima vi ho dato sintesi e ha evidenziato in tal modo la complessa problematica e anche le questioni che lei ha sollevato.
Alla data odierna sono stati svolti controlli nei confronti di 142 venditori ambulanti, di cui 44 con esito irregolare, con un’erogazione di sanzione amministrativa per oltre 222 mila euro e il sequestro di 250 chilogrammi di frutta e verdura. Di questi 44, 18 svolgevano attività di commercio di prodotti agricoli, in 16 casi si è trattato di commercianti non produttori di prodotti agricoli che esercitavano l’attività di vendita in zone vietate ovvero in assenza di autorizzazione. Solamente in due occasioni è stato elevato il verbale di contestazione di violazione nei confronti dei produttori agricoli per mancato rispetto del termine di durata della sosta.
In tutto il 2006 i controlli in materia di ambulantato hanno superato i 250 accertamenti, erogando sanzioni in 194 casi e sequestrando nel 2006, 640 chilogrammi di prodotti agricoli. Nel 15% dei casi le violazioni contestate riguardavano, anche in questo caso, il commercio di prodotti agricoli e soltanto il 2% del totale ha interessato produttori che si avvalevano della norma della vendita diretta.
Dall’andamento dell’attività di controllo emerge quindi che l’esercizio della vendita ambulante da parte di produttori agricoli si svolge nel nostro territorio in maniera sostanzialmente regolare sotto il profilo amministrativo commerciale, salvo i casi che le ho detto, può essere comunque meritevole di approfondimento la questione afferente di presupposti del cosiddetto collegamento aziendale dei diversi soggetti che normalmente operano in ambito comunale. Accertamento che, come intuibile, può essere esercitato soltanto con il possesso di poteri ispettivi e competenza territoriale che esulano dalle attribuzioni degli organi di vigilanza della nostra Polizia locale”.
Cioè bisognerebbe mettere insieme, non soltanto l’attività di vigilanza fatta da noi ma anche quella di ordine tributario, quella di ordine fiscale che viene esercitata da altre autorità, cosa che si può fare e ho sollecitato il nostro Comando ad organizzare ulteriori controlli, per meglio far fronte alle problematiche che giustamente lei conosce e cita.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Consigliere può replicare.

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Non c’è una replica, c’è una risposta, per carità, ridondante. Ridondante in questi casi va sempre bene, mi sarei aspettato, ma se mi vuole rispondere in tempo reale, di conoscere appunto l’ultima parte di quello che lei ha detto, cioè se ci sono state già riunioni con la Guardia di Finanza che è l’organismo preposto per tutte le vicende legate in particolare alla questione della fiscalità e soprattutto se, come sempre è successo negli anni scorsi, la situazione dei commercianti ha già mosso nei confronti dell’Amministrazione delle istanze per fare delle riunioni che si erano consolidate nel tempo, all’inizio della stagione, e per sapere quindi se attraverso i commercianti già ci sono stati dei movimenti a garanzia e a tutela dei venditori. Non vorrei, voglio dire, che le elezioni avessero steso una sorta di narcosi alle associazioni, siccome abbiamo appena votato per quest’anno non si può fare niente, no! Perché ai rivenditori di frutta e verdura non gli frega più di tanto di sapere che oggi governa Tizio ancorché Caio, interessa sapere se questa sera riescono a fare bilancio oppure no, se riescono a fare cassa oppure no. Quindi dico sapere se c’è già stata una presa di posizione, se l’Amministrazione è già stata sensibilizzata dai rappresentanti di categoria e se questo ha poi scaturito riunioni appunto, come quella di finanza etc.. Che la Polizia municipale facesse il suo mestiere, lo sapevo già da un po’, poi magari i numeri adesso a memoria non li so e dire se quest’anno va meglio dell’anno scorso o peggio, però io dico c’è un quadro all’interno del quale questo annoso problema io credo debba essere gestito in maniera corposa.

SINDACO:
Devo dire che non ho avuto il tempo in questo mese e qualche giorno di poter organizzare delle riunioni ad hoc su questo punto, mi prometto di farlo prossimamente e devo dire che anche la campagna elettorale è finita e quindi adesso dobbiamo affrontare i problemi, risolverli etc., quindi non voglio fare il processo all’intenzione con nessuna associazione di categoria, ho chiesto a tutte una collaborazione per poter soprattutto informare le imprese che si comportano irregolarmente di quali sono le loro responsabilità, cosa che farò anche nel futuro.
Quindi sicuramente l’azione che io voglio intraprendere è di due tipi: primo, di fare in modo che ci sia un controllo coordinato anche da parte di altre competenze che hanno compiti di controllo, dall’altra parte, come lei ha fatto, di sensibilizzare le associazioni di categoria affinché siano tramite sia in andata che anche in entrata delle problematiche legate a questa vicenda, le considero – le associazioni di categoria – una risorsa come sono state, come sono e come saranno anche in futuro.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
C’è ancora l’interpellanza che vede la firma del Consigliere Guarnieri, è pregato di completare…

CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
Vuole citare l’intestazione, Presidente?

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
È: “La revoca di rilevazione giuntale numero 296 del 2007”, la ritiene ancora valida? (prot. n. 39459 del 10.07.2007)

CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
Naturalmente sì, Presidente. Credo che di questa, anche nella prima seduta di Consiglio comunale dove il Sindaco ha prestato giuramento, nel mio intervento già ne avevo fatto cenno. In quel momento la delibera era già stata sostanzialmente votata, perché è del 21 di giugno, l’insediamento è stato antecedente, il primo Consiglio comunale è stato il 2 di luglio. Di cosa si tratta? Faccio un breve ricordo al Consiglio.
La società citata dalla delibera stessa, la Camping Oasi S.r.l. aveva sollevato presso il TAR del Veneto un’istanza per l’annullamento della sanzione che a seguito della richiesta della società medesima di condono ambientale, appunto rivolgendosi al TAR ne chiedeva sostanzialmente l’annullamento adducendo varie motivazioni.
L’amministrazione comunale si era immediatamente attivata e aveva dato l’incarico all’Avvocato Carlin, con il quale ha da tempo all’ordine una convenzione, e l’Avvocato Carlin si era prestato anche in questo caso diligentemente nel preparare un atto che sostanzialmente andasse a perorare come positive le posizioni dell’Amministrazione espresse poi dal Dirigente del settore abusi edilizi, del settore della Polizia locale.
In buona sostanza di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di una sanzione estremamente elevata, forse la sanzione più elevata nella storia degli abusi della città, di conseguenza uno degli abusi più importanti che sono avvenuti negli ultimi 40 – 50 anni a Chioggia, tant’è vero che la quantificazione che il dirigente e il settore in quel momento hanno fatto era di 979 mila 848 euro, cioè quasi 2 miliardi delle vecchie lire, credo si possa dire che si tratta di una cifra corposa.
Attenzione: non sono solo soldi che vanno allo Stato, di quei soldi lì 50 mila euro vanno allo Stato il rimanente rimane nelle casse dell’Amministrazione comunale.
Quindi anche dal punto di vista dell’interesse più generale dell’Amministrazione, ancorché non faccia mai piacere a nessuno far pagare qualcun altro, tranne che non sia in dispetto di leggi, di norme e di regole, è chiaro che qui si trattava di difendere nel merito una posizione da parte dell’Amministrazione che poi avrebbe riscosso una cifra estremamente consistente.
Cosa fa signor Sindaco lei e la sua Giunta? Una delle primissime delibere, forse la terza delibera in ordine di tempo, è la revoca dell’Avvocato Carlin, cioè è la revoca dell’Avvocato che ha una convenzione in essere con l’Amministrazione e che di fatto ha dimostrato – non vorrei qui accennare le motivazioni, le cause vinte per conto dell’Amministrazione comunale da parte dell’Avvocato Carlin – che ha dimostrato di essere un Avvocato che ha fatto vincere l’Amministrazione comunale in diverse cause importantissime per le vicende della città.
Lei e la Giunta con questa deliberazione rimuove dall’incarico nel seguire la vicenda l’Avvocato Carlin e lo assegna agli Avvocati Civici, atto sicuramente lecito, legittimo, non c’è nessun problema. Se non fosse che, signor Sindaco, lei nella premessa di fatto scrive e leggo nelle considerazioni: “Considerato l’elevato ammontare della sanzione pecuniaria, pari appunto a 979 mila 848 euro per il Comune e euro 50 mila per lo Stato – è la delibera approvato dalla Giunta, sto leggendo quella – cui conseguirebbero elevati costi di patrocinio”, cioè di fatto con questa dizione, viene legata la parcella dovuta all’Avvocato Carlin alla quantificazione che nella causa poi diventa la sostanza, cioè l’ammontare della sanzione, prima considerazione, la premessa.
La seconda: “Ritenuto utile al fine di risparmiare le relative competenze professionali di far difendere il provvedimento dall’Avvocatura Civica”, praticamente ne consegue rispetto al primo ragionamento, “Avvocatura Civico il cui attuale carico di lavoro consente di far fronte anche a questa incombenza”. Bene, allora scendo nel merito della mia interpellanza, la leggo cercando naturalmente di andare piano perché ci sono riferimenti che se poi qualcuno vuole anche i riferimenti così come sono sostanziati dai regolamenti e dalle leggi io ne ho copia.
Allora salto la premessa e vado a fare le domande che sono quattro, la prima “Se la Giunta – chiedo – nel votare tale provvedimento sia stata messa al corrente che nel ricorso della Oasi S.r.l. le dichiarazioni formulate dal difensore – difensore della Oasi S.r.l. – sul valore della causa”; il valore della causa è un valore che viene determinato attraverso vari meccanismi e che poi sfocia, come dirò tra poco, nell’identificazione anche degli emolumenti e della parcella che viene identificata a vantaggio dell’Avvocato che dovesse vincere la causa.
Quindi se le dichiarazioni formulate dal difensore sul valore della causa, così come previsto dall’articolo 9, comma 5 della Legge 488 del ’99, ai sensi dell’articolo 10 e seguenti del Codice Civile, è: “indeterminabile”, cioè il difensore della società dice che la causa, il valore della causa, che poi sfocia in quello che abbiamo detto, è indeterminabile, cioè non fa riferimento che c’è un valore altissimo, come in questo caso sulla causa, “e che per effetto di ciò, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 6, comma 5 del tariffario forense allegato al decreto 127 del 2004 del Ministro della Giustizia, sono applicabili gli onorari minimi previsti per le cause di valore da 25.901 euro a 51.700 euro, cioè il fatto che l’Avvocato difensore della Oasi S.r.l. abbia determinato la indeterminabilità del valore della causa”, di fatto ci si fa riferimento allora nella determinazione degli onorari a quella che è la prima fascia degli onorari, una fascia appunto che va dai 25 mila 900 euro ai 51.700 euro, ed avendo l’Avvocato Carlin una convenzione al minimo con l’Amministrazione comunale è evidente che ci dobbiamo rifare a questa cifra.
Tabella quindi di riferimento per il calcolo dell’onorario previsto per l’Avvocato Carlin in forza della convenzione stipulata con l’Amministrazione comunale.
Allora nel dubbio, mi pare evidente, signor Sindaco, che questo presupposto, che è il presupposto cardine del deliberato è errato. C’è una premessa fondamentale che è errata.
Siccome da questa premessa ne scaturisce la condizione sine qua non della motivazione del perché avete revocato l’Avvocato Carlin, essendo non valida questa premessa è chiaro che diventa non valida nemmeno la sostanza della revoca dell’Avvocato.
La domanda B: “Esiste documentazione, signor Sindaco, agli atti, relativamente alla difficoltà espressa dagli Avvocati Civici nel seguire tanti liti legali tra l’Amministrazione comunale e i privati cittadini in particolare nelle controversie relative agli abusi edilizi e ambientali e che per tali motivi pone oggettive difficoltà ai medesimi di seguire una vicenda tanto complessa di cui si tratta, rilevando in caso affermativo che tale fatto porrebbe forti riserve nella veridicità del deliberato in premessa e quindi nella stessa legittimità di esso”, allora abbiamo posto, signor Sindaco, una prima condizione che era nella prima premessa.
La seconda premessa è una domanda, e siccome io non amo fare il furbo, non aspetto la sua risposta, le dico già che alla domanda se esiste una documentazione, esiste una documentazione. Cioè quando nella delibera voi dite: “Ritenuto di risparmiare per le competenze professionali di far... il cui attuale carico di lavoro consente di far fronte anche a questa incombenza”, signor Sindaco, guardi, ci sono almeno due lettere, se vuole gliele produco…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Le chiederei per cortesia di non leggerle le lettere. Vorrei che i punti fossero…

CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
2 miliardi, signor Presidente.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Benissimo, non posso chiedere che il Sindaco le….

CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
Sì, ma siccome non ci sono altre interpellanze, ritengo che questa sia una delibera…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Le chiedo per cortesia se può…

CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
Se ritiene che possa essere interessante vado avanti, dopo posso anche starmene zitto, non c’è problema. Dico, ci sono…

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Cerchi solo di essere sintetico.

CONSIGLIERE FORTUNATO GUARNIERI:
Vado velocissimo, signor Presidente. Allora ci sono almeno tre lettere degli Avvocati Civici, tre, se vuole, ma penso che le abbia. I quali dicono che assolutamente loro non ce la fanno a seguire delle cause, anzi richiedono espressamente, in questa prima, che ci siano delle cause date a consulenti esterni, ad Avvocati esterni, lo chiedono loro, addirittura c’è una lettera, che è questa, dove dicono “eccessivo carico di lavoro”, non ce la fanno proprio, ed in un’altra ci fanno l’elenco di tutte le cause che hanno in essere e le posso garantire che sono tante e tali, stiamo parlando solamente di quello che hanno espresso per iscritto, non le dico quanto verbalmente, in particolare l’Avvocato Papa ha espresso nel mio ufficio, che mi domando: ma quando li avete interpellati per chiedere se una causa da 2 miliardi, vinta poi, vinta non dall’Avvocato Papa, bravissimo, ma dall’Avvocato Perini, bravissima, attraverso però un impronta già improntata, mi si passi il termine, dall’Avvocato Carlin nella stesura di una pianificazione di difesa che evidentemente segnala anche la giustezza della scelta che ha fatto l’Amministrazione nel nominare l’Avvocato Carlin a difesa degli interessi del Comune.
Le ultime due, Presidente, guardi, le ultime due domande, velocissime, siccome avete detto che volete risparmiare con gli Avvocati, allora vuole dire che le darete sempre agli Avvocati Civici, vuole dire che tutti gli incarichi che sono stati dati e che sono in essere con gli Avvocati esterni adesso farete le revoche e le darete agli Avvocati Civili, cioè è questo che farete? Bene, se è questo che farete allora io penso che aspetto di vedere gli atti di revoca di tutti gli incarichi che sono stati dati agli Avvocati e, signor Sindaco, mi permetta: cerchiamo di fare chiarezza sulle due premesse fondamentali che sono state poste, perché queste premesse sono errate. Questa delibera è una delibera che non ha senso perché è errata nelle premesse.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Prego il signor Sindaco di rispondere.

SINDACO:
Probabilmente il clima dell’amministrazione comunale di Chioggia è cambiato, i rapporti con l’Avvocatura Civica sono rapporti di grande distensione e di grande collaborazione, cosa che prima invece ovviamente non c’era. Io sono in grado di dirle… ... voci fuori microfono ...
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Non è tollerabile così, non è tollerabile, lei stia al suo posto per cortesia, come è stato al suo posto quando era qui davanti a me. Lei faccia il suo mestiere e io faccio il mio. ... voci fuori microfono ...
Per cortesia lei non ha la parola, ha chiuso il suo discorso, ha la possibilità di replica e replichi dopo.

SINDACO:
Dicevo probabilmente il clima è cambiato perché esiste una forte collaborazione con l’Avvocatura Civica, io me ne sono fatto carico personalmente di chiedere ogni volta su ciascuna causa se ci sono le reali possibilità di vincere la causa da una parte e dall’altra parte ci sono le forze, le competenze etc. di poter arrivare ad una conclusione positiva per l’Amministrazione. Di fronte a questa vicenda, sotto il profilo di costi, vicenda vinta dall’Amministrazione comunale, quindi non vinta perché c’era un’impostazione già fatta dall’Avvocato Carlin, ma vinta per il merito della nostra Avvocatura Civica, alla quale esprimo tutta la mia forte collaborazione e il forte apprezzamento per il lavoro che fanno, che hanno fatto e che faranno.
Il costo dell’Avvocatura Civica, proprio perché sono dipendenti comunali, è un costo ridicolo, pari a zero rispetto ai costi dell’affidamento esterno delle cause civili, penali e amministrative, quindi sotto il profilo di costi ritengo che sia pienamente legittimo il fatto che affidando all’Avvocatura Civica la difesa, abbiamo avuto un risparmio rispetto all’affidamento esterno ancorché convenzionato, posto che io ho avuto l’incontro con l’Avvocato Carlin, al quale ho manifestato tutta la mia stima, la mia fiducia e la possibilità da parte mia, nella misura in cui esiste un rapporto fiduciario con gli Avvocati, questa fiducia sia mantenuta da parte sua, ma soprattutto sotto il profilo della professionalità e delle capacità, cosa che non ho nessun dubbio che esista nei confronti dell’Avvocato Carlin.
Per quanto riguarda la documentazione, il secondo punto della sua interrogazione, prima di affidare l’incarico all’Avvocatura ho chiesto espressamente se esistevano le condizioni per poterla portare a termine quella causa nel modo migliore, mi hanno risposto di sì e ho deciso, da una parte per i costi, dall’altra parte per la fiducia e per la disponibilità contingente di quel momento della nostra Avvocatura, di affidare a loro questo incarico.
Il risultato che è stato raggiunto, che è un risultato positivo, quindi solo questo risponde alla sua domanda e alla sua interpellanza, non ci sono altre ragioni recondite per cui l’incarico è stato revocato all’Avvocato Carlin, esistono solo ragioni di economicità, di disponibilità, di efficienza e di risultato, e ci sono state tutte sia nell’origine della deliberazione sia nei risultati finali.
Per quanto riguarda il punto della sua interpellanza che lei non ha citato, rispetto all’intenzione di questa Amministrazione di modifica dei criteri di calcolo della quantificazione sanzionatoria, le devo dire che non abbiamo esaminato ancora questo argomento, allo stato attuale non esiste nessuna intenzione di modificare gli atti deliberativi che sono stati assunti dalla presente Amministrazione, posto che ci porremmo il problema quando sarà ora.
Sull’ultimo punto che riguarda se l’Amministrazione ha visto l’espressione del Sindaco formulata nel Consiglio del 2 luglio, userà in futuro con le stesse motivazioni gli Avvocati Civici nella difesa dell’interesse della Pubblica Amministrazione, qualunque sia l’importanza dei contenziosi e quindi provvederà alla revoca degli altri incarichi già conferiti all’Avvocato Carlin, le devo rispondere che valuterò caso per caso, situazione per situazione, la convenienza nei modi in cui ho indicato prima ad affidare l’Avvocatura Civica il contenzioso oppure ad affidarsi a professionisti di chiara professionalità e di fiducia di questa Amministrazione. Mi comporterò in questo modo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Se intende replicare, Consigliere Guarnieri.

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Certo che sì.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
E per cortesia, per motivi di ordine del giorno, io la inviterei cortesemente ad essere breve.

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Non stiamo parlando Presidente di noccioline, stiamo parlando di una vicenda seria, con dei risvolti seri, Presidente, è una vicenda seria questa.
Signor Sindaco, l’ha detto più volte, la campagna elettorale è finita, quindi tentare di dipingere come dei mostri quelli che c’erano prima, che facevano baruffa con tutti, anche con gli Avvocati Civici, mi creda non funziona, non funziona. Ha un buon rapporto lei con gli Avvocati? Bene, ce l’ha e lo continui.
Io le avevo fatto delle domande molto precise, cioè le premesse sono premesse di cui lei e la Giunta eravate a conoscenza oppure no? Lei quando risponde sui costi non cita assolutamente le cose che le ho detto io. I costi dell’Avvocato Carlin sono costi irrisori proprio per le maturazioni che sono state addotte dall’Avvocato difensore della società. Come fa a dire che sono costi eccessivi. Lei lo sa che gli Avvocati Civici se vincono le cause si prendono i soldi? Lei lo sa? Glielo dico io. Se gli Avvocati Civici sono a stipendio ma prendono anche parte delle cause che vincono, non è che sono a costo zero gli Avvocati Civici, primo. Secondo: lei non mi può dire che chiama gli Avvocati e dice: “Ragazzi ve la sentite di prendere una causa da 2 miliardi?”, mai successa una causa in questo Comune da 50 anni, di 2 miliardi delle vecchie lire, questi rispondono di sì, io le chiedo: “Ma lei sa che c’è tutta una documentazione dove loro dicono che non ce la fanno più a sostenere cause e lei dice che hanno risposto di sì, ha verificato se c’è una documentazione, ce l’ha questa documentazione, ha le lettere che ho io, allora come fa a dire, scusi, che lei prima rimuove l’incarico e gli Avvocati sono contenti e manda degli Avvocati che, a loro volta, scrivono che non ce la fanno a seguire le cause, manda degli Avvocati Civici a difendere per una causa da 2 miliardi? L’abbiamo vinta la causa, ma le posso garantire, si informi bene, che è stata vinta perché c’era già un’impostazione, che è stata fatta dall’Avvocato Carlin. Quindi la causa è stata vinta perché doveva essere vinta, ma questo è indipendente dalla sostanza dell’interpellanza, perché voi avete fatto una delibera con delle premesse che sono false.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ha terminato?

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Sì.

DELIBERAZIONE N. 68 DEL 26.07.2007

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Io ritengo che a questo punto vanno chiuse, perché abbiamo passato l’orario consentito alle interpellanze, e quindi passiamo al secondo punto dell’ordine del giorno che è: Ratifica deliberazione Giunta Comunale numero 297 del 26/6/2007 all’oggetto: “Variazione al bilancio di previsione 2007”. Siccome nella Commissione è stato acquisito il parere favorevole della totalità dei presenti, possiamo metterlo ai voti subito.

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Può dire le cose come sono, mi scusi Presidente, dopo votiamo immediatamente.
Non abbiamo ancora deciso, Presidente, se noi individuiamo le delibere che vanno in Commissione come ho proposto io, con due canali diversi, questo avevamo detto ieri, siamo d’accordo nel fare due canali? Le delibere che vanno in Commissione etichettate in un certo modo, perché tutti i componenti della Commissione sono d’accordo nel votarle, c’è il Presidente della Commissione, mi pare che su questo eravamo d’accordo, siamo d’accordo su questo? Abbiamo detto: sì, ho sentito espressioni positive ma non l’abbiamo deciso. Allora Presidente non cambia niente nella sostanza, naturalmente, però non diamo per scontato, questo volevo dire, che siccome ieri tutti quanti abbiamo detto: sì, è una delibera che possiamo votare senza problemi, che sia già acclarato che adesso si vota senza nessuna discussione. Allora apra la discussione, se non c’è nessuno che vuole parlare, dopo si voterà.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Questo è quanto ho fatto io, è previsto tranquillamente dal Regolamento, io se lei forse era un po’ accaldato da prima, ad ogni modo ho detto le parole testuali: “Risulta che i presenti nella Commissione hanno dato parere unanimemente favorevole, ho avuto la conferma anche dal Segretario della Commissione e quindi ho chiesto, siamo qui, se c’è qualcosa da dire lo dica”, dice qualcosa lei che mi ricordo era in Commissione, quindi non so, non per dire qualcosa, ma per dire non facciamo la votazione. Io credo di aver acquisito nei termini la modalità per arrivare alla votazione, se c’era qualcuno non nella Commissione che in ha qualcosa da riferire a tal proposito lo riferisca ... voci fuori microfono ... è già previsto questo: chi deve intervenire, deve intervenire per qualche motivo particolare che non c’era in Commissione, altrimenti le Commissioni non servono a nulla e non vorrei che proprio venisse fuori il discorso delle Commutazioni che sono pletoriche, e vi sono troppe persone che vengono fuori nei giornali, che buttiamo i soldi dalla finestra, le Commissioni sono importantissime, servono ad acquisire le notizie e le informazioni che sono indispensabili e naturalmente servono anche per formulare e formare un parere in tutti.
Quindi, per piacere, che la mano destra e la sinistra si congiungano e uno dica: sono tutte e due mie, per cortesia.
Passiamo una votazione.
Allora lei pensi ai fatti suoi, io guardo soltanto, io guardo soltanto ad un Consigliere che ha alzato la mano, a lei ho già risposto, prego Consigliere.

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:
Le Commissioni sono in un numero pletorico ma è altrettanto vero che ci sono 22 commissari per ogni Commissione, quindi evidentemente sarebbe opportuno, per lo meno, che l’Assessore illustrasse la delibera, anche per quei Consiglieri che non sono all’interno delle Commissioni e soprattutto anche per il pubblico che vedo abbastanza consistente questa sera, quindi inviterei il Presidente a fare illustrare la delibera e il documento da parte degli Assessori, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Allora io penso che è opportuno che legga l’articolo numero 24 che dice queste parole testuali: “Delle proposte di deliberazione per le quali le Commissioni consiliari abbiano dato parere favorevole a voti unanimi, salvo comunicazioni della Giunta o a relazioni di Presidente delle Commissioni, il Presidente del Consiglio comunale dà semplice comunicazione e pone in votazione il provvedimento”, vi ringrazio per l’attenzione e votate, prego. Lei ha chiuso, mi scusi sa, lei ha chiuso… Se è un motivo particolare personale…

CONSIGLIERE LUCIO TIOZZO LUCIO:
Presidente, io credo che pur capendo la foga e anche la passione con cui lei gestisce questo Consiglio, credo che la proposta fatta dal Consigliere Scarpa non sia una proposta inaccettabile, chiede che la delibera venga presentata, è vero che i presenti hanno espresso parere favorevole, ma sicuramente presentare un provvedimento che reputo comunque importante per i Consiglieri assenti e per il pubblico presente sia un elemento di buona gestione dell’aula e quindi le consiglierei, Presidente, di accettare la proposta fatta da Scarpa così diventa più facile, dopodiché in due minuti arriviamo all’approvazione del provvedimento.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Mi scusi Consigliere Tiozzo, io ho un Regolamento da rispettare, noi possiamo cambiarlo questo Regolamento, lo possiamo cambiare, vuole dire che il Regolamento non funziona. Se lei ritiene invece nell’applicazione del buon senso, io credo che potremmo ragionare in termini che sono diversi da come sono stati impostati questa sera. La parola al Consigliere Manuel Penzo.

CONSIGLIERE PENZO MANUEL:
Allora chiedo all’amico Lucio Tiozzo di mettersi d’accordo con Guarnieri, perché ieri in Commissione il dottor Guarnieri testualmente ha approvato tutti quanti e ha detto questo: “ci sono due categorie di delibere, quelle che si possono approvare in Commissione, perciò non se ne parla più in Consiglio comunale e di un altro tipo, A e B, ha dichiarato lui. Questa qui di tipo A, tutti presenti, 20 su 22 eravamo d’accordo su questo, perciò non capisco qua se andiamo avanti fino a mezzanotte per prenderci in giro o perché… Perché allora è inutile, avete ragione voi, le Commissioni non servono a niente, non servono, io sono uno di quelli che dicono: le Commissioni annulliamole tutte, non servono a nessuno, perché se questo qua è il movimento, questo qua è il modo di comportarsi non servono a nessuno, andiamo a casa tutti, facciamo tutto in Consiglio comunale.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Siccome il clima mi sembra abbastanza surriscaldato e senza nessuna motivazione, prego l’Assessore, se lo ritiene opportuno, di procedere nella lettura ... voci fuori microfono ... il tema della discussione è la lettura della deliberazione, su questo tema adesso diamo la parola all’Assessore, lei ha la possibilità di intervenire subito dopo. Prego Assessore.

ASSESSORE BOSCOLO BENIAMINO “CAPON”:
Grazie, provvedo subito ad esporre la delibera di Giunta 297 del 26 giugno del 2007, nella quale la Giunta assume i poteri del Consiglio per approvare una variazione di bilancio abbastanza semplice, perché maggiori contributi che sono arrivati dalla provincia di Venezia, servizi per l’impiego, pari a 14 mila 500 euro e maggiori contributi avvenuti dai Comuni del comprensorio del bacino dei fiumi Adige Bacchiglione Brenta pari a 11 mila e 500 euro ci consentono di avere a bilancio una maggiore entrata di 26 mila euro e la variazione in uscita che i Revisori dei Conti hanno anche certificato, ci consentono di poter uscire con 14 mila 500 euro per dei servizi dei settori sociali scusatemi, per l’informagiovani, e altre piccole spese tra l’altro in aumento e rimodulazione delle spese di settore dei servizi sociali pari a 1000 euro e 20 mila euro in aumento o diminuzione per la rimodulazione delle spese per servizi e settori dei lavori pubblici e altri 1000 euro invece per le spese del settore dei Vigili urbani.
Abbiamo tutti documenti qui all’interno della cartellina, questo è il semplice provvedimento che è stato portato in Giunta.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Prego.

CONSIGLIERE MANTOVAN MAURO:
Grazie Presidente, una piccola osservazione, Presidente ingegnere Vianello, io mi permetto di ricordarle che non più tardi di 3 – 4 mesi fa lei sedeva al posto del Capogruppo dell’attuale Consigliere Brunetto Mantovan, lei si ricorda l’atteggiamento che aveva nei confronti di questo tipo di delibere? Ci sono mai state delibere che sono state votate tout court, sì, quando, non è mai stata chiesta la parola da parte della minoranza. Quando non è mai stata chiesta la parola della minoranza? Ritengo che il ragionamento fatto dal Consigliere Scarpa, oltre a essere rispettoso dei rapporti tra maggioranza e opposizione è rispettoso verso il pubblico. Poniamo che per assurdo all’ordine del giorno ci siano 5 delibere, che abbiano avuto un’unanime condivisione all’interno delle Commissioni , mi spiega il pubblico se viene ad assistere in Consiglio comunale cosa capisce delle nostre votazioni? Qual è la partecipazione che può avere il pubblico, la condivisione dei provvedimenti che questo Consiglio pone in discussione? Se lei è in grado di spiegarmelo e darmene una ragione consistente io sarò d’accordo con lei. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
La prima ragione è che io conoscevo il Regolamento, quando ero in Commissione mi riservavo sempre di rispondere in aula ... voci fuori microfono ... io ho fatto così, aveva anche altre possibilità, poi le dirò il Consigliere Scarpa ha chiesto la semplice lettura, non ha manifestato delle motivazioni particolari nel suo intervento, quindi mi pare che tutto sia in regola.
Si vogliono riaprire le danze, va bene, ci devono essere dei motivi, dei suonatori, non possiamo pensare che sia il pubblico i suonatori, il pubblico ascolta.
Prego.

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:
Signor Presidente, è strano che lei una persona così razionale e così altamente democratica se la sia presa così a cuore per quanto l’ex Sindaco Guarnieri ieri è stato lui il promotore della proposta. Guarnieri ieri ha fatto una proposta veramente eccellente, a mio avviso, lo vedo spesso abbastanza agitato, l’ex Sindaco e capisco perché uno che è stato 10 anni a fare il Sindaco e adesso deve fare il Consigliere… però ieri è stato lui che ha detto: quello che noi adesso, come 22 Consiglieri decidiamo di dare una via privilegiata, la voteremo tutti 22 Consiglieri ma certamente siamo in 30, se Guarnieri ha detto all’Assessore di leggere l’intervento, non so cosa ci sia di grave, Presidente, io direi che qua siamo molto focosi, molto agitati per nulla, proprio per nulla, perché mi sembra… non vorrei tornare indietro nel Consiglio comunale e dire che mi sembra di stare con gli scolaretti. Abbiamo detto 22 Consiglieri, senza altro, signor Presidente, abbiamo votato ieri in Commissione che tutti e 22 Consiglieri siamo d’accordo su questo, ma ne mancavano altri 8 e l’Assessore è giusto che, visto che c’è il pubblico, legga quelle quattro righe che doveva leggere. Per cui anche lei, la invito Presidente, ad comportamento un po’ più tranquillo, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Io sono tranquillissimo… tengo soltanto a precisare un dato molto semplice: quando si vota in modo favorevole vuole dire che non c’è nulla altro da dire, quando invece si dovesse votare in modo astenuto o negativo, ci sono delle motivazioni che è corretto esprimere, questo intendo dire soltanto. C’è anche Consigliere Casson che intende dare il suo contributo questa sera.

CONSIGLIERE CASSON GIUSEPPE:
Sì, mi sembra sia una discussione poco utile, anche condivisibile per certi aspetti negli argomenti usati dalla minoranza, per altro la proposta del Consigliere Guarnieri di ieri non ha contenuti di proposta, perché non si può proporre qualcosa che va contro o a favore, ma comunque va in direzioni diverse o uguali rispetto ad un deliberato già presente nel Regolamento del Consiglio comunale. Lei, Presidente, ben precisamente ricordava prima il fatto che nel Regolamento del Consiglio comunale, in particolare all’articolo 24, si dice esattamente quello che ha detto prima lei e cioè che se delle situazioni vengono decise dalle Commissioni in modo unanime, poi non c’è discussione e si passa immediatamente alla decisione, al voto.
Quindi in questo senso non è prevista la discussione, se c’è la volontà da parte di tutti di andare contro il Regolamento va benissimo, lo modifichiamo, ma il Regolamento questo dice, quindi mi pare che sia una discussione sostanzialmente inutile.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Prima di dare la parola al Consigliere Boscolo Giuseppe Palo, intendevo soltanto fare una piccola precisazione nel merito: io ritengo, ho sempre ritenuto che anche per quanto riguarda il pubblico, è corretto che ci sia una lettura della deliberazione sulla quale si va a prendere un provvedimento, però questo non risulta nel nostro Regolamento. Sarà opportuno, se siamo tutti d’accordo, provvedere nel merito, in questo caso come in altri casi, i Regolamenti sono importanti perché ci devono essere, ma è altrettanto importante che se si ritiene che ci siano dei dati che siano perfezionabili e correggibili, vengano ben corretti possibilmente con la massima disponibilità di tutti. Prego.

CONSIGLIERE BOSCOLO GIUSEPPE PALO:
Sì, visto che prima il Consigliere Fortunato Guarnieri ha ricordato che io ieri ho presieduto la Commissione Bilancio, voglio ricordare, voglio sottolineare quanto ha detto il Consigliere Casson. C’è una regola, un Regolamento da rispettare che fa parte dell’articolo 24 del compito di funzioni, quindi non è successo niente di scandaloso, nel comportamento del Presidente, non capisco perché queste regole, queste regole… allora se il Consigliere ha dei dubbi io leggo il capoverso delle proposte di deliberazione per le quali le Commissioni consiliari abbiano dato parere favorevole a voti unanime e ieri è successo proprio questo, salvo comunicazioni della Giunta o comunicazioni dei Presidenti di Commissione, il Presidente del Consiglio comunale dà semplice comunicazione e pone in votazione il provvedimento.
Questo è stato, abbiamo perso del tempo stasera, è ovvio che se poi qualcosa si deve cambiare nel Regolamento siamo disponibili perché questo possa avvenire, ma, voglio dire, queste sono le regole, queste sono le regole fatte tra l’altro precedentemente a questo, e tra l’altro che io sono nuovo cerco di rispettarle pienamente e capisco la voglia e il desiderio di porre sempre in difficoltà la controparte, ma questo credo che sia assolutamente da non fare, proprio per la serietà che questo consesso impone. Volevo ricordare una cosa, visto che ho la parola dal Presidente, che l’ora prima non era passata e c’era solo un altro punto di interpellanza, vuole dire che comunque lo faremo, lo faremo tra un mese quando ritorneremo, se una era già stata discussa l’altra volta, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Era stata scritta qui e invece era già stata espressa. Consigliere Salvagno, per cortesia.

CONSIGLIERE SALVAGNO MAURIZIO:
Sì, grazie signor Presidente. Siccome c’ero anch’io ieri in Commissione, volevo dire semplicemente questo: a parte che sono convinto che in Consiglio comunale il tempo non si perde e talvolta se c’è la necessità di dare qualche suggerimento va fatto. Io dico questo: il Regolamento è vero va seguito in maniera pedissequa e deve essere onorato nella sua stesura, però è anche vero un’altra cosa, che mi sembra, almeno per l’esperienza che ho avuto io, che almeno il punto all’ordine del giorno da parte dell’Assessore competente, soprattutto se si tratta di votare un provvedimento, almeno debba essere letto per rispetto di coloro i quali vengono e leggono l’ordine del giorno del Consiglio Comunale per il pubblico, perché anche il pubblico spesso viene per questo.
L’altra cosa che volevo dire è questa: se c’è difficoltà nel fare questo, perché il Regolamento prevede che a votazione unanime si provveda immediatamente a voto in Consiglio comunale, è evidente che l’azione nostra futura sarà quella di riservarci ogni volta in Consiglio comunale, voi capite che se questo è il metodo per continuare ad operare, vuole dire che in tutte le Commissioni noi ci riserveremo in Consiglio comunale di votare il provvedimento.
Ecco, questa è una cosa che a noi ci sembra inutile, tant’è che noi all’unanimità avevamo votato il provvedimento e la semplice lettura o il semplice fatto di modificare, ammesso che sia necessario modificare il provvedimento, io lo ritengo sia superfluo.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Prego.

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:
Sì, buonasera a tutti, io vorrei sapere a questo punto, visto e considerato che a parere mio qua diverse persone non riescono più a capire nulla, vorrei capire attimo una cosa, chi l’ha scritto questo Regolamento? Perché se l’avete scritto voi, è superfluo attaccare gli altri o dire che il Regolamento non vi piace o quant’altro, premesso se l’avete fatto voi, è da valutare, è da capire questo, vorrei sapere da chi è stato scritto e se è opportuno adesso cambiare le regole in corsa.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Io ritengo a questo punto che la discussione diventerebbe veramente fine a se stessa, quindi procediamo alla votazione.
La deliberazione è stata approvata all’unanimità. L’esito della votazione porta ad un totale di voti positivi numero 27, 0 no e 0 astenuti, 4 non votanti, che sono Aprile Massimo, Boscolo Roberto Chio Bisto, Boscolo Guerino Cocuccia, ha votato? 28 quindi. Donin Renzo mi pare che non ci sia, è assente.

DELIBERAZIONE N. 69 DEL 26.07.2007

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Passiamo al terzo punto, prego consigliere Tiozzo.

CONSIGLIERE TIOZZO LUCIO:
Presidente, volevo chiedere a lei e ai colleghi un quarto d’ora di sospensione del Consiglio perché vorremmo facilitare sia il dibattito e poi anche la decisione sul voto, quindi chiederei un quarto d’ora di sospensione per permettere alla minoranza di affinare gli elementi di discussione e di confronto poi in sede di Consiglio. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Mettiamo in votazione questa proposta del consigliere Tiozzo.

La seduta viene sospesa. sono le ore 21.41.

Il Presidente invita il Vicesegretario ad effettuare l’appello. Risultano presenti i seguenti 28 Consiglieri: Tiozzo Romano “Pagio”, Vianello Giorgio Boscolo Massimo “Zemelo”, Mantovan Mauro, Salvagno Maurizio, Penzo Manuel, Mantovan Brunetto, Da Re Andrea, Boscolo Giuseppe “Palo”, Comparato Andrea, Aprile Massimo, Di Giovanni Giovanni, Boscolo Guerino “Cocuccia”, Penzo Giuseppe, Scarpa Gianfranco, Casson Giuseppe, Tiozzo Massimiliano “Caenazzo”, Marangon Sandro, Dolfin Marco, Gorini Marcello, Mancini Massimo, Gibin Fabiano, Guarnieri Fortunato, Fornaro Dario, Varisco Giorgio, Dianin Silvano, Varagnolo Sandro, Tiozzo Lucio “Fasiolo”.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
28 presenti. Ora passiamo al terzo punto: “Approvazione del rendiconto della Gestione 2006”. Questo argomento è già stato trattato in Commissione ed è stato mi sembra abbastanza visto etc., naturalmente deve essere ripreso in aula. Però prima di riprenderlo a livello di interventi, vi chiederei, chiederei al Presidente dei Revisori dei Conti di fare un suo intervento, in tal proposito, per dare un’integrazione finale a quello che è il discorso dell’approvazione del rendiconto della gestione, prego.

DOTTOR LANDO – Presidente dei Revisori dei Conti:
Signori Consiglieri buona sera. Su indicazione del Presidente del Consiglio comunale, in maniera molto sintetica, vi dirò quelle che sono state le conclusioni del Collegio dei Revisori dei Conti in merito all’analisi del rendiconto 2006 del Comune di Chioggia e passerò rapidamente in rassegna alcuni nostri interventi contenuti nella relazione che contengono indicazioni del Collegio in merito a proposte tendenti a raggiungere, da parte dell’Amministrazione, una maggiore efficacia, efficienza ed economicità nell’azione di gestione delle risorse pubbliche.
Il Collegio attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed esprime parere favorevole per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2006, questa è la nostra conclusione.
Ora vorrei dare lettura delle parti che contengono, come vi dicevo, le nostre proposte, i nostri suggerimenti e le nostre raccomandazioni e quindi se i Consiglieri hanno sottomano la nostra relazione li inviterei ad andare a pagina 14. A pagina 14 dove inizia la rassegna delle principali poste del rendiconto, il punto B: “Recupero evasioni imposte e tasse”, do lettura: “In merito all’attività di recupero dell’evasione delle imposte comunali, l’organo di revisione rileva che sono stati conseguiti risultati positivi non attesi, per quanto riguarda l’accertamento di recupero di ICI, relativa alle annualità 2002 e precedenti. Tali azioni di accertamento sono state possibili con l’ausilio della società Cerin che a dicembre del 2006 ha cessato la sua collaborazione con l’Ente.
In merito all’incasso dei residui relativi all’evasione di tasse o pregressa che non compare nella tabella sopra, trattandosi di residui, il Collegio rileva che rimane costante anche se netto è l’incasso. Tutto ciò viene quantitativamente indicato nella tabella che segue, dove è indicato che il recupero di evasione di ICI è stato di 391 mila e 951 euro, mentre l’incasso di residui per recupero evasione e tasso è stato di 223 mila euro e su un accertato a residuo di 908 mila 750 euro”.
Questo è il primo commento, che però continua al punto C in tema di imposta comunale sugli immobili, che rappresenta la fonte di finanziamento propria, più importante dell’Amministrazione. “Il gettito ordinario dell’imposta – come risulta dagli atti – è così riassunto: proventi ICI abitazione principale anno 2006 – 2 milioni e 2 mila euro circa; proventi ICI altri fabbricati – 5 milioni e 227 mila e 765; proventi ICI terreni agricoli 321 mila 614; proventi ICI aree edificabili 188 mila 495. Al riguardo il Collegio osserva: le aliquote di imposta non sono variate nell’ultimo triennio, nell’esercizio 2006 rispetto al 2005 il discreto aumento di gettito relativo ad altri fabbricati va ricercato nella nuova base imponibile derivante dall’ultimo condono edilizio e dall’effetto educativo prodotto dagli accertamenti di imposta fatti dall’Amministrazione nei precedenti esercizi.
Si osserva che la progressiva crescita nel triennio sopra considerato del gettito per area fabbricabile, è indice di uno spontaneo ravvedimento dei contribuenti, i quali successivamente all’adozione risalente al luglio del 2001 della variante generale del Piano Regolatore hanno cominciato ad autoliquidare l’imposta di ex terreni agricoli con le regole proprie delle aree fabbricali. Da tale e ultima osservazione il Collegio muove il consueto invito all’Amministrazione di predisporre quanto prima efficaci strumenti di previsione del gettito e di accertamento dell’esistente evasione di imposta. Per quanto riguarda l’evasione il Collegio suggerisce di porre particolare attenzione alle esistenti aree fabbricabili, si ritiene che il gettito effettivo derivante da tali aree sia pure oggetto di graduale e spontaneo incremento, sia sensibilmente inferiore al gettito potenziale.
L’invito dell’organo di revisione viene rivolto non solo con riguardo all’evasione di imposta ma anche con riguardo al futuro incremento di base imponibile che deriverà dai futuri sviluppi urbanistici delle aree fabbricabili della città”.
Passo al secondo commento e lo trovate a pagina 17 e do quindi lettura integrale del punto G: “Proventi dei servizi pubblici a domanda individuale: si attesta che l’Ente non trovandosi in dissesto finanziario, non ha l’obbligo di assicurare la copertura minima dei costi dei servizi a domanda individuale, fissati per tali enti dall’articolo – qua c’è un errore di stampa – 243 del TUEL nella misura del 36%. Si riportano di seguito un dettaglio dei proventi e dei costi di servizio a domanda individuale – lascio a voi la lettura dello schema, passo al commento sotto –. Nel merito il Collegio osserva che nonostante, come sopra precisato, non sussista alcun obbligo di copertura minima del costo, il servizio Museo civico esprime un indice di copertura molto basso a causa dell’esiguo valore in termini assoluti dei proventi da esso derivanti. Il Collegio invita l’Amministrazione a verificare se ciò sia dovuto ad una precisa volontà di applicazione di tariffe agevolative e incentivanti o se ciò sia dovuto ad uno scarso utilizzo del servizio da parte della collettività”.
Passo al terzo punto, che trovate a pagina 18, il punto I: “Proventi dei bene dell’Ente: le entrate accertate nell’anno 2006 indicano in complesso una lieve flessione rispetto al 2005, sia rispetto al 2005, sia rispetto alle previsioni definitive per il 2006. Al di là della redditività della patrimonio che sicuramente merita un attento e continuo monitoraggio e sulla quale il Collegio ha già fatto precisi inviti agli uffici ad esprimere la massima efficienza, in questa occasione il Collegio vuole ricordare che i beni dell’Ente, il patrimonio immobiliare, rappresentano per l’Amministrazione una risorsa strategica in termini di capacità di erogazione di servizi pubblici e pertanto è un obbligo verso i cittadini il programmare al meglio gli utilizzi del patrimonio, al pari è un obbligo verso le future generazioni garantire nel tempo la sua efficienza. Ciò significa anche predisporre piani di intervento, di manutenzione futura che potrebbero non beneficiare di fondi speciali dello Stato.
Ecco che allora bisogna improntare la gestione complessiva del patrimonio anche a criteri di economicità che tengano conto degli oneri correnti e futuri”.
Passo ora al quarto punto sul quale il Collegio ha posto l’attenzione, lo trovate a pagina 23 in tema di analisi della gestione dei residui, comincio la lettura a pagina 23: “In merito ai dati sopra riportati, che avrete avuto modo di vedere, si formano le seguenti osservazioni: a) i residui del titolo terzo entrata extra tributaria includono sanzioni amministrative da violazione del Codice della Strada che al 31 dicembre 2006 ammontano a euro 1 milione 799 mila; l’importo di tali residui è in progressiva crescita, in linea con la crescita delle somme relative accertate. Infatti rimanevano da incassare complessivamente euro 1 milione 473 mila circa al 31 dicembre 2005, euro 1 milione 156 mila circa al 31 dicembre 2004; il Collegio ripetute le opportune verifiche presso gli uffici di Polizia urbana ha constatato che a giugno del 2007 l’Amministrazione non ha ancora provveduto a trasmettere al concessionario della riscossione i ruoli relativi alle sanzioni accertate e non spontaneamente pagate relative agli anni 2004 – 2005. Contemporaneamente l’Amministrazione ha recentemente ricevuto dal Consorzio Nazionale dei concessionari di riscossione, numerosi avvisi di esiti negativi sull’azione di riscossione di ruoli emessi in precedenza.
Il Collegio sollecita gli uffici e gli organi competenti a riservare maggiori risorse a tale attività, al fine di contenere al massimo i tempi della riscossione coatta, posto che le lungaggini nei tempi della riscossione coatta certamente non agevolano l’esito positivo della stessa.
Si invitano inoltre gli uffici preposti a porre la massima attenzione nella contabilizzazione dei nuovi ruoli emessi, distinguendo la parte relativa della voce d’entrata già contabilizzata tra i residui attivi, dagli importi delle nuove voci di entrata nascenti dall’emissione del ruolo stesso.
Punto b) il titolo terzo e quarto delle entrate includono i seguenti residui di dubbia esigibilità, il capitolo 48000 affitti di beni immobili, le voci impegnate dal 1982 al 2006 ammontano ad un importo di 914 mila euro; il capitolo 45200 proventi dei parcheggi, voci impegnate dal 1995 al 1998, per 194 mila e 700 euro; capitolo 58000 rimborso ammanco dipendente, risalente al 1995 di 58 mila 700 euro, per un totale di 1 milione 167 mila 410.
Per quanto riguarda la gestione residua del capitolo 48000, l’azione di recupero da parte dell’Amministrazione sull’annualità pregresse non ha ottenuto i positivi risultati dell’anno scorso, sono stati incassati solo euro 83 mila 495 di residui, per i quali permangono grosse difficoltà di riscossione, rimane perciò ancorato il grado di incertezza sul possibile recupero dei fitti arretrati nel loro complesso, anche per quelli dell’annualità più recenti.
Si precisa che negli ultimi anni una parte consistente delle entrate di competenza accertate passano a residuo, nel 2006 25,35%, nel 2005 il 31,79%, nel 2004 il 29,07, nel 2003 il 26,05%. Tale residui nei periodi successivi a quello in cui hanno avuto origine, di regola vengono incassati solo marginalmente. Relativamente alle altre posizioni, residuo derivante dalla gestione dei parcheggi, l’ammanco dai dipendenti, non si segnalano novità rispetto all’anno precedente.
Per tali residui, quindi per questi e – forse non era chiarito bene – ma anche per i residui relativi alle sanzioni amministrative da violazione del Codice della Strada, il Collegio propone di tenere cautelativamente vincolata una parte dell’avanzo di Amministrazione disponibile, pari ad euro 1 milione 600 mila”.
Poi la quinta raccomandazione che volevo portare alla vostra attenzione è contenuta a pagina 27, dove si parla di patrimonio.
Si prende in analisi il conto del patrimonio, in particolare a pagina 27 c’è uno schema che contiene la composizione e le movimentazioni del 2006 delle immobilizzazioni materiali, l’ultima voce sono immobilizzazioni materiali in corso, consistenza iniziale 44 milioni, variazione in aumento 8 milioni, consistenza finale 53 milioni. “Si raccomanda l’ufficio patrimonio e gli altri uffici competenti a verificare attentamente la voce “immobilizzazione in corso”, aumentata notevolmente anche nel corso del 2006, senza alcun movimento di segno opposto, una precisa contabilizzazione vorrebbe che nel momento in cui viene rilasciato il certificato di regolare esecuzione si procedesse all’iscrizione della nuova opera nella voce “fabbricati” stornando il relativo valore dalla voce “immobilizzazione in corso”.
Poi ancora, sempre con riguardo questa volta alle immobilizzazioni finanziarie, di seguito: “Le immobilizzazioni finanziarie riferite alle partecipazioni sono state valutate con il criterio del costo, in questa voce risultano allocate, tra le partecipazioni in imprese controllate la partecipazione totalitaria del Comune nella società ASP S.p.A., per la somma di euro 3 milioni 656 mila circa, che rappresentano numero 70.800 azioni del valore nominale di 51 euro e 65 ciascuna, corrispondente al valore del capitale di dotazione di suddetta azienda.
Il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2006 risulta essere di euro 7 milioni e 715 mila. Tra le partecipazioni in imprese collegate la partecipazione azionaria nella società ACTV S.p.A. definita in sede di trasformazione del consorzio ACTV in società per azioni, pari ad una consistenza finale di euro 4 milioni 655 mila 200.
Il Collegio precisa che tale valore comprende oltre il valore della partecipazione nell’ACTV anche il valore della partecipazione nella società PMD S.p.A., società scissa da ACTV, si limita l’Amministrazione a contabilizzare distintamente le due partecipazioni.
Si segnala, infine, l’azzeramento del valore delle partecipazioni di euro 20.658 del Casinò di Venezia S.p.A. in conseguenza della decisione dell’assemblea straordinaria del 22 febbraio del 2006 che ha deliberato il ripianamento delle perdite e il conseguente azzeramento del capitale sociale mediante il ritiro e l’annullamento delle azioni esistenti”.
L’ultima considerazione che trovate a pagina 30 e comunque qui è anche contenuto il riassunto di quello che vi ho detto “Rilievi, considerazioni e proposte, il Collegio innanzi tutto richiama integralmente quanto sopra espresso in tema di ICI, residui su sanzioni amministrative relative al Codice della Strada, altri residui attivi di dubbia esigibilità, proposta di vincolo di applicazione dell’avanzo di amministrazione, gestione del patrimonio.
Ancora una volta poi il Collegio rinnova la segnalazione in merito alle passività potenziali che potrebbero derivare dal consistente contenzioso legale, in considerazione del rischio che il contenzioso possa comportare l’emergere di debiti fuori bilancio per spese legali o sentenze sfavorevoli, si raccomanda di osservare un costante monitoraggio sia nella fase iniziale che nel prosieguo di ciascun giudizio. Particolare attenzione va poi posta al giudizio del Collegio alla gestione dei residui sia attivi che passivi, la cui dimensione rappresenta quasi 5 volte il valore dell’entrata corrente dell’ente.
Io ho concluso, ovviamente lascio spazio alle domande.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il dottor Lando per la sua esposizione ampia e corretta.
Do apertura al dibattito, invito sia il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dottor Lando che il dottor Veronese a rendersi disponibili a eventuali chiarimenti tecnici richiesti dai Consiglieri nel corso del dibattito. Prego.
Se non c’è nessun intervento, procediamo alle dichiarazioni di voto.
Prego il Consigliere Manuel Penzo.

CONSIGLIERE PENZO MANUEL:
Vorrei domandare al dottor Veronese la distensione dei fondi della legge speciale, è vero o no che vanno date anche alle scuole della Provincia di Venezia, prima cosa.
Seconda: questo in base ad una delibera del Consiglio comunale numero 72 del 2005, in cui si destinano interventi su edifici scolastici, esattamente 600 mila euro, la domanda che faccio è questa qua: oltre ai soldi che vengono dati – e non capisco perché – non mi rendo conto perché dobbiamo pagare le scuole della Provincia di Venezia, sono siti dal territorio nostro, per carità, però non riesco a capire le motivazioni per le quali noi dobbiamo pagare questo.
Secondo: io vedo qua che c’è una seduta del Cipe del 2004 con cui autorizza a scorporare al Comune di Chioggia 3 milioni 700 mila euro, sono quelli che facciamo… in forza a delle dichiarazioni fatte al commendatore del Sindaco di Chioggia, in cui dice che servono soldi per alcuni enti, tra i quali la Provincia di Venezia, per dette scuole. Vedo però andando avanti sulla delibera che le richieste, le richieste fatte dagli Enti in Provincia di Venezia, convenivano ad un numero 159 del 2005 del 7 giugno 2005 acclarata al protocollo comunale al numero 39965 del 23/6/2005, richiede dopo un anno che il Comune di Chioggia ha già dato, richiede un finanziamento di milioni di euro. Vorrei essere edotto delle motivazioni di questa delibera, inerente al bilancio, chiaramente.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Risponde il dottor Veronese.

DOTTOR VERONESE MARIO:
Da un punto di vista squisitamente tecnico, l’attribuzione di fondi che provengono dalla legislazione speciale per Venezia e dirottati ad altri Enti collaterali quali la Provincia, la Curia, l’Istituto Cavanis, la Diocesi, l’A.S.L. è del tutto legittima, nel senso che la precedente Amministrazione, e credo in prima persona il signor Sindaco, l’ex Sindaco Guarnieri abbia concordato a livello di comitatone, quindi a livello più o meno governativo con la partecipazione di soggetti i più ampi possibili, una diversa distribuzione di quelle che erano le risorse fornite dalle varie finanziarie al Comune di Chioggia, quindi da questo punto di vista non c’è nessun problema.
L’altra domanda per la tempistica, sinceramente adesso non ho presente se è stata fatta prima o dopo, comunque questi sono tutti provvedimenti, sì, ma non ci sono problemi, sono provvedimenti di assegnazione di fondi che l’Amministrazione ha inteso fare in maniera più che corretta con il supporto normativo-legislativo, quindi non vedo assolutamente nessun problema.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Prego.

CONSIGLIERE PENZO MANUEL:
La ringrazio della sua risposta tecnica, però sotto l’aspetto politico volevo capire la necessità, qualcuno che mi risponda, perché vedo che l’Assessore, la legge speciale manca, vorrei che qualcuno mi rispondesse, il perché di questi passaggi di questi fondi alla Provincia di Venezia, uno per le scuole, non è compito suo dottor Veronese chiaramente, prima cosa. Secondo il perché, il perché vengono dati questi soldi, prima ancora di avere la richiesta, questo è grave secondo il mio punto di vista, non c’è nemmeno la richiesta scritta e c’erano i fondi già destinati, sarà stato perché eravamo presso la campagna elettorale provinciale europea, non lo so, però questi sono dati di fatto. Questo vorrei capire, le motivazioni di questi passaggi.

DOTTOR VERONESE MARIO:
Allora nella seduta del 4 novembre 2004, 13 giugno 2004 e provinciali europee, probabilmente…... voci fuori microfono ... ah non lo so, probabilmente sì, tanto meglio e allora? Cosa cambia qualcosa? Cambia qualcosa? No.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Scusate vorrei procedere. Allora è invitato a intervenire Tiozzo Lucio che ha richiesto, no, prima il Consigliere Comparato.

CONSIGLIERE COMPARATO ANDREA:
Più che una domanda al dottore, volevo fare una semplicissima, velocissima considerazione qui sulle considerazioni del Collegio dei Revisori, per quanto riguarda i servizi a domanda individuale, di questo ne avevamo già parlato altre volte in passato, mi riferisco al Museo dove vediamo che praticamente la copertura del servizio è minima, è minimissima, di questo problema ne avevamo già parlato altre volte in passato, allora siccome io sono dell’idea, penso che sia un’idea condivisa e penso che l’intero Consiglio comunale la pensi nella stessa maniera, cioè che il Museo è senza altro importante, io credo che sarebbe non in questa sede, ovviamente, ma spero nella prima Commissione, sarebbe utile che trovassimo un modo per cercare di incrementarlo. Ricordo bene e vorrei portare avanti l’interpellanza che aveva portato il collega Agostini che diceva: “Non facciamo addirittura pagare il biglietto in modo tale che arriva più gente e magari, come ho visto su altri musei – chi va a visitare il Museo si prende il gadget, il biglietto e la cosa, magari con questo sistema sicuramente non copriremmo i costi del Museo però sarà una iniezione di novità che potrebbe dare benefici”, perché mi sembra che con dei costi di 290 mila euro e dei proventi per 6 mila e 500 praticamente alla fine probabilmente ha ragione il Consigliere Agostini a dire: non facciamo pagare per niente il biglietto. Scusate se ho fatto perdere un po’ di tempo, ma penso che sia un problema anche dovremmo cercare anche questo di affrontare nel più breve tempo possibile, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ora interviene il Consigliere Lucio Tiozzo.

CONSIGLIERE TIOZZO LUCIO:
Io non farò domande di tipo tecnico e non entrerò in maniera puntuale su alcuni aspetti importanti di questo bilancio consuntivo. Il dato che a me interessava invece porre all’attenzione dei colleghi, ma soprattutto anche del pubblico presente, è che da questo bilancio si evince quello che sto dicendo. Dalla lettura, non solo di quello che abbiamo letto noi, ma soprattutto dalle dichiarazioni fatte dal Presidente del Collegio dei Sindaci, che questo bilancio 2006 chiude con un avanzo attivo di 3 milioni e 945 milioni di euro. Questo per dire che, sicuramente si va a sfatare con questo dato, era molto utile credo fare un punto sulle vicende collegate alla gestione amministrativa e sulla situazione contabile della nostra Amministrazione. Io ho assistito in questi giorni e ho scelto un po’ come si conviene spesso chi perde una campagna elettorale di stare abbastanza prudente nelle cose che vengono dette dalla stampa, però vi devo dire che sono stato colpito dalle chiacchiere quasi di bar, dalle battute che poi sono state riportate dalla stampa locale e amplificate in maniera abbastanza forte, laddove sembra che l’Amministrazione uscente, l’Amministrazione uscente abbia lasciato alla nuova maggioranza uno stato di insolvenza quasi, uno stato di grande difficoltà dal punto di vista amministrativo. Tranquillizziamo i cittadini presenti, anche quelli che hanno votato per l’attuale maggioranza, ma tranquillizziamo tutti i cittadini di Chioggia che siamo di fronte a bilancio consuntivo 2006, certificato dai validi Revisori dei Conti, come un bilancio che produce degli elementi di attività positiva, semmai ecco l’elemento su cui varrebbe la pena di riflettere è come queste risorse alla luce delle norme, soprattutto nazionali messe in campo prima dal Governo Berlusconi e poi dall’attuale Governo, come gli avanzi di amministrazione positivi possano essere utilizzati in maniera più elastica da parte delle amministrazioni che governano gli Enti Locali.
Io credo che dovremmo fare una battaglia, Sindaco e colleghi Consiglieri, comune, perché nella prossima finanziaria nazionale vengano introdotti degli elementi di maggiore elasticità, di maggiore disponibilità da parte dei Sindaci delle Amministrazioni dei Consigli per poter gestire in maniera diciamo più conveniente ai bisogni dell’Amministrazione, soprattutto ai bisogni delle popolazioni che noi amministriamo a livello locale.
Ecco, quindi questo dovrà essere lo sforzo che dovremmo fare, credo che questo sia anche un elemento, per i dati che ho letto, di prudenza nella gestione di questo rendiconto 2006, quando mi si dice che vengono accantonati circa 1 milione e 600 mila euro per seguire le poste delicate, ci sono difficoltà a far rientrare, sto pensando agli affitti, sto pensando alle multe, le cose che sono state dette che ho registrato in maniera molto puntuale, quindi credo che questo sia un bilancio che lascia diciamo, voglio usare il termine tesoretto, lascia un’eredità sicuramente che non può essere definita negativa e prudente nel suo modo di essere impostato, perché accantona delle cifre che possono essere utilizzate per recuperare eventuali risorse che non possono essere recuperate.
L’altro dato, che mi permetto di segnalare, l’ottimo lavoro fatto in tutto il recupero dell’evasione, soprattutto l’evasione ICI e la TARSU. Perché dico questo? Perché bisogna che passi, nel nostro paese e anche nella nostra comunità, l’idea che se riusciamo a far pagare tutti, molto probabilmente riusciamo a far pagare meno a quelli che sono i contribuenti più corretti, quelli che hanno sempre rispettato le regole nel rapporto con la Pubblica amministrazione.
Quindi trasparenza, prudenza nella gestione, nella gestione del bilancio e quindi sfatiamo questi ulteriori dati, insomma, in questi giorni ho letto sulla stampa, non riusciremo a abbassare l’ICI, non riusciremo ad aiutare i pendolari, ai quali avevamo promesso di abbassare il costo dell’abbonamento, prudenza, perché il bilancio vedete non è un bilancio che non vi permetta, questi qua sono dati reali, quando voi avete dichiarato in campagna elettorale che avreste abbassato l’ICI, dovevate sapere che l’ICI per la prima casa porta alle casse comunali 2 milioni di euro sui 7 complessivi, bisogna sapere cari colleghi, amministratori, Consiglieri che quando si riducono le entrate, 2 milioni in meno, 2 milioni in meno, bisogna sapere che cosa si taglia, quali sono i servizi che tagliamo alla nostra collettività oppure voi avete detto: no, non taglieremo mica i servizi alla nostra collettività, taglieremo le consulenze.
Mi sembra che in questi giorni, se questa era la battuta oppure l’azione che doveva consentire l’operazione, come si dice, di abbattimento dell’ICI, mi sembra che le prime mosse che avete messo in campo non siano e non vadano in questo tipo di direzione.
Quindi voglio farvi notare che in campagna elettorale avete detto cose senza leggere esattamente, perché questo bilancio, questi dati sono dati pubblici, li sapevate anche prima, sapevate che era in una situazione come la nostra era una coperta molto corta la gestione finanziaria di questo Comune, per le difficoltà che provengono dai livelli nazionali in termini di trasferimento, su cui varrebbe la pena qua sì aprire un confronto unitario, tra di noi per capire come decentriamo le risorse e come le risorse prodotte da un territorio restano in un territorio a produrre servizi, però in una situazione legislativa come questa, sappiamo che ci sono poche risorse e tra l’altro quando voi dicevate che eravamo un’Amministrazione che tassava i cittadini, siamo una delle poche amministrazioni, ve ne siete resi conto oggi, ve ne state rendendo conto, attraverso anche alcune dichiarazioni abbastanza oneste di qualche Assessore, fatta non naturalmente in luogo pubblico, ma quando si parla e si fanno le chiacchierate così conviviali, ebbene siamo uno dei pochi Comuni dove non si applica l’addizionale IRPEF comunale, e voi sapete bene che l’addizionale IRPEF comunale se applicata avrebbe prodotto e produrrà forse nelle casse comunali circa 1 milione, 1 milione e mezzo di entrate, euro utili, se vogliamo capire e allargare la spesa per intervenire su una rete di servizi, su una serie di interventi che oggettivamente necessiterebbero di essere rapportati nel nostro territorio.
Quindi vediamo di sfatare… l’occasione di votare questo consultivo 2006, ci permette, spero che sulla stampa venga inquadrata abbastanza bene la questione, non ci sono debiti, non c’è un’Amministrazione che è stata lasciata allo sfascio è un’Amministrazione che ha lavorato con prudenza e con attenzione che lascia una situazione sostanzialmente io dico positiva, pur sapendo che in un bilancio ci sono luci e ombre, ci sono aspetti che correttamente anche il Collegio dei Sindaci ha avuto la possibilità di segnalare e di mettere all’attenzione di questo Consiglio.
Guardate, proprio per correttezza, non eludo neanche la vicenda di ACTV, anche questa è un’altra vicenda che in questi giorni ha campeggiato l’attenzione dei media e dei cittadini, quando si dice c’è un buco di 6 – 7 milioni di euro, anche qua prudenza, lo dico soprattutto al Sindaco, perché corriamo il rischio di avvalorare noi, partendo da Chioggia, le tesi che partono da Venezia, nel senso che io non do assolutamente per scontato e per convincente quello che ci viene prodotto e detto da ACTV, non a caso l’Amministrazione uscente su questa vicenda ha sempre mantenuto una situazione di grande attenzione, perché? Perché su ACTV intanto noi siamo soci e sappiamo benissimo che ACTV in questi anni è stata un’azienda che ha chiuso con attivi abbastanza consistenti, in secondo luogo c’è tutta la verifica sui contratti di servizio, perché sapete che il rapporto tra l’Amministrazione comunale e ACTV è regolato da un contratto di servizio, noi siamo convinti che quei contratti di servizio non permettevano somme aggiuntive rispetto a quelle concordate da parte del nostro Comune e soprattutto l’altro elemento che mi permetto di segnalarvi e invito anche il Sindaco a farsi parte attiva in tal senso, ormai dal 1997 la Regione Veneto non aumenta di un centesimo le quote di finanziamento delle tratte chilometriche a livello locale.
Questo è il dato vero su cui dovremmo riflettere in maniera puntuale, non è pensabile che con l’aumento dei costi, dei costi che abbiamo avuto in questa Regione in termini di personale, in termini di ammodernamento dell’attrezzatura, ecco perché i pullman nostri sono quelli che sono, perché è evidente che se le aziende siano esse ACTV o siano di altra natura, così come avviene in Italia, quando il budget messo a disposizione dalla Legge 25 Regionale, diventa sempre più basso perché non tiene conto dell’inflazione, dell’aumento dei costi e quant’altro, è logico che le aziende sono in difficoltà, chi ne subisce le conseguenze sono in primis i cittadini, poi i lavoratori e oggi molto probabilmente anche il confronto tra noi città di Chioggia e questa azienda.
Io reputo Sindaco che noi dobbiamo andare a muso duro nei confronti di ACTV e dire che non ci sono le condizioni per rivendicare nessuna cifra, perché non lo dice né il contratto di servizio tra l’altro scaduto nel 2003 o 2004, prorogato di volta proprio in virtù di questo e in virtù di questo noi riteniamo che non ci sia nulla da chiedere, soprattutto la invito e invito tutti quanti a fare una vera pressione nei confronti della Regione Veneto, da una parte nei confronti del Governo centrale per quanto riguarda il Governo, vedete che oggi le cose che ho detto con grande chiarezza, laddove c’è da dire che sul tema del federalismo e sul tema di come vengono utilizzate le risorse sul territorio, per quanto riguarda l’Amministrazione comunale ci sono responsabilità a livello nazionale, ma altrettanto bisogna dire per quanto riguarda la gestione dei servizi di trasporto, laddove la responsabilità sta in capo, in maniera chiara, alla Regione Veneto.
Quindi bisogna essere in grado, se vogliamo dare, garantire qualità e servizi ai nostri cittadini e rispondere in maniera più puntuale alle istanze e anche agli impegni che ci siamo presi, bisogna fare queste due battaglie su cui Sindaco do già la disponibilità, sia per quanto riguarda i rapporti con Roma ma credo anche, seppure dal ruolo di Consigliere di opposizione nei confronti della Regione per lavorare in bilancio 2008, per aumentare le quote previste ai trasferimenti delle aziende per il trasporto comunale.
Chiudo questo mio intervento nel dire quindi che questo rendiconto, credo, di farlo in maniera abbastanza tranquilla e serena il quadro di riferimento, nessuna Amministrazione è allo sfascio, non ci sono buchi, non ci sono situazioni particolari se non il governo di un bilancio complesso, come quello di una città complessa, come quella di Chioggia.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Consigliere Guarnieri, ci sarebbe prima un intervento richiesto da parte dell’Assessore e credo che sia doveroso per poter dare un contributo alla discussione e poi la parola a lei.

ASSESSORE BOSCOLO BENIAMINO “CAPON”:
Credo che dagli interventi questa sera preannunciati in Consiglio comunale sulla gestione di conto consuntivo del rendiconto del 2006 che l’Amministrazione ha ereditato, vanno puntualizzate alcune cose, partendo proprio dall’avanzo di amministrazione di 3 milioni 945 mila 954,82 euro che dovremmo coniugare per quanto riguarda l’esercizio di competenza nell’anno 2007, ed è cosa ben diversa dall’avanzo di amministrazione che c’era l’anno precedente, nel 2005, che era ben superiore e che ben hanno evidenziato i Revisori dei Conti che in 14 milioni di avanzo di amministrazione del 2005 sono servite a ripianare il disavanzo che c’era nel 2006.
Quindi è anche vero che quando si parla di gestione di competenza e gestione finanziaria, bisogna trovare il giusto equilibrio, non sta a me politicamente fare degli interventi sul pensiero politico del bilancio, perché c’è a questo punto il Consiglio comunale, però comunque certi dati che vengono ribaditi anche nella relazione dei Revisori dei Conti, nelle prime pagine, vanno segnalate dopo un intervento fatto in difesa estremizzata dal Consigliere Tiozzo.
Mi limito solo a ribadire al Consiglio quello che ho letto nella revisione, nella relazione dei Revisori dei Conti, tra l’altro è un bilancio di circa 4 milioni che comunque il Collegio dei Revisori consigliano di accantonarne alla quota importante proprio per ipotetici debiti fuori bilancio o ipotetici residui che possono diventare non più esigibili e quindi già si dimezza in qualche modo questo, se ovviamente si segue il Consiglio dei Revisori dei Conti.
Purtroppo le cattive notizie non vengono mai da sole, perché comunque anche da Roma con un recente Decreto Legge, il numero 81 del 2 luglio dell’07 all’articolo 2 che parla proprio dell’utilizzo della quota di avanzo di amministrazione, proprio al comma 2, ve lo leggo, prevede che per Chioggia ci sia l’esclusione del patto di stabilità per le spese di investimento, commisurate all’avanzo di amministrazione del 2005 e queste determinate nella misura dell’1,3%, anzi chiede il 7%, proprio perché la media triennale del periodo 2003 – 2005 di cassa è risultata non positiva, poco male perché comunque sia, ci fosse stato il 7 sia che fosse stato l’1,3% per spese in conto capitale, comunque era poca cosa.
Comunque anche queste cose vanno dette, anche se all’ANCI c’è stata una proposta emendativa, nella quale si prevede l’innalzamento della quota percentuale per il calcolo dell’avanzo di amministrazione utilizzabile per finanziare le spese di investimento che non sono rilevanti al fine del patto e di alzarlo dal 7 al 18,9%, il rimanente del 7%, quindi la battaglia del Consigliere Lucio Tiozzo che invita i Comuni a fare, è in linea con quello che dice l’ANCI, quindi va molto bene questo, anche se comunque sarà poca cosa, ripeto.
Un’ultima puntualizzazione sulle preoccupazioni più che se abbiamo debiti, se sfascio etc., non mi sono mai pronunciato e neanche il Sindaco si è mai pronunciato sul bilancio, siamo stati molto prudenti, oggi in Consiglio comunale in sede di approvazione del rendiconto siamo qui insomma a dire la nostra, non andiamo nella stampa, nei bar etc..
Le cose da evidenziare: è impensabile che un bilancio abbia 140 milioni circa di residui attivi e 137 milioni di residui passivi, non dico che è colpa solo di questa amministrazione, è un trend che si ripete nelle varie amministrazioni e c’è un accumulo, quindi si dovrà pensare, avremmo questo delicato e difficile compito, di capire questa preoccupazione sulla dimensione di residui come andare ad affrontare per accertarli, soprattutto residui attivi perché dobbiamo esigerli e quindi c’è una preoccupazione da parte dei Revisori dei Conti su alcuni residui di dubbia esigibilità però o sono esigibili o sono non esigibili, non può essere rimandata di anno in anno questa preoccupazione di dubbia esigibilità, anche perché ripeto non abbiamo un avanzo di amministrazione di 14 milioni di euro come l’anno scorso, non abbiamo i proventi dei condoni edilizi come due anni fa, oggi abbiamo invece una situazione, quella finanziaria al 2007, ma la stessa Finanziaria del governo precedente che ha limitato le spese correnti dei Comuni; quindi la situazione è difficile, nessuno fa del terrorismo su questo bilancio, però comunque la situazione è difficile e preoccupante.
Per quanto riguarda queste dubbie esigibilità vengono riferiti affitti immobiliari che quindi andremmo a vedere con l’Assessore alla gestione delle case come affrontare, sulle sanzioni amministrative, perché negli ultimi 3 o 4 anni abbiamo raggiunto dei residui attivi pari a 4 milioni e mezzo che farebbero comodo all’Amministrazione per creare dei servizi alla cittadinanza, quindi sarà anche nostra responsabilità con il dirigente comandante dei Vigili capire come affrontare questo problema, anche perché sono sempre più in crescita, la situazione storica dei proventi del parcheggio.
Poi un’ultima, una tra le ultime considerazioni, c’è anche il gettito effettivo dell’ICI delle aree edificabili, è dal 2001 che il Comune ha adottato il Piano Regolatore, adesso è stato anche approvato, quindi si dovrà prendere in seria considerazione la questione equa di recupero dell’evasione per quanto riguarda i terreni che sono edificabili che sono soggetti ad ICI, anche perché c’è una minima parte dei cittadini che si è messa in regola, sollecitata magari dai commercialisti, da chi magari è più attento a questa novità del Piano Regolatore e quindi non è giusto che ci sia una piccola parte che paghi e una grossa parte che non paghi, quindi paghiamo tutti, paghiamo meno e poi va beh, accolgo ben volentieri l’intervento del consigliere Comparato sulla gestione dei musei, pinacoteche, ovviamente confrontandomi con l’Assessore su una seria gestione responsabile efficace e efficiente di un servizio che ci costa circa 290 mila euro e ci rende 6 mila euro. Piuttosto ci deve costare 290 mila euro ma sicuramente il nostro Assessore alla Cultura riuscirà a modificare le spese aumentando il servizio in qualità e in quantità e, insomma, è un auspicio non abbiamo ancora parlato e piuttosto quei 6 mila euro non li vediamo più al bilancio, sono insufficienti.
Debiti di fuori bilancio. Il Consigliere Tiozzo ha parlato di ACTV, qui c’è un rapporto che deve essere direttamente con le persone, perché se è un problema che si protrae negli anni, la verità è che il problema deve essere affrontato, non deve essere rimandato illo tempore e su una considerazione fatta con il Presidente Marcello Panettoni dell’ACTV da quest’anno, da quello che ha detto lui, registrano a bilancio 1 milione 200 mila euro del servizio a Chioggia, come penso credito residuo passivo, insomma, nei confronti di Chioggia.
Quindi, finché non lo iscrivono a bilancio io non riconosco un debito, quando lo scrivono ci si mette in discussione, certo è vero che bisogna anche ripensare un attimo al servizio su Chioggia, sulla viabilità, sul servizio che è importantissimo.
In ultima analisi e per concludere, durante le interpellanze ho sentito le spese per liti e i troppi contenziosi che negli anni si sono susseguiti e anche questo è un problema da affrontare, perché è un debito fuori bilancio e si costituisce quando non è previsto, se ci sono certe cause che si vincono bene, sui crediti fuori bilancio, ma se ci sono delle cause importanti che si perdono male, quindi anche questo deve essere un problema che va affrontato, decideremo la maniera migliore, se il Consiglio comunale vorrà aiutarci, ben venga, siamo a disposizione. Non ho altro da aggiungere.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Guarnieri, prego.

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Parto da un invito all’Assessore Capon domani di prendersi, basta una giornata e di studiare un po’ meglio le cose, Assessore mi creda. La invito, ma signor Sindaco, come fa un Assessore a venirci a dire che quest’anno ci sono 4 milioni di avanzo dell’amministrazione e l’anno scorso ci sono stati 14 milioni di avanzo dall’amministrazione, se voi dite una cosa del genere dite una cosa falsa, mi scusi sa, allora vuole dire che nemmeno lei conosce questo bilancio, non conosce i bilanci precedenti, per questo è un’esortazione benevola, non è offensiva, è benevola, si prenda una giornata, non tanto, una giornata, una settimana, 10 giorni, una giornata e si legga bene i numeri, se li faccia spiegare dal ragioniere generale che li conosce molto bene, magari fosse stato così, pensi un po’ dove arrivo, magari che nel 2005 avessimo avuto 14 milioni di euro di avanzo di amministrazione e nel 2006 4 milioni di… cosa vuole dire? Vuole dire che si va nella direzione di un’Amministrazione perfetta, qual è l’Amministrazione perfetta signor Sindaco? Quella che dal bilancio di previsione di quest’anno, il prossimo anno presenta un consultivo pari e patta, vuole dire che riesce a spendere tutti i soldi che prevede. Saremmo in quella, ma allora se lo vada a vedere che vedrà che non è così, vedrà, si faccia rispondere dal suo ragioniere generale, bene, a parte questa esortazione mi pare che dalle parole del ragioniere generale, dalle parole del revisore dei conti come già bene ha detto il Consigliere regionale e i Consigliere comunale Lucio Tiozzo, il bilancio consuntivo è un bilancio perfetto. Ci sono 4 milioni di euro di avanzo di amministrazione, non ci sono debiti, non ci sono debiti, l’ha detto il Presidente dei Sindaci, quindi vuole dire che questa Amministrazione, la passata e questa Amministrazione eredita una situazione economico finanziaria perfetta. Questa è la verità.
Non è vero Assessore Capon che nessuno ha detto le cose che lei diceva prima, mi permetta, vedete dovete assumere il ruolo, dovete assumere il ruolo di chi ascolta adesso, non è come una volta che voi replicavate, perché avete l’ansia di far vedere. No, ci sarà il tempo per imparare anche per lei, non si preoccupi. Ci sono stati articoli di giornale non di uno che passava per strada ma di Assessori che sostanzialmente dicevano che noi ce ne siamo andati via e non abbiamo lasciato nemmeno la carta e le matite, questa è stata la dichiarazione amici, ma scusate, li leggiamo tutti quanti i giornali, Assessore, quindi toglietevi… Ieri abbiamo fatto una bella discussione, qua mi rivolgo in particolare al Consigliere Dolfin, abbiamo fatto una bella discussione secondo me in Commissione, ci siamo detti: “Guardate, facciamo così, mettiamoci d’accordo, metterla sul… avete sbagliato etc., noi vi rinfacciamo le cose” è sbagliato, è sbagliato, capisco che questa sera siete chiamati sullo spirito della continuità amministrativa a dire che questo è un bilancio che non ha falle, che non ha buchi, a meno che non si discuta di vicende storiche, voglio dire: andiamo indietro di 30 – 40 anni, la questione degli affitti etc., è una vicenda storica anche se i numeri parlano chiaro, nel corso di 10 anni sugli affitti c’è stato un incremento notevolissimo, noi siamo riusciti a farlo, abbiamo tirato via la gente che era negli alberghi dalla precedente amministrazione.
Non è naturalmente una polemica con nessuno, lo faccio per onore del vero, però voglio dire tiriamoci via da subito questa cosa, che siccome noi vi abbiamo messo il trabocchetto adesso voi non potete, come diceva il Consigliere Tiozzo mantenere le grandi promesse elettorali, io di questa cosa qua, in questo momento guardate, non ne parlo nemmeno più, mi preme però sottolineare due cose. Primo, l’ho già detto, bilancio a posto, non c’è nessun problema, è stato detto e scritto; secondo, è stato riferito anche poco fa, attenzione su ACTV ci siamo messi d’accordo, sento un brusio signor Presidente del Consiglio comunale che se viene dal pubblico va beh capisco, ma se viene dal Consiglio a me piacerebbe tanto parlare sentendo, così, non dico un silenzio clericale ma per lo meno qualcosa che sia accettabile e che mi metta nelle condizioni di esprimere in maniera ordinata e razionale il mio pensiero, cosa ne pensa lei?

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Io penso che può procedere, ... voci fuori microfono ... per cortesia, se è possibile anche per gli altri poter rispondere, avere la possibilità di avere una risposta, perché altrimenti non riusciamo a condurre correttamente il nostro compito. Prego.

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Grazie Presidente, quindi la prima cosa l’ho detta, bilancio perfetto.
L’altra cosa importantissima, ieri sera con il Consigliere Dolfin anche su questo siamo stati d’accordo, me l’ha ricordato lui, questione ACTV.
Ma che ACTV contesti una passività nella gestione del servizio del trasporto urbano locale è una questione storica, me lo ricordava proprio il Consigliere Dolfin, dice: “anche con l’Amministrazione Todaro, la vecchia Amministrazione si sentiva ogni volta che ACTV – allora consorzio – faceva il bilancio, caro Comune di Chioggia dacci i soldi – come dicono a Roma – perché è deficitario il servizio”, allora non sono stati dati quella volta, non li abbiamo nemmeno dati noi, perché ci sono tutta una serie di vicende sulle quali il contenzioso si può benissimo aprire, ha citato ieri il bravo Assessore Capon delle corrispondenze fatte da Avvocati di ACTV e dell’Amministrazione comunale dove loro ci chiedono i soldi e noi diciamo: “Non ve li diamo”, non vi li diamo perché? Perché abbiamo le nostre buone ragioni.
Allora, dico, adesso state governando, vi contestano qualche cosa, cercate di avere quei rapporti istituzionali positivi, mi pare che sia il leit motiv della campagna del Sindaco Romano Tiozzo che bisogna avere degli ottimi rapporti con la Regione, con lo Stato, con la Provincia etc., questi rapporti magari con la Provincia solo, con la Ragione magari ci sono altri motivi per cui possiamo fare un’altra discussione, con la Provincia li abbiamo…
Quindi con la Provincia, con il Comune di Venezia ed in particolare con la proprietà principale dell’ACTV siamo riusciti in questi 10 anni a non cacciare una lira, riuscirete a fare la stessa cosa? Senza mettere mano in maniera pesante al servizio di trasporto urbano in una realtà come la nostra? Io ve lo auguro, noi siamo qui a collaborare, sia chiaro, non è che siamo qui per dire: no, adesso andiamo dagli amici di partito e vi facciamo dare una coltellata, assolutamente no, siamo qui per collaborare. C’è da dare qualche cosa, vediamo, ci sono delle condizioni particolari sulle quali siamo disposti anche a fare una riflessione, ma ciò che deve uscire dal Consiglio comunale di questa sera è che questa Amministrazione ha ereditato una gestione sana.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ora invito l’Avvocato Aprile ad esprimere il suo pensiero in proposito avendo chiesto la parola.

CONSIGLIERE APRILE MASSIMO:
Io prendo atto che i Consiglieri dell’opposizione hanno tutto l’interesse e tendono – di minoranza – a far passare un messaggio molto chiaro, cioè quello di aver lasciato a noi una situazione di cassa o comunque una situazione di bilancio assolutamente tranquillizzante per chi ha l’onere di continuare, perché di continuità amministrativa si tratta, ad amministrare Chioggia.
Io credo che purtroppo non sia così, non sia nei termini che voi indicate e lo dico sulla base, come sono abituato a fare, di documentazione o comunque di situazioni concrete.
Preciso subito che io sarei ben contento che le cose fossero come avete indicato voi e come hanno indicato anche i Revisori dei Conti, ... voci fuori microfono ... ma credo che almeno qualche precisazione e qualche chiarimento si debba avere, prima di passare ad una votazione che è comunque una votazione assolutamente impegnativa, perché votare il bilancio significa sostanzialmente accettare le consegne e dire: “non abbiamo recriminazioni nei vostri confronti, diamo per buono sostanzialmente tutto quello che è stato fatto, accettiamo e adesso ce ne facciamo carico noi”. Quindi un trasferimento pieno di tutto quello che è stato il pregresso sulla nuova Amministrazione.
Allora io credo che quando si prende in carico qualcosa, qualunque tipo di argomento si tratti, chi eredita, chi subentra in una certa posizione abbia diritto di verificare il prodotto che gli viene trasferito. Allora mi pare che ci sia già un’indicazione abbastanza inquietante di carattere più politico, se vogliamo, piuttosto che squisitamente tecnico, fatta proprio dai Revisori dei Conti, che parlano della necessità di accantonare una buona parte di soldi o comunque di considerare la possibilità che ci siano dei debiti fuori bilancio, guarda caso la mia deformazione professionale mi fa cadere l’occhio subito lì a causa del grande contenzioso legale a cui è esposto il Comune.
Esposto significa non contenzioso attivo, cioè cause che il Comune deve fare, quindi per tutelare le proprie ragioni, ma diciamo passivi, cioè cittadini o Enti che ritengono di essere stati lesi nelle proprie ragioni da parte del comportamento del Comune.
Già questo, a mio avviso, è un indice di cattiva amministrazione, perché se non ci fosse un proliferare di cause, delle quali alcune sono vinte, altre sono perse, ma se non ci fosse un proliferare di queste, vorrebbe dire che l’Amministrazione non dà nemmeno adito a contenzioso, perché fa dei provvedimenti che non sono suscettibili a nessun tipo di censura da parte di chicchessia e quindi problematiche di questo genere non ce ne sono.
Ovviamente immagino che la preoccupazione dei Revisori dei Conti non sia tanto quello delle spese legali ma quello degli eventuali danni che potrebbero derivare dall’esito negativo delle cause, cioè le richieste risarcitorie che potrebbero essere fatte da parte dei Comuni. Ovviamente questo lo dico perché lo scrivono i Revisori dei Conti, i quali avranno verificato esattamente la documentazione a loro disposizione.
L’altro elemento sul quale credo si debba fare una riflessione è questo: dicono i nostri amici che ci hanno preceduto, “State tranquilli perché vi passiamo una cassa di 4 milioni di euro”, peccato che di questi milioni di euro ce ne siano 1 milione e 600, percentualmente poi Brunetto farà i conti, mi sembra che siamo vicini quasi al 50%, un momento, un conto è avere dei soldi che non si possono utilizzare, diciamo per una situazione virtuosa, cioè accantonarli per investimenti, accantonarli per manutenzione, un conto è doverli non toccare perché non è possibile farlo perché potrebbero già essere risolti e effettivamente non utilizzabili.
La motivazione per la quale ci dicono: non potete utilizzare quei soldi è perché un domani potreste essere costretti a non farlo, quindi è una situazione negativa, non una situazione virtuosa, mi sembra molto chiaro il concetto, quindi è inutile dire 4 milioni se questi 4 milioni in realtà sono virtuali per quasi un 50%.
C’è poi la vicenda dell’ACTV, sulla quale ormai tutti sono intervenuti e sulla quale vorrei cercare di dire un qualcosa di un po’ più tecnico. Prendo atto che l’ex Sindaco Guarnieri dice: “Ah abbiamo tenuto duro fino adesso vediamo se sarete capaci voi”, beh bisogna vedere se saremmo capaci noi perché bisogna vedere che cosa e quali strumenti ha in mano l’eventuale controparte.
Io sono un po’ preoccupato del fatto che a fronte di un contratto di servizio, che ha regolato appunto la materia, i rapporti tra Consorzio e Comune fino al 31 dicembre 2003, successivamente a questa data il servizio sia stato esercitato di fatto sul nulla, perché io da legale mi dico: in base a cosa è stato esercitato, è stato svolto il servizio dell’ACTV, si considera che c’è la possibilità che una società di capitale, qual è l’ACTV dica: “io ho lavorato per te, ho svolto un servizio, adesso me lo paghi, perché l’hai utilizzato, ne hai goduto i benefici, quindi usufruendo di un servizio tu l’hai accettato, non hai detto: “no, ferma le macchine mi arrangio io”, perché non dirlo prima? Dovevate dirlo voi eventualmente.
L’ACTV eventualmente potrà dire: “È stato fatto fino adesso”, nei suoi bravi termini prescrizionali per muoversi e può ora presentare il conto, può presentare il conto.
Allora io mi chiedo: come fanno, anche i Revisori, - mi dispiace non vorrei che fosse preso come un attacco ai Revisori, come fanno i Revisori a dire che c’è un avanzo di bilancio di 4 milioni, non spendono una virgola sulla problematica relativa appunto a questa questione dell’ACTV o è genericamente inclusa in questa vicenda delle eventuali spese legali o dei risarcimenti, dei danni che potrebbero sorgere a fronte del forte contenzioso? Se è così credo che forse andava messa forse un po’ meglio.
La cosa che trovo però grave è che non risulti nella documentazione nessun riferimento ad un carteggio che mi pare invece sia assolutamente fuori discussione. Finalmente, - ma non è che sia contento di questo -, finalmente abbiamo delle richieste formali da parte dell’ACTV di pagamento del conto, l’abbiamo appena sentito dire che ci sono delle richieste formali, questo non significa che l’ACTV abbia ragione, ma significa però almeno che nei possibili debiti andavano indicati e probabilmente non venivano fuori 4 milioni di disavanzo, ma probabilmente veniva fuori qualcosa di inferiore.
Quindi io capisco l’entusiasmo della minoranza, che dice: “Guardate siete fortunatissimi perché vi lasciamo 4 milioni, potete fare quello che volete, state tranquilli, potete scialacquare a destra e a sinistra”, io credo che non sia assolutamente così e ci diamo appuntamento magari, spero non nelle stesse situazioni ma magari con un bilancio del genere e voglio sentire come tratterete il nostro bilancio. Magari nelle stesse condizioni avrete la tentazione di massacrare, mentre invece nelle stesse condizioni per voi che lo passate a noi questo è il più bel bilancio del mondo. Credo che le cose non stiano proprio così.
Un ultimo passaggio che mi ha lasciato molto perplesso è quello in riferimento all’ICI, io sento che c’è gente che avrebbe già spontaneamente pagato dell’ICI a seguito del passaggio da area agricola a fabbricabile in base ad un piano che è stato solo adottato, che quindi non ha nessuna valenza ... voci fuori microfono ... a mio avviso comunque rimane sempre un problema forte, fin tanto che non c’è l’approvazione abbiamo una situazione in cui aree che sono valutate in un certo modo alla fine potrebbero trovarsi così come è ora.
Comunque io ho espresso, siccome Consigliere Mantovan non sono un tecnico della questione, ho espresso semplicemente un dubbio, e cioè se la postazione di queste voci è corretta ne prendo atto, non ho nessun problema, ma sulle altre questioni che ho sollevato, comunque mi farebbe piacere se il ragioniere generale o eventualmente il Presidente dei Revisori o qualcuno dei Revisori mi fornisse qualche risposta. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Altri interventi? Prego Consigliere.

CONSIGLIERE MANTOVAN BRUNETTO:
Nel 1997 io ho lasciato ad ASP un bilancio che portava un avanzo di cassa di 16 miliardi e nella presentazione che è stata fatta dagli amministratori di allora sembrava che io fossi stato un delinquente che ha rovinato l’ASP. Non si capiva perché avesse 16 miliardi di attivo che hanno permesso l’anno successivo di introitare 800 milioni di interessi attivi e nella descrizione, perché era necessario, si doveva per forza denigrare i passati amministratori, e dire che quello era un delinquente politico, perché aveva rovinato l’azienda. Todaro ha lasciato una situazione di avanzo di amministrazione in positivo, però per 5 anni ci siamo sempre sentiti dire che la colpa era della precedente amministrazione.
Ora, io contesto al vostro Sindaco, che in questi ultimi tempi ha espresso pareri lusinghieri nei confronti di precedenti amministratori, è cosa che credo che sia di buon senso, perché io conosco chi amministra e so che ha fatto il possibile, secondo le proprie possibilità per fare bella figura, mentre in passato queste cose neanche passavano per l’anticamera del cervello, è un modo diverso. Adesso qui c’è un altro discorso per dire che noi siamo stati i più bravi, non vogliamo essere attaccati, vi abbiamo lasciato il paradiso terrestre la colpa è tutta vostra.
Va beh, ognuno è libero di dire le cose come stanno, però è anche giusto che alcune questioni vengano chiarite.
Vedete l’amico Aprile ha toccato l’argomento del grosso stato litigioso del nostro Comune nei confronti dei cittadini. A volte ha ragione, delle volte ha torto però una cosa è certa che l’aumento vertiginoso di queste litigiosità è dovuto più che altro a interpretazioni spesso anche forzate che alcuni nostri dirigenti hanno ottenuto nell’affrontare alcune questioni di carattere urbanistico e che poi qui in Consiglio comunale, e nonostante i nostri precedenti amministratori sollevassero delle perplessità in modo di andare avanti, si è costantemente voluto dimostrare che il dirigente aveva sempre ragione. Si va poi al TAR e in diversi casi abbiamo perso.
Oggi ci troviamo, per esempio, di fronte ad un caso di un distributore che si trova sulla strada di Brondolo, che a fronte ad una interpellanza fatta da un nostro Consigliere è stato dichiarato in tutte le condizioni che quella era una pratica regolare, ebbene è stata bocciata due volte dal TAR, e siamo stati costretti a rivolgerci al Consiglio di Stato perché ci troviamo addirittura fra l’incudine e il martello: se perdiamo, la ditta ci fa causa perché dice: “voi mi avete dato un documento che era valido, io ho lavorato su quel documento e quindi la colpa è vostra” e quindi siamo costretti a ricorrere al Consiglio di Stato. Guardate, di fronte alle comunicazioni del TAR si dimostra che effettivamente il Comune forse ha preso lucciole per lanterne. Queste sono situazioni che ci troviamo ad affrontare.
Allora una cosa è che tutti possiamo sbagliare, e va beh si sbaglia, ma se i nostri dirigenti danno interpretazioni diverse alle normative, allora si è voluto costantemente sbagliare, si è voluto in maniera perseverante sbagliare non prendendo neanche in considerazione le argomentazioni dei Consiglieri che chiedevano se potessero evidentemente contenere un minimo di verità, per non ricordare casi perché sono anche dolorosi, perché coinvolgono anche amici, ma quando per esempio si è chiesto se una particolare concessione edilizia poteva essere regolare, perché ci è stato detto per diverse volte che sbagliamo, che siamo dei delinquenti perché vogliamo mettere in discussione le cose, poi abbiamo visto come sono andate a finire quelle stesse cose.
Per questo motivo, dico, cerchiamo di prendere queste discussioni in termini positivi, io ho apprezzato l’intervento di Lucio Tiozzo, è un intervento che può far parte di un’autocritica, ci aiuta tutti quanti a superare il momento di passaggio delle consegne, quindi questo può anche portare sicuramente a delle incomprensioni, perché non è facile tante volte capire la logica che poteva portare avanti un amministratore nel gestire alcune problematiche, però poi continuiamo, perché la vita continua e la nostra posizione non è quella di voler portare sul tavolo degli imputati qualcuno, la nostra posizione è di dire: “chiariamo la situazione, abbiamo fatto una campagna elettorale per portare avanti un programma, continuità vuole che quel programma lo vogliamo realizzare, quindi partiamo dai dati oggettivi che abbiamo di fronte e continuiamo”.
L’analisi di un conto consuntivo a cosa ci serve? Ci serve a vedere come è stato gestito quel programma, i programma precedenti, sentire dai Revisori dei Conti che cosa si potrebbe fare per migliorare alcune situazioni che si presentano e sulla base di questo partire e avere più di un aiuto ulteriore nello svolgimento della nostra attività amministrativa, questo è lo sforzo che si cerca di fare appositamente, perché tutti siamo impegnati a dare il massimo per i beni della nostra collettività.
Quando poi si dice qualcosa, cessato il pericolo di essere messi nelle condizioni di essere accusati, abbiamo detto che quella persona si è comportata male, ha fatto degli atti illegittimi, non abbiamo mai detto queste cose, possiamo dire che non abbiamo condiviso o non condividiamo certe scelte dell’Amministrazione, giustamente d’altra parte ce le possono contestare a noi. Però quello che io ho fatto, e quello che è il mio presupposto, come lo è quello di tutti gli amministratori, è quello di fare bella figura con i cittadini e di dare loro dei segnali positivi.
Ora, quando ci si viene a dire ad esempio: “noi non abbiamo aumentato le tasse”, è una delle più grandi fesserie che si dicono in questo Consiglio comunale, forse non si sono aumentate le tasse dirette, ma nelle tassazioni indirette noi abbiamo piegato questa città. Io ho a casa, una volta ho dato anche in Consiglio una relazione dettagliata sugli aumenti tariffari che si sono avuti dal 1998 fino al 2006, e vi posso dimostrare tranquillamente che questi aumenti tariffari hanno raggiunto in alcuni settori specialmente proprio nei settori del sociale, anche aumenti del 60 – 70% parlo per gli asili nido e le scuole materne e via dicendo.
Però la cosa gravissima che è avvenuta, è che probabilmente si è colpita la gente singolarmente, per esempio l’aumento di costo di 1000 euro per servizi di segreteria per un condono magari di un garage oppure di una finestra, alla stessa stregua del condono di un condominio, 1000 euro.
In Consiglio comunale abbiamo sollevato la questione dicendo: “guardate che la legge dice una cosa ben diversa, che il dovuto è pari, è uguale ai diritti di segreteria per un’analoga concessione edilizia dello stesso tipo, come fosse stata chiesta ex novo, questo abbiamo detto, non abbiamo mica detto altro, ci è stato detto che sbagliamo, poi qualcuno ci ha detto: “Non abbiamo soldi per andare avanti. Allora questa gente, per esempio, che ha subito, a mio avviso, un esproprio, è possibile in qualche maniera riprenderla in considerazione, magari in 5 anni restituire il maltolto, perché lo considero maltolto, perché quando si passa prima da 100 euro, si passa a 500, poi si raddoppia e si va a 1000 euro, certamente quanti sono i cittadini che hanno diretto interesse presso l’Amministrazione comunale per avere una concessione edilizia? Sono sicuramente una minoranza rispetto all’intera collettività, però, per esempio, io ho avuto rapporti in questi casi con alcuni cittadini che sono stati costretti a fare anche il condono edilizio per gli edifici di proprietà del Comune e si trovano alla fine ad aver speso anche 1000 euro di segreteria per una cosa che ne costava 300. Capite bene che qui ci siamo trovati di fronte alla gestione che ci lascia quanto meno perplessi, non dico altro, dico almeno perplesso.
A questo punto, sulla base delle osservazioni che abbiamo fatto e se volessimo approfondire forse potremmo tirare fuori altre questioni, ma io ritengo che la cosa migliore sia quella di dire: “Prendiamo spunto da questa discussione, è una discussione di passaggio, ripeto, se qualcuno ci ha dato degli spunti, io prendo atto di questi spunti che sono in positivo”.
Il discorso del federalismo non è più considerato al giorno d’oggi da parte di tutti un discorso che serve solo per dividere l’Italia del nord dall’Italia del sud, è un discorso di rendere invece gli amministratori locali responsabili direttamente rispetto alla loro popolazione, se sono dei bravi amministratori sono persone che sono in grado di far pagare il giusto ai propri amministrati, se invece si vuole sperperare il denaro, perché questo arriva dall’alto senza che questo gli sia chiesto, allora a quel punto dichiaro che c’è chi il denaro lo sborsa e si lamenta e chi invece l’ha ricevuto credendo che ci fosse la mano del cielo, e incomincia a gridare contro al federalismo .
Il discorso del federalismo ormai è diventato un patrimonio dell’intera collettività nazionale, la Lega è stata la prima che ha portato avanti quest’idea, era considerata razzista adesso invece tutti quanti ce lo facciamo il nostro cavallo di battaglia, riteniamo che ormai il livello di dibattito pubblico in questo campo sia diventato tale per cui anche il Presidente della Repubblica ci invita a prendere posizioni in questa direzione, quindi per questo motivo ritengo che l’aiuto di tutti forse ci permette anche di convincere forse Enti regionali, forse hanno qualche… predicano bene ma qualche volta ci lasciano anche perplessi nel modo in cui operano, a fare delle normative che vengono incontro a queste esigenze.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Consigliere io le chiederei di essere breve, per permettere agli altri di procedere.

CONSIGLIERE MANTOVAN BRUNETTO:
Il voto della maggioranza questa sera sarà un voto per quanto riguarda i Capigruppo, lo anticipo, sarà un voto positivo, tecnico, perché non abbiamo responsabilità, vogliamo distinguere la nostra responsabilità gestionale da quella tecnica dovuta al fatto della continuità amministrativa, questo diciamo è lo spirito con cui ho voluto fare questo intervento ed è un intervento dal quale vogliamo cercare di tagliare ogni forma di critica aprioristica per mettere qualcuno sul banco degli imputati, auspicando sempre che questo confronto positivo possa emergere in ogni occasione, perché alla fine i nostri sforzi sono orientati solo a dare delle risposte positive alla comunità di Chioggia e quelle che possono essere le nostre beghe personali rimangano all’interno dei rapporti interpersonali ma comunque non facciano pagare alla città dei danni che invece la città stessa non merita. Grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Il Consigliere Marco Dolfin.

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:
Mi sembra superfluo ma ribadisco che comunque le richieste continue dopo circa un mese dall’insediamento di tagliare l’ICI e altre imposte. La Lega Nord cercherà di far fronte a tali promesse nei 5 anni, dobbiamo restare qui 5 anni, si spera, ... voci fuori microfono ... la legislatura dura 5 anni dopodiché se voi cambiate, eravate abituati a 10 anni, noi eravamo abituati ai 5 anni.
Dunque, sia per l’ICI che per tutte le altre imposte o spese, quando comunque queste non saranno opportune, verranno tagliate. Sia ben chiaro che comunque la Lega Nord non è qua certamente per scaldare le poltrone, anzi sarà qui per cercare di mantenere le promesse elettorali, nel momento in cui però queste promesse non verranno trattenute trarremmo appunto le nostre conclusioni. Abbiamo presentato proprio questa mattina una mozione che riguarda appunto il federalismo fiscale, dove impegneremo il Comune ad assumere iniziative e decisioni che portino all’attuazione delle previsioni costituzionali, contenute dell’articolo 5, 119, della Costituzione italiana in tema di federalismo fiscale. Siamo curiosi appunto in quella situazione di vedere cosa voterete voi dell’opposizione, 119 ho detto… 5 – 119, quando sarà questa presentata.
Per quanto riguarda il discorso dell’ACTV e ormai le polemiche che vengono a galla in questi giorni sono note a tutti, noi della Lega Nord vogliamo solo chiarezza, certamente vogliamo, per far fronte alle promesse elettorali, avere delle risposte e nei tempi più opportuni, sia ben chiaro, perché l’abbiamo fatto con l’interpellanza, vorremmo appunto avere delle risposte, è stato ribadito anche prima, senza dare comunque colpe alla passata Amministrazione, l’abbiamo anche ripetuto ieri in Commissione, dunque non vogliamo certamente mettere addosso la croce alla passata amministrazione, anche se permettetemi in tema di trasporti, certe scelte comunque della passata Amministrazione sono state po’ negative, e magari in altre sedi potremmo discuterne, ma vogliamo comunque, e mi riallaccio al discorso che ha fatto prima il Consigliere Tiozzo, in riferimento appunto ai bilanci attivi dell’ACTV, sì, saranno anche attivi a livello di Venezia o quant’altro, ma per quanto riguarda il Comune di Chioggia mi sembra che il trasporto locale non sia tanto attivo. Io avrei finito.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Se non ci sono altri interventi… Ah sì, c’è l’intervento di Scarpa.

CONSIGLIERE SCARPA GIANFRANCO:
Io voglio intervenire anche perché, magari indirettamente, vengo chiamato in causa essendo stato l’Assessore al Bilancio nella passata Amministrazione e anche Assessore ai Trasporti.
A me spiace che il collega Massimo Aprile voglia trovare assolutamente il pidocchio sulla testa di un pelato, perché sostanzialmente quando fa delle considerazioni in merito all’avanzo di amministrazione e dice che l’avanzo di amministrazione è vincolato per il 50%, per tutta una serie di motivi, è una cosa che corrisponde in parte a verità, perché bisogna dire che è il Consiglio che dà al Collegio dei Revisori l’accantonamento di una cifra di 1 milione e 600 mila euro per far fronte a quei crediti di dubbia esigibilità che sono praticamente strutturali rispetto al bilancio.
Parlo dei fitti di beni immobili, sostanzialmente abbiamo un credito di 914 mila euro e lei dovrebbe sapere e conoscere che questo credito, nel corso degli ultimi 5 – 6 anni è notevolmente diminuito perché è stata fatta una buona operazione da parte dell’Amministrazione e da parte anche degli operatori del settore casa, i quali insieme all’Amministrazione sono riusciti a recuperare consistenti risorse.
I proventi da parcheggi sono soggetti ad una causa che dura da decenni, - correggimi Fortunato se sbaglio -, quindi in buona sostanza, poi con tutti gli annessi e connessi derivanti da questa causa, poi abbiamo i crediti del dipendente che è una situazione che si trascina credo ormai da 10 – 15 anni e, secondo il mio punto di vista, io l’avrei fatto quest’anno molto probabilmente, avrei derubricato questo credito dal bilancio.
Quindi possiamo dire che il bilancio di previsione del 2006 è un bilancio che, secondo il mio punto di vista, com’è stato detto dal Capogruppo e anche da Fortunato Guarnieri è un bilancio sostanzialmente buono, è un bilancio consuntivo sostanzialmente buono, che dà l’opportunità alla nuova Amministrazione di avere un fondo, un residuo che si avvicina quasi ai 4 milioni di euro, fermo restando che ci saranno delle difficoltà nell’utilizzo, ma credo che il governo stia già operando in questo senso per dare l’opportunità alle Amministrazioni comunali di poter utilizzare queste risorse.
Per quanto riguarda l’accantonamento, cioè le osservazioni che fanno i Revisori dei Conti sulle liti, sulle cause e quant’altro, lei Consigliere Aprile sa meglio di me quanto dura una causa, sa che oggi si inizia un procedimento e non si sa mai quando questo procedimento finirà, perché la giustizia ha dei tempi biblici e credo che l’unica possibilità per sopperire a questo tipo di ragionamento sia quello di fare un accantonamento annuale di circa 1 milione di euro.
Io credo che tutte le amministrazioni comunali abbiano la possibilità di accantonamento di queste cifre e quindi sostanzialmente quando arriverà la chiusura della causa, l’Amministrazione comunale soccombente si potrà anche verificare un debito fuori bilancio, che tra l’altro la legge prevede possa essere coperto con gli avanzi di amministrazione.
Non voglio soffermarmi sulle analisi fatte dal Capogruppo di Forza Italia in merito agli aumenti tariffari e ai diritti di segreteria e quant’altro, perché tutto sommato nel corso di 10 anni si può anche verificare che le amministrazioni come le società, come tutti gli imprenditori tentino di adeguare i loro tariffari in rapporto a quelli che sono i costanti aumenti dovuti all’inflazione, dovuti ai rincari delle materie prime.
Per quanto riguarda poi i diritti di segreteria, Consigliere mi permetto di farle presente che questa “sanzione” io non la considero un esproprio, la considero un giusto ritorno da parte dell’Amministrazione comunale per tutti coloro,che non rispettando la legge hanno commesso degli abusi edilizi.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Bene, la parola al Consigliere Salvagno.

CONSIGLIERE SALVAGNO MAURIZIO:
Grazie, signor Presidente. Io voglio fare alcune considerazioni veloci di carattere politico e anche, se mi permettete tecnico. Modificherò un po’ l’intervento che volevo fare, anche perché sono stato indotto a fare questo dall’ultimo intervento del Capogruppo di Forza Italia per la dichiarazione anticipata di voto che ha fatto, tant’è che tralascio la questione 16 miliardi dell’ASP, tralascio alcune altre considerazioni perché sarà il caso di affrontarle, se lo si riterrà opportuno con una apposita riunione che potrà vertere anche sui 16 miliardi, siccome vi faceva riferimento, e siccome lei ha anche un passato consiliare nell’ASP, potremmo tranquillamente confrontarci.
A parte questa considerazione, volevo dire questo: io mi rendo perfettamente conto, signor Sindaco e pubblico, che l’attuale maggioranza entrante, trovandosi un bilancio di questo tipo qualche difficoltà di approccio nei confronti della minoranza ce l’ha, perché avere un bilancio con un popò di relazione e con dei dati certificati, voi capite che sicuramente la maggioranza è messa in difficoltà, almeno che non decida, come ha fatto qualcuno, di dire: “bene, noi lo approviamo tecnicamente, non tecnicamente, lo approviamo perché? Perché è un bilancio fatto bene”.
La cosa che io avrei dovuto dire o comunque che avrei detto è questa: male, perché un avanzo di 4 miliardi non va bene, perché l’Amministrazione comunale a mio avviso deve pareggiare e deve spendere i soldi per la collettività, per la città e se ci sono delle tasse, come ho detto la volta scorsa in più, che la maggioranza le diminuisca in funzione a questo avanzo.
L’altra questione che volevo dire è: voi sapete una società come funziona? Una società funziona tentando di fare utili, poi paragoniamo un po’ il Comune ad una società che tenta di fare utili. Ho detto prima: il Comune non deve fare utili, perché se ha dei soldi li deve spendere per la città, per i servizi e per fare il bene comune, come abbiamo detto. Nel momento in cui ci sono degli avanzi o comunque nel momento in cui c’è una conduzione di bilancio di un’amministrazione di una società, voi sapete che i rischi di impresa o i rischi dell’amministrazione possono esserci durante la gestione amministrativa e quindi i famosi accantonamenti, nel gergo di bilancio si chiamano fondi di accantonamento, in questo caso i Revisori, nella voce rilievi e considerazioni e proposte fanno una raccomandazione e dicono: “Siccome ci sono delle poste di cui noi non sappiamo se saranno attive, se saranno negative, noi raccomandiamo che una parte di quei soldi vengano accantonati per far fronte eventualmente a questi costi, se ci dovessero essere”.
Quindi, secondo me, non è corretto dire i soldi non ci sono, e comunque di utili ce ne sono meno da utilizzare, ma un bilancio deve essere letto nella sua interezza, deve essere letto con tutte le poste attive e con tutte le poste passive. Teoricamente la maggioranza, l’Assessore potrebbe pensare di non accantonare nulla, di non accogliere la raccomandazione fatta, secondo il mio modo di vedere, in maniera corretta dai Revisori e dire: “No, non accantono nulla e spendo laddove è possibile spendere”, questa è una scelta politica, di bilancio, in questo caso politica nel senso stesso della parola che dovrà affrontare la maggioranza. Ecco, quindi, mi rendo conto della difficoltà della maggioranza di ricevere un bilancio in questi termini, però spero che la maggioranza faccia altrettanto perché se dovesse fare questo è evidente che ci sarebbe una buona amministrazione.
Mi soffermo sull’ultima cosa. Mi sarebbe piaciuto che gli interventi che via via si sono susseguiti entrassero nelle parti un po’ più disparate non esclusivamente nella parte legale, purtroppo il nostro Comune è uno come tanti altri Comuni, se uno fa una verifica, può andare a vedere che anche negli altri Comuni la voce a grande interrogativo è quella dei contenziosi, cioè basta che ci sia una buca e uno ci va a finire dentro, purtroppo, e succede un contenzioso, quindi anche qui stiamo calmi per quanto riguarda la buona o cattiva amministrazione in questo senso.
Finisco auspicando che quanto affermato dalla Lega venga realizzato, sarò anch’io un attento osservatore per quanto riguarda tutto ciò che avete promesso, perché? Perché anch’io ho corso in questa campagna elettorale e vi devo dire che tanti elettori nostri, sulla vostra proposta, sono stati molto ma molto attenti. Ecco, noi conoscevamo la situazione del Comune, ritenevamo che su alcune poste non era assolutamente possibile fare delle promesse perché conoscevamo i numeri, per cui a parità di servizi, a parità di condizione, a parità di stato sociale, io spero che voi riusciate a fare quello che non siamo stati in grado di fare noi, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Si è iscritto a intervenire il Consigliere Fornaro, prego.

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:
Signor Sindaco, Presidente, io sarò il primo Capigruppo che inizia dicendo che voterò questo bilancio, perché il Partito Socialista Democratico, anche se è stato negli ultimi tempi presente con un Consigliere che poi è diventato indipendente, ha avuto anche un Assessore che è stato in Giunta un anno, per cui voto favorevole.
Io non sono esperto di conti e di matematica, però penso, come giustamente hanno detto gli altri che mi hanno preceduto, che un’Amministrazione che fa un bilancio consuntivo con 4 milioni di avanzo, 4 milioni di euro sia già un segno importante, perché come diceva giustamente Salvagno prima si dovrebbe arrivare a zero.
A parte i contenziosi che diceva l’Avvocato Aprile, che potrebbero essere contenziosi per i quali l’Amministrazione potrebbe avere delle spese che non ci sono in questo momento, perché sappiamo che si può vincere una causa, si può perdere, fermo restando questo, credo che sia comunque positivo e io so che questa Amministrazione, l’Amministrazione passata, grazie ai compagni e io adopero sia compagno sia amico, perché da Social Democratico sono sempre stato in centro, posso dire compagno e anche amico con la stessa valenza, so che non hanno fatto applicare l’IRPEF per cui l’Amministrazione ha subìto comunque, anche qua, un intervento positivo sulle casse.
Come giustamente è stato detto in campagna elettorale dagli amici della Lega, che dovevano fermare il Mose senza sapere che il Consorzio Venezia Nuova potrebbe fare un boccone della Lega e dicevano che avrebbero tolto l’ICI, non so quanto toglieranno l’ICI gli amici, dicevano che avrebbero aiutato i pendolari, ebbene tutte queste cose, mi sembrano proprio promesse da marinaio, invito anche gli amici della Lega, non vedo Malaspina, di finirla con quel tabellone, di mettere le mani avanti sempre e di dire: “ma non abbiamo trovato la carta, non abbiamo trovato le penne, non abbiamo trovato i computer, non ci sono soldi…” insomma se adesso, amici della Lega, siete in maggioranza cominciate a imparare a essere in maggioranza. Quando avete fatto il vostro lavoro all’opposizione, con quel tableau siete stati forse i migliori della passata amministrazione come opposizione, non avevate Consiglieri però credo che Malaspina e la Lega sia stata forse assieme a qualche Consigliere di AN però non vorrei passare per amico o per… insomma credo che la Lega sia stata veramente bravissima a fare l’opposizione, però adesso cambiate pagina, perché siete la maggioranza, aspettate di vedere come vanno le cose, senza mettere sempre le mani in avanti.
Mi fermo qua perché sarebbe assurdo andare oltre, speravo che gli altri interventi fossero un po’ più sintetici, invece ho sentito che l’amico Brunetto Mantovan parla ancora dell’ASP, anche se non è andato giù, che pur avendo fatto un bilancio positivo sia stato criticato, però se diciamo che vogliamo andare avanti tra maggioranza e minoranza o opposizione, vedi che l’altro giorno in Commissione io ho chiesto alla maggioranza di dividere le Commissioni e tre Presidenti alla minoranza e tre alla maggioranza, queste mie proposte non so se sono avveniristiche o se sono provocazioni, ma io così da socialista democratico, quale sono, ho dimostrato anche in passato che in Consiglio comunale non guardavo se ero all’opposizione o in maggioranza ma votavo comunque a favore di provvedimenti utili ai cittadini.
Spero che voi siate convinti che potremmo lavorare assieme per portare Chioggia ai livelli che aspetta, per non essere sempre considerati i goldoniani, perché gli amici di Venezia godono delle nostre critiche, delle nostre incapacità e non vorrei che sull’ACTV non facessimo, come si diceva, “a bordo della barca guarda che abbiamo rotto la forcola, domani il proprietario ce la fa pagare, guarda che domani mattina quando il proprietario ha detto: sì, dovete pagare la forcola, allora erano convinti i pescatori che dovevano pagarla, soltanto loro”.
Ecco, sul fatto dell’ACTV vorrei una volta per tutte che chiudessimo questo discorso e se ne parlerà, visto e considerato che il Capogruppo della Lega aveva detto ieri che appunto con i precedenti contenziosi erano ancora con Todaro, speriamo che sia finito questo discorso dell’ACTV, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Si è iscritto a parlare il Consigliere Mauro Mantovan, il quale prima si è lamentato nei miei confronti per essere stato apostrofato in modo o no appropriato, io mi scuso, non avevo nessuna intenzione di…

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Grazie Presidente. Presidente, scusi, se lei crede opportuno, siccome i Revisori dei Conti ormai credo che non servano più… come vuole lei.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Io mi sono accorto che un Consigliere voleva parlare con il Revisore dei conti, ho chiesto prima se intendeva restare altrimenti…

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Come credono. Quindi mi pare che si sta andando verso la dichiarazione di voto, veda lei comunque, Presidente.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Io sarei rispettoso di una richiesta del Consigliere, se mi permette. Prego.

CONSIGLIERE MANTOVAN MAURO:
Grazie Presidente, due volte, incidente chiuso. L’intervento è molto breve e riguarda l’ICI, prima è stato fatto un passaggio, se non ricordo male, soprattutto dall’Avvocato Aprile su quanto è stato esposto sul passaggio fatto dai Revisori nella loro relazione, io credo che da quando è stato introdotto l’ICI, quindi dal 1993, l’Amministrazione ha avuto un mantenimento nella fase impositiva molto costante, se vediamo soprattutto nei primi anni, 1993 – 1994 quando è stata applicata diciamo al massimo, dopo c’è stata la possibilità dell’abbassamento con la revisione degli esiti catastali fino ad oggi, se facciamo un conto del prelievo sulla prima casa, la storia dell’imposizione in questo Comune è stata molto contenuta e stabile negli anni, oltre tutto se si è ampliata, ritengo, e credo che questo sia stato negli anni evidenziato, sia stato dovuto non ad un aumento dell’imposizione pro capite ma ad un ampliamento della base impositiva.
Stesso discorso ritengo, Consigliere Aprile, valga per le aree edificabili, i cittadini di Chioggia da gennaio 2006 hanno accolto quanto è stato sancito con la Finanziaria del Ministro Tremonti nel 2005, che ha stabilito in maniera definitiva, una volta per tutte, senza più discussioni, quindi togliendo materia di contendere alla Corte di Cassazione, l’imposizione delle aree deificabili con strumento urbanistico non perfetto, quindi come nel caso del Comune di Chioggia con un Piano Regolatore adottato e siccome non l’abbiamo ancora approvato, ritengo purtroppo a ragione, che vi obbligherà ad avviare anche un recupero retroattivo di tutta questa imposta, perché ha stabilito anche la sua retroattività di tutta questa imposta per tutte le aree edificabili con Piano Regolatore in itinere, quindi questo porterà nelle casse del Comune, perché questo è un obbligo di legge, non è che ne avete facoltà, siete obbligati a farlo, porterà nelle casse del Comune credo somme importanti perché il Piano Regolatore, che credo si avvii verso la definizione, ha trasferito dall’inquadramento agricolo al punto di vista urbanistico, tante aree dei nostri Comuni ad altra destinazione.
Quindi questa é una missione che voi dovrete compiere, perché ovviamente il costo dell’imposizione per i cittadini non sarà indifferente, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
È rimasto a iscritto a parlare soltanto Bullo Claudio e dopo di lui io darei la parola per una risposta adeguata al Presidente dei Revisori dei Conti, quindi un intervento che ha chiesto di fare anche il Sindaco, mi pare correttamente, a coronamento di tutta la discussione che mi sembra sia stata abbastanza diffusa, prima della dichiarazione di voto. Non si può replicare, scusatemi…prego, mi scusi.

CONSIGLIERE CLAUDIO BULLO:
Io inizio con il fare una domanda tecnica al ragioniere generale: con tutti questi conti qua, abbiamo i 4 milioni di euro, non li abbiamo, chiedo a lei se questi 4 milioni di euro ci sono e possiamo spenderli, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
La ringrazio di essere stato così conciso, ha dato un esempio che forse sarebbe opportuno che fosse imitato e più frequentemente, prego il dottor Lando, era per chiudere il discorso e poi do la parola a tutti e due.

CONSIGLIERE CLAUDIO BULLO:
Presidente se mi dava la risposta prima, avevo piacere di sentire dal Ragioniere.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Va bene, non intervengo nell’ordine.

RAGIONIERE GENERALE:
Al di là del fatto che ci sono diverse interpretazioni su quanto è l’avanzo di amministrazione, se 4, 2, forse è inopportuno entrare in questo discorso, il ragionamento è purtroppo, per il Comune, che in questa situazione finanziaria e legislativa non si potrà verosimilmente applicare al bilancio del 2007 né 2, né 4 e nemmeno 1, perché c’è un impedimento normativo nazionale, la finanziaria purtroppo ha posto dei limiti ben precisi nel patto di stabilità del 2007 e la situazione finanziaria del Comune è tale per cui, non è possibile applicare nemmeno 1 euro di questo avanzo di amministrazione per il 2007, però non è una condizione esclusiva del Comune di Chioggia, c’è una polemica nazionale in atto e tutti i Comuni che si trovano in questa situazione non possono applicare l’avanzo di amministrazione, si parla a livello nazionale di circa 4, 5 miliardi di euro tanto per dare un dato e credo ci sia in discussione questi giorni, la conversione in legge di un decreto che dovrebbe cambiare le cose.

CONSIGLIERE CLAUDIO BULLO:
Conveniva presentarlo in pareggio, allora questo bilancio.

RAGIONIERE GENERALE:
I numeri sono numeri non si possono manipolare, cioè questo è il risultato…

CONSIGLIERE CLAUDIO BULLO:
Dico spenderli. ... voci fuori microfono ... Perché se a consuntivo si mettono 4 milioni di euro e poi non si possono spendere ...

RAGIONIERE GENERALE:
Credo che l’aspettativa di questa Amministrazione, come in tutte le altre amministrazioni comunali d’Italia sia di un allargamento della possibilità di utilizzo di questo avanzo di amministrazione che al momento appare assai difficile.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Allora invito il Presidente, dottor Lando…

DOTTOR LANDO DAVIDE – PRESIDENTE COLLEGIO REVISORI DEI CONTI:
Sì, io volevo dare una risposta, a quanto ha sottolineato il Consigliere Avvocato Aprile.
Per quanto riguarda la situazione di ACTV, il Collegio dei Revisori è consapevole della situazione attuale, lo era anche a dire il vero in precedenza, quindi non sono notizie che noi apprendiamo dai giornali. Mi limito a dire com’è la situazione per fare chiarezza anche per il pubblico visto che c’è. Il rapporto con ACTV è regolato da una convenzione che ha avuto una durata, dal primo di gennaio del 2001 al 31 dicembre 2003, quindi è una convenzione, meglio, un contratto di servizio scaduto, quindi il servizio è continuato in regime di prorogatio.
Il contenuto economico di questo contratto di servizio che cosa dice? Dice in buona sostanza che i fondi che la Regione trasferisce al Comune e che, per dare anche dei numeri, sono circa 1 milione e 600 mila ai quali vanno aggiunti altri 400 mila euro per il programma triennale di rinnovo del materiale rotabile, quindi per la sostituzione di corriere, questi fondi vengono pari pari trasferiti ad ACTV in rate mensili e questo ogni anno, quindi ACTV incassa questi soldi, né più e né meno dei soldi che la Regione trasferisce al Comune, ovviamente in più ACTV incassa i soldi dei biglietti che gli utenti pagano.
Ecco, il dato tecnico, che secondo me deve essere rilevato, è che il contratto di servizio è scaduto e quindi bisogna quanto meno o provvedere al rinnovo o trovare altre soluzioni, questo è quello che il Collegio dei Revisori si sente di sottolineare questa sera. Da qui a dire che esiste oggi un debito fuori bilancio, allo stato attuale è direi eccessivo, se il Collegio avesse percepito l’esistenza delle condizioni per dire che esiste oggi un debito fuori bilancio, l’avrebbe denunciato non in questa sede ma forse anche prima. Per adesso le condizioni di un debito fuori bilancio non ci sono, e poi i debiti fuori bilancio vengono stabiliti con sentenza in questo caso, non ci pare che sia stato avviato un contenzioso o comunque non in sede giudiziaria per ora. Vedremo che cosa succede.
Sicuramente è alla nostra attenzione questa situazione e l’invito all’amministrazione che mi sento di dare adesso sicuramente è di fare qualcosa, di intervenire e di porre rimedio ad un contratto di servizio scaduto nel 2003.
Poi si è parlato di ICI sulle aree edificabili, però già altri interventi un po’ hanno chiarito la situazione. Facendo due conti, qualsiasi tecnico può capire che i 180 mila euro che nel 2006 sono stati incassati su ICI per aree edificabili, corrispondo a circa 62 ettari di aree edificabili in tutto il territorio del Comune, un tecnico che abbia un po’ di dimestichezza con piani urbanistici sa che le dimensioni di questi terreni sono ben superiori e quindi per questo è apparso evidente, anche al Collegio dei Revisori, che esiste oggi un’evasione di ICI su aree fabbricabili e quindi l’invito era all’amministrazione, per intervenire su questa situazione.
Un’ultima cosa, per quanto riguarda il milione e 600 mila euro, anche qua volevo fare un po’ di chiarezza, questa è una proposta che il Collegio fa di mantenere cautelativamente vincolata questa parte dell’avanzo di amministrazione. C’è da dire una cosa: ovviamente questa proposta che è cautelativa, nel momento in cui vengono meno le ragioni che hanno indotto il Collegio a suggerire all’Amministrazione di tenere vincolate queste somme, ovviamente queste somme saranno disponibili, sempre poi nei limiti della possibilità di spesa.
Mi spiego meglio: parte di questo milione e 600 mila euro è giustificato per esempio dai crediti per sanzioni amministrative relative alla violazione del Codice della Strada che il Comune non ha ancora incassato, in particolare quelle relative agli anni 2004 e 2005, non parliamo del 2006 perché è comunque vicino e quindi ancora nei termini di ordinaria riscossione, per buona parte.
Ecco, per quanto riguarda queste sanzioni, quindi multe per capirci, emesse nel 2004 – 2005, quelle non ancora incassate non hanno ancora visto l’emissione dei ruoli da parte dell’Amministrazione, quindi l’invito del Collegio dei Revisori era di provvedere, al più presto possibile, all’emissione di questi ruoli. Mettere i ruoli cosa vuole dire? Comunicare al concessionario di riscossione che abbiamo questo credito che deve essere incassato coattivamente. Fintanto che non vengono emessi i ruoli il Collegio ritiene che questi crediti abbiano ancora un piccolo difetto, hanno ancora un’imperfezione, nel momento in cui verranno emessi i ruoli ecco che quel milione e 6 potrebbe eventualmente ridursi. Non ho altro da dire.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Presidente per la sua esposizione che mi sembra molto corretta e appropriata per mettere in luce l’effettiva situazione al di là delle posizioni differenziate di maggioranza e minoranza.
Ora, prego il signor Sindaco di introdurre il suo intervento.

SINDACO:
Avevo 4 o 5 aspetti da sottolineare in conclusione di questo dibattito ricco di spunti interessanti e anche di questioni critiche. La prima considerazione è questa: lo dico in termini di preoccupazione non in termini di allarmismo etc., però la preoccupazione c’è.
Il tema dell’avanzo di amministrazione è un tema serio, vero nonostante le assicurazioni e i punti critici evidenziati anche dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, io sono comunque preoccupato del fatto che esistono dei crediti di dubbia esigibilità, perché se questo è, è un tema sul quale noi dobbiamo lavorare molto, perché dobbiamo esigerli questi crediti e visto che sono datati, anche negli anni questi crediti, io avrei auspicato che una buona amministrazione che esce da un periodo di gestione se ne fosse preoccupata in maniera seria e non in maniera superficiale.
La seconda considerazione riguarda l’ammontare totale di residui attivi e passivi che ammontano indicativamente circa a 136 e 140 milioni di euro. Quando in un bilancio finanziario esistono un tale ammontare di residui passivi e residui attivi che superano quasi, che sono all’incirca tre volte il totale del bilancio annuale, questo non è un indice di buona amministrazione, non è un iter che individua una lenta capacità di spesa e soprattutto sotto il profilo temporale, cioè tra il momento in cui si assume la decisione di fare una certa cosa e il momento in cui quella cosa si realizza, passa molto tempo e questo è un dato che noi ci impegneremo a ridurre.
Terzo aspetto: la preoccupazione dell’ACTV è una preoccupazione vera, e vale il punto primo del mio intervento, cioè se non era un problema, se non era un problema prima non sarà un problema neanche adesso, però se un problema era, andava risolto, andava risolto per tempo, nei modi dovuti, visto che avevamo anche una persona nel Consiglio di Amministrazione che ci poteva essere di aiuto. Anche questo guardate è un aspetto, a mio parere, di non buona amministrazione, perché individua il non affrontare i problemi nei momenti giusti e temporalmente corretti, individua elementi di superficialità nella gestione.
Questa vicenda richiede tanta responsabilità e sarà con responsabilità che noi vorremmo, assieme a voi, con l’aiuto che anche voi ci darete, risolvere questo problema datato nel tempo da almeno 4 anni, come veniva detto.
Il quarto aspetto è questo: il bilancio del 2007 che è quello che noi stiamo gestendo è impostato ancora nei modi con cui è stato impostato precedentemente, con la convinzione che ogni anno, facendo un bilancio del semestre, usando le entrate correnti, facendo un bilancio di semestre poi a metà anno quando si faceva il consuntivo si poteva utilizzare l’avanzo di amministrazione e applicarlo normalmente. Anche questo, guardate, non è un modo a mio parere corretto, un modo serio di fare buona amministrazione, perché non si può pensare sempre di affrancare l’avanzo di amministrazione al bilancio per arrivare a fine anno, in particolare tenendo conto delle Finanziarie che ci sono state negli anni, in cui la difficoltà di applicazione dell’avanzo di amministrazione è sempre stata evidenziata, in particolare quest’anno in cui c’è una totale, l’abbiamo sentita, assoluta inapplicabilità dell’avanzo al bilancio, non solo di esercizio ma anche negli investimenti.
Questo mi fa capire che il bilancio di previsione 2007, così come è stato impostato, è stato impostato sapendo bene che doveva durare fino a giugno del 2007, senza preoccuparsi che comunque la continuità dell’amministrazione vuole che si tenga conto di tutte le spese, di tutti gli investimenti che si devono fare fino a fine anno e questo lo diciamo con tranquillità, senza problemi. I soldi li troveremo, troveremo il modo di andare avanti, di arrivare alla fine dell’anno senza dare colpe a nessuno, però sapendo bene che i limiti della gestione erano questi.
Ultimo aspetto, noi ci faremo carico di quello che è stato fatto, cercando di rimediare laddove sono state fatte cose in maniera imprudente oppure in maniera superficiale per trovare delle soluzioni che ci consentano di andare avanti spediti nel lavoro che stiamo facendo.
Io non cercherò mai di segnalare in Consiglio difficoltà etc., perché mi rendo conto che se difficoltà ci sono, responsabilmente queste difficoltà vanno assunte e vanno risolte. Ecco, per questo motivo ritengo che la scelta di approvare questo bilancio con i limiti che abbiamo detto, soprattutto con le preoccupazioni che sono state evidenziate è una cosa che si deve fare, assumendoci noi tutta la responsabilità di poter svolgere il nostro lavoro nel miglior modo possibile, coscienti dei limiti e delle difficoltà che oggi ci sono inevitabilmente, al di là degli aspetti della Finanziaria e delle norme che quest’anno ci vincolano ancora di più rispetto agli anni trascorsi, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Ringrazio il Sindaco per il suo intervento, penso di aver esaurito gli interventi singoli, ritengo opportuno passare alla dichiarazione di voto.
Invito i Capigruppo ad essere concisi se possibile, sicuramente di non oltrepassare i 5 minuti, dato l’orario. Prego, Consigliere Varisco Giorgio.

CONSIGLIERE VARISCO GIORGIO:
Presidente, accolgo senza altro il suo invito, sarò brevissimo anche perché ormai a quest’ora corriamo il rischio di ripetere e di ripeterci, naturalmente annuncio il voto favorevole del Gruppo del partito che rappresento, prima di tutto perché siamo stati artefici di questo bilancio, artefici convinti dell’amministrazione e riteniamo soprattutto che questo sia un bilancio positivo.
Questa sera il Consiglio comunale è chiamato a votare il bilancio del 2006. È una di quelle situazioni che la politica ha reso così strane, perché si trova che una maggioranza che è subentrata ad un’altra deve approvare un bilancio precedente e capisco che ci siano delle difficoltà, è stata ottima la soluzione che tutti i Capigruppo votino questo bilancio, noi siamo convinti di avere governato in modo più che buono questi 10 anni, adesso tocca a voi, saremmo – come ho detto nell’apertura di questa tornata amministrativa – critici, severi, non pregiudiziali e quindi aspettiamo il vostro lavoro e credo che tutti quanti lavoreremo comunque per il bene della città, poi ci sono le diversità di interpretazione, ognuno abbiamo le nostre storie, i nostri sentimenti e quindi probabilmente ci scontreremmo, però comunque sempre nell’ottica di governare insieme per questa nostra cara grande città, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
La ringrazio consigliere Varisco, chi altro si iscrive? Prego Varagnolo.

CONSIGLIERE VARAGNOLO SANDRO:
Come Capogruppo dell’UDC dichiaro di votare sì solo come atto dovuto, amministrativo tecnico ma non politico, perché non ci riconosce come maggioranza, per cui è solo un’espressione tecnica di continuità e soprattutto anche per garantire che l’azione di governo nostra non metta a repentaglio la situazione della Giunta e soprattutto nel nostro Sindaco.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Consigliere Dolfin.

CONSIGLIERE DOLFIN MARCO:
Sì, anche la Lega Nord vuole fare presente che come senso di responsabilità, a livello appunto di Capogruppo, voterà la gestione dell’esercizio 2006, sia ben chiaro però che si tratta esclusivamente di un passaggio tecnico e doveroso per dare un segnale di continuità e non certamente di un’approvazione sul piano politico.
Apro una parentesi, se me lo permette signor Presidente, voglio riferire al Consigliere Fornaro, penso che sia anche doveroso, il tempo sarà garante, dunque se dobbiamo restare 5 anni, prima ho detto, forse mi sono sbagliato, ma siccome sono una persona che va con i piedi di piombo, ho detto se, allora dirò 5 anni, così almeno sarete contenti tutti, più 5, abbiamo anche il bonus, e dunque il tempo sarà garante, saranno gli elettori dopo che in base alle loro idee diranno se abbiamo governato bene o abbiamo governato male o se le promesse saranno mantenute, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
Grazie. Ora il Consigliere Guarnieri.

CONSIGLIERE GUARNIERI FORTUNATO:
Non mi soffermo su quello che ha detto il Sindaco, sennò ci allarghiamo e ormai l’ora è tarda, sì, perché ha detto delle precisazioni importanti, Sindaco, ha riferito a 4 anni il problema dell’ACTV, il problema dell’ACTV è di 17 anni a questa parte, prima abbiamo detto che era un problema anche dell’amministrazione Todaro, l’ha confermato lo stesso Dolfin, quindi mi pare che… no no, io le carte guardi che le conosco benissimo.
Allora una delle vicende che è emersa stasera, - dopo che tutti naturalmente chi a titolo per dire che il bilancio è corretto, cioè il Revisore dei Conti, ma una delle vicende che sono emerse e che mi pare di capire succederà tra poco, è che questo bilancio viene votato dai Capigruppo. Bene, se questa è la soluzione perché ci sia un voto, trasversale, benissimo, va bene, non vogliamo mettere in difficoltà nessuno, però attenzione amici, non esistono i voti tecnici, il voto è con pulsante rosso o nero o voti sì o voti no, quindi il voto tecnico non esiste, voi votate un bilancio e che poi l’éscamotage del voto del Capogruppo tenti di salvarvi rispetto alla difficoltà di votare un bilancio sano, - sano come è certificato quello sì tecnicamente, lo capisco, però usciamocene da questa sala, noi ed anche chi ci ha ascoltato con questa certezza, che stasera tutti insieme, tutti insieme votiamo il bilancio consuntivo del 2006.
L’altra vicenda, signor Sindaco, mi rivolgo in particolare a lei, ma come esortazione, è stato toccato un argomento questa sera, en passant, che meriterebbe di essere oggetto anche questo di una grande discussione, è stato toccato, ma guarda un po’, unicamente nel tentativo di dimostrare chissà che, ed è la Legge Speciale. In particolare perché abbiamo dato i soldi alla Provincia della Legge Speciale? Bene, allora non sono vicende quelle del comitatone dove io presentavo delle richieste che il comitatone votava, attenzione, comitatoni di centrosinistra e comitatoni di centrodestra, perché io sono andato a Palazzo Chigi per 10 anni e ho conosciuto tutti i Presidenti del Consiglio in questi anni, da Prodi, a D’Alema, a Berlusconi, a Prodi 2, a Berlusconi 2 li ho conosciuti tutti e tutti mi hanno votato questa cosa. Che cos’è questa cosa? È la possibilità di aver dato dei soldi a tutti quegli Enti che nel nostro territorio, in funzione di questo, avevano una destinazione diretta di finanziamenti, ma perché si vuole unicamente richiamare la vicenda della Provincia, la quale con i nostri soldi ha fatto il Liceo nuovo, sta facendo la nuova scuola alberghiera, ha fatto istituti scolastici di seconda portata, perché solo questo e non si sono invece menzionati i 10 milioni di euro dati all’ospedale, gli 8 milioni di euro dati alla Curia per il restauro delle chiese dove tutti andiamo, credenti e non credenti per la vicenda legata soprattutto anche alle questioni artistiche? Perché non si citano i soldi dati al Porto? Perché non si citano i soldi dati ai Cavanis? Perché non si citano i soldi dati…
Perché si vuole fare un tentativo di tirare fuori chissà quale scheletro dall’armadio, non ci sono scheletri. Semmai preoccupiamoci tutti, come ho avuto modo di dire molte volte, seduto su quello scranno, signor Sindaco, che mentre una volta c’erano forti finanziamenti di Legge Speciale, adesso è finita, questo è il vero problema della città, il vero problema di questa città è che rispetto ai finanziamenti di un tempo che hanno permesso a noi di fare le opere pubbliche che tutti, tranne in campagna elettorale, hanno avuto modo di vedere, sarà questo il vero dramma di questa città, non riuscirà questa città a fare grandi opere pubbliche, non riuscirà nemmeno a essere mantenuta questa città senza dei finanziamenti speciali.
Per questo io colgo quello che dice il Consigliere Tiozzo Lucio, se su questo punto facciamo fronte comune, in particolare con Venezia, io credo che le pressioni nel prossimo bilancio di previsione dello Stato, si possano elevare da quella quota di 5 milioni di euro che ci sono stati dati, 6 milioni, nella finanziaria 2007 ne avrete a disposizione 3, dovremmo venire in Consiglio Comunale per il piano programma, io dico che bisogna insistere lì, perché solo in questo modo la città avrà la possibilità veramente di conoscere un periodo migliore.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Grazie del suo intervento, intervento ora di Gibin, però la dichiarazione di voto non… Scusami c’è Bullo prima, scusa. Volevo sentire la dichiarazione di voto, non l’avevo capito.

CONSIGLIERE BULLO CLAUDIO:
Grazie. Anche Alleanza Nazionale non condivide questo bilancio, ma per il senso di responsabilità e per una necessaria continuità amministrativa diamo voto favorevole limitatamente al ruolo istituzionale espresso dal Capogruppo, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Grazie Consigliere. Ora abbiamo iscritto Gibin, Consigliere Gibin.

CONSIGLIERE GIBIN FABIANO:
Grazie Presidente, in maniera molto sintetica, ovviamente comincio con il dire che il mio voto sarà positivo, aggiungendo anche una seconda riflessione che è quella di consegnare, se mi permette, alla maggioranza uno strumento, finalmente uno strumento che avrebbe dovuto leggere probabilmente agli inizi di maggio per poter fare le classiche promesse. Ora, come si suol dire, tiriamo una riga e assieme andiamo effettivamente a vedere quello che si può fare e quello che non si può fare.
Io penso che sia poco costruttivo non accettare una promessa per quanto riguarda la riduzione di un ICI, di un contributo ai pendolari o via dicendo, sappiamo però che avendo conosciuto questo strumento già da alcuni mesi a questa parte, si presumeva che tutti in campagna elettorale conoscessero questi numeri, qualcuno ha giocato su questo, però dico: finiamola, cominciamo effettivamente a lavorare, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Consigliere Tiozzo.

CONSIGLIERE TIOZZO LUCIO:
Con il dibattito di questa sera, per le cose interessanti che sono state dette, potremmo riaprire un po’ la discussione, però correttamente apprezzo e accetto l’indicazione del Presidente, farò solamente una battuta che risponde un po’ anche alle modalità indicate dai Capigruppo della maggioranza per votare questo provvedimento, per dire questo: guardate, non c’è nessun provvedimento che sia politico in maniera così alta se non l’approvazione di un bilancio. Poi esiste, questa cosa che state… piuttosto prendete, vi alzate e andate fuori, ma questa sera voi fate un’operazione politica assieme a noi e vi prendete in carico un bilancio che è quello che è stato detto, con i numeri, con gli elementi di difficoltà, con gli elementi di discussione, con le cose che ci siamo detti, quindi questa sera, vi e ci prendiamo in carico assieme quel tipo di bilancio, con gli elementi di luce ma anche con alcuni elementi di criticità che abbiamo chiaramente indicato. La prima tra tutte è quella che i soldi quando ci sono vanno spesi, e questo è uno degli elementi che è emerso nel dibattito questa sera.
Allora, comunque, voto politico ed è in questa direzione che noi, su questa logica che noi voteremo a favore e cogliamo, volevo dirvi, il voto politico vostro, altro che tecnico, con un elemento di positività.
Quindi credo che su questa tematica, proprio sull’idea della continuità amministrativa che è stata evocata in tanti interventi da parte vostra, la continuità politica sia un elemento che si traduce in presa di incarico anche politico dei dati che vengono espressi.
Quindi mi sembra che al di là dei tecnicismi della dichiarazione apprezziamo la scelta vostra che è del tutto politica, di votare come Capigruppo, non a caso guardate il voto viene espresso dai Capigruppo, che sono l’espressione più alta della rappresentanza politica all’interno di questo Consiglio ed è su questa logica che abbiamo costruito questo accordo bi-partisan, lasciatemela passare, tra le componenti che hanno affrontato il dibattito in questa interessante serata.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Mantovan Brunetto, ah non… Prego, non l’avevo visto, prego.

CONSIGLIERE CASSON GIUSEPPE:
Lascio volentieri la parola anche al Capogruppo di Forza Italia.
È stata una discussione molto interessante, all’esito della quale io posso dire che ho imparato qualche cosa di nuovo, perché confesso di aver avuto qualche difficoltà nei giorni scorsi nel leggere i dati di bilancio che mi sono poco consueti, qualche fatica l’ho fatta.
Senza altro immaginavo che il bilancio fosse scienza quasi esatta vertendosi in materia di numeri e ho appreso un dato un po’ inquietante quando mi si diceva prima da parte del ragioniere generale dottor Veronese il fatto che si dice da parte di alcuni che l’avanzo di bilancio sia di 2 milioni di euro, da parte di altri di 4, è un dato controverso. Quindi già questo lascia parecchie perplessità al sottoscritto e francamente getta una luce non positiva sulle risultanze di bilancio che emergono dal consuntivo 2006.
Per quanto riguarda il resto io condivido pienamente le perplessità che sono state bene espresse da parte del collega Consigliere Avvocato Aprile, da parte del Capogruppo di Forza Italia Brunetto Mantovan, rilevo un dato solo che mi pare senza altro indice di non buona amministrazione per quanto posso aver capito. È possibile che anche sbagli, come dicevo prima, il fatto che non è certamente dato politico positivo il fatto che ci sia un avanzo di bilancio così consistente, 4 milioni di euro di avanzo di bilancio significano soldi non spesi nell’interesse della collettività e credo che già questo sia sufficiente per poter esprimere un giudizio non positivo rispetto a quanto operato dalla precedente Amministrazione.
Detto questo, ribadisco quanto già detto dai colleghi Capigruppo che c’è per una sensibilità istituzionale che vogliamo esprimere tutta, nonostante le perplessità che già si sono manifestate, esprimo voto favorevole rispetto al bilancio, non mi si può far dire quello che non ho intenzione di dire, cioè che l’approvazione mia è un’approvazione politica, è un’approvazione ribadisco solo tecnica per garantire continuità amministrativa e reputo vada comunque apprezzata la sensibilità istituzionale che si vuole esprimere con questo voto favorevole; voto favorevole che ribadisco.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
La ringrazio Consigliere Casson. Altri? Consigliere Dianin.

CONSIGLIERE DIANIN SILVANO:
Io mi astengo, non essendo stato tanto presente nella passata amministrazione.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
La ringrazio. Ora Brunetto Mantovan.

CONSIGLIERE MANTOVAN BRUNETTO:
La dichiarazione di voto l’ho espressa prima e anzi invito l’amico Dianin, proprio per una questione anche di serietà nei confronti dell’opposizione, - la chiamo opposizione perché vuole dire che la metto già in condizione che domani si candidi a minoranza -, mi sembra che sia un qualcosa di riduttivo, ecco, questa è la mia interpretazione.
Volevo solo fare una piccola constatazione. Qui la cosa è affrontare e dare al bilancio la valenza di atto perfetto nel momento in cui c’è da fare una contabilità e sulla contabilità i dati sono quelli che vengono riportati nelle delibere. Un’altra cosa è dire che il lato perfetto abbia invece una valenza di carattere politico. Perché dico questo? Perché mi è capitato di assistere una decina di anni fa a voti di, collegi di Revisori dei Conti che davano la certezza di una situazione contabile, all’interno di una azienda, avvalorata poi da una società di revisione, che in realtà però avendo dato interpretazioni di tipo diverso, in realtà non c’era un pareggio di bilancio ma c’era un buco di bilancio di 6 milioni di euro o di 6 miliardi, attenzione, legata a che cosa? Al fatto che avevano interpretato male il discorso degli accantonamenti. Erano stati utilizzati invece secondo dei criteri contabili, ammetto la mia ignoranza in questo campo, in una certa maniera che invece nell’interpretazione, sia del Collegio dei Revisori dei Conti sia della società di revisione invece venivano dati per una certa finalità.
Allora io non è che voglio, anzi rispondo e non voglio togliere nessun merito al lavoro svolto dal Collegio dei Revisori dei Conti, però sulla base di questa mia esperienza personale metto sempre in dubbio le perfezioni, abbiamo visto anche con il caso noto della Parmalat, quando addirittura la società internazionale dava dei valori, delle valutazioni più che positive e poi sappiamo cos’è successo. Questa è una mia constatazione che ho voluto fare in questo campo.
Ecco, il vostro voto, qui invito anche l’amico Dianin eventualmente proprio per una questione di coerenza, è un voto di carattere tecnico però che vogliamo capire. Vogliamo garantire la continuità, ognuno poi nel suo ruolo si prende le proprie responsabilità e vediamo che in questo rapporto e con questo confronto che abbiamo avuto in Consiglio comunale, giustamente ognuno difendendo le proprie posizioni, abbiamo dato il via ad una vera e propria nuova gestione dell’Amministrazione comunale, che speriamo sia foriera di risultati positivi proprio basati su questo confronto positivo tra le due parti che compongono il Consiglio comunale, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Consigliere Fornaro, prego.

CONSIGLIERE FORNARO DARIO:
Io avevo già detto prima come premessa che avrei votato per coerenza in quanto lo SDI era presente, per forma dico sì, grazie.

PRESIDENTE DEL CONSIGLIO:
Allora procediamo alla votazione. Dopo la votazione voteremo anche l’immediata esecutività.
Mettiamo in votazione, prego.
Faccio l’elenco di chi non ha votato: Boscolo Giuseppe Palo, Aprile Massimo, astenuto, qui purtroppo risulta non votato, Penzo Manuel non hai votato, Giovanni Di Giovanni, Penzo Giuseppe, Scarpa Gianfranco, Mantovan Mauro, Boscolo Roberto non c’è, Salvagno Maurizio, Boscolo Guerino Cocuccia, Donin Renzo non c’è.
Dunque, abbiamo: 12 astenuti, quindi il provvedimento è approvato.
Ora votiamo l’immediata esecutività.
Aspettate un momento, c’è l’immediata esecutività da votare.
Un momento, prima di uscire, scusate devo verificare i voti.
Allora: Boscolo Massimo Zemelo non ha votato, teniamo per buona questa, 18.
Bene c’è anche l’immediata esecutività.
Grazie e buonanotte a tutti.
Sono le ore 00.30.




Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue.


IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
Fto VIANELLO Giorgio Fto dr. Stefano Nen








REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art. 124, comma 1, del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267)

Il sottofirmato Segretario Generale certifica che la copia della presente deliberazione viene affissa all’albo di questo Comune il giorno 19/09/2007 ove rimarrà esposta per 15 giorni consecutivi.

Addì 19/09/2007 IL VICESEGRETARIO GENERALE
Fto dr. Paolo Boscolo










Ricevo copia del presente atto per esporlo all’Albo Pretorio del Comune per la pubblicazione. F.to Il Messo ComunaleCopia conforme all’originale in carta libera per uso amministrativo.Lì, 19/09/2007 IL SEGRETARIO GENERALE ................................................





imp. n.



Protocollo n. 50780\2007

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